Fed: stress test fino al 2014 per trentuno banche

 Gli stress test tornano ad essere nuovamente protagonisti negli Stati Uniti: la Federal Reserve ha infatti annunciato che ben trentuno banche americane verranno sottoposte a questi controlli relativi ai loro portafogli e servizi, in modo da tentare un contrasto più efficace dell’attuale recessione, oltre ad assicurare che il capitale a disposizione sia sufficiente a coprire le perdite. I peggiori scenari hanno messo in luce un tasso di disoccupazione superiore al 13%, un calo del prodotto interno lordo di altri otto punti percentuali e un declino anche per quel che concerne i prezzi immobiliari.

L’Ungheria alla ricerca di nuova assistenza finanziaria

 Il governo ungherese potrebbe anche decidere di modificare la propria posizione sulle regole del Fondo Monetario Internazionale in cambio di un nuovo aiuto finanziario: l’indiscrezione giunge direttamente da due banche di livello internazionale, vale a dire Barckays e Goldman Sachs. Giusto una settimana fa, il premier Viktor Orban aveva abbandonato la sua politica di contrasto nei confronti dell’organismo di Washington, cercando aiuti sostanziosi dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva declassato il debito magiaro al grado “junk”, vale a dire “spazzatura”. L’introduzione di tasse di emergenza e un nuovo piano immobiliare potrebbero essere le due misure più importanti in tal senso.

Famiglie italiane sempre più indebitate

 In tempi di crisi le famiglie sono costrette a indebitarsi non solo per pagare il mutuo ma anche per poter arrivare a fine mese in periodi di austerità. Dall’analisi del mercato dei prestiti alle famiglie emerge un tasso di crescita delle consistenze pari al 5,5% nel periodo che va da settembre 2010 a settembre 2011, somma pari a 615 miliardi di euro, come é stato sottolineato durante la seconda edizione del convegno “Credito al Credito 2011“, organizzato dall’Abi. Tornando ai mutui, l’indagine ha segnalato un aumento del 5%, le famiglie risparmiano meno e il loro reddito diminuisce perché stanno utilizzando i risparmi per finanziare i consumi.

Grecia: impegno scritto sulle misure di austerità

 Il primo ministro greco Lucas Papademos ha sottolineato che i tre partiti che sostengono il governo di unità nazionale da lui guidato dovranno fornire una garanzia scritta ai creditori internazionali del Paese. La decisione sull’arrivo o meno degli 8 mld di euro che la Troika (composta dalla Bce, Fmi, Ue) deve versare al governo greco, è attesa entro il 29 novembre quando si riuniranno i ministri delle Finanze. Il premier greco ha detto che gli Eurobond potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi di debito della Grecia e sarebbero anche una soluzione per la crisi in cui riversa l’intera Europa.

Piazza Affari: nessuna buona apertura

 Come del resto era previsto dopo la giornata di ieri; anche se ai telegiornali si è sentito dire che il mercato ha aperto positivo la realtà dei fatti è ben diversa visto che con la perdita di ieri di quota 15000 la negatività era scontata ed al momento infatti l’indice sta crollando sotto i minmi di questa mattina.

Se da un lato la situazione si complica dall’altro la tendenza ribassista che sta portando a conclusione il tracy+1 corrente aggiorna velocemente le resistenze; oggi infatti il livello di rialzo è a quota 14630 ed un suo superamento in close orario farà ripartire il mercato per il nuovo tracy+1 che probabilmente sarà il primo sotto-ciclo del nuovo intermedio.

Un’ondata di licenziamenti sta travolgendo Wall Street

 Wall Street era riuscita a riprendersi dalla crisi finanziaria del 2008 grazie soprattutto al sostegno governativo: in primis, questo supporto fu rappresentato da ingenti prestiti da parte della Federal Reserve, un modo per scongiurare guai più grossi dal punto di vista economico e occupazionale. Tre anni dopo, invece, bisogna fronteggiare il fallimento dei prodotti finanziari “esotici” e le ingenti richieste di capitale, tanto che l’industria in questione sta vivendo un vero e proprio cambio di paradigma. La disoccupazione continua a dominare in maniera preoccupante, con le varie banche, assicurazioni e altre istituzioni che hanno annunciato ben 50mila tagli del personale nel corso dei quest’anno.

Dalla Legge di Stabilità meno compensi per i Caf

 Sono ben sei i commi che la Legge di Stabilità dedica ai Caf, i Centri di Assistenza Fiscale: nel dettaglio si tratta dei commi 30, 31, 32, 33, 34 e 35 dell’articolo 4 di questo testo normativo, i quali fanno espresso riferimento alla riduzione dei compensi di loro spettanza, ovviamente per quel che concerne le attività legate alla compilazione e all’invio delle dichiarazioni dei redditi. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno il taglio di un altro compenso, gli 1,03 euro dovuti per lo sfruttamento del canale elettronico Entratel.

Prezzi record per il gasolio

 Continua la salita del prezzo del gasolio, il costo  medio praticato della benzina oscilla tra l’1,614 euro/l degli impianti Eni all’1,634 di quelli Tamoil, il diesel invece parte dall’1,557 euro/l di Esso all’1,566 di IP al meno costoso prezzo delle no-logo a 1,465. Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,716 euro/l di Eni e lo 0,731 di Shell e Tamoil, le no-logo invece praticano prezzi oari a 0,712.

A destare preoccupazione non sono solo le ricadute dirette dei sulle tasche degli automobilisti, ma anche e soprattutto le ricadute indirette – sottolineano in una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef -. Il gasolio è il carburante maggiormente utilizzato per il trasporto delle merci.

Eurobond per salvare gli stati europei

 Si chiamano “stability bond” o “Eurobond” e sono le obbligazioni europee, dei titoli “comuni” dei paesi dell’Euro dei quali si parlerà domani, mercoledì 23 novembre, quando la Commissione Europea valuterà il piano di attuazione messo a punto dal presidente, Josè Manuel Barroso. Tre opzioni saranno proposte per arrivare all’emissione di Eurobond insieme a nuove norme sulla vigilanza sui conti pubblici. Bruxelles rilancia l’idea di un’agenzia europea per la gestione del debito sovrano e della crisi. Da Berlino però arriva un avviso: gli Eurobond non devono essere visti come una cura miracolosa della crisi. Il portavoce di Angel Merkel, Steffen Seibert, ha detto che la cancelliera non vuole comunque esprimersi in merito e aspetterà che siano presentate le proposte.

Fiat e Chrysler: entro il 2012 4,2 milione di auto vendute

L’AD di Fiat, Sergio Marchionne, nella mattinata di oggi è intervenuto presso la conferenza degli industriali britannici e non si è lasciato scappare l’occasione per parlare dell’ormai forte binomio FiatChrysler che in questi ultimi mesi sta dando parecchie soddisfazione a Marchionne. L’a.d. di Fiat ha dichiarato che entro il 2014 si riuscirà a raggiungere l’obbiettivo di 6 milioni di unità vendute, toccando i 4,2 milioni nel 2012, diventando così il quinto gruppo mondiale.

Piazza Affari: gap-down e torna la paura a Milano

 Dopo un’ottava decisamente pessima si avvia la nuova settimana con un gap-down deciso seguito dal crollo sotto i livelli chiave di medio periodo; durante l’ottava scorsa l’indice italiano stava visibilmente preparando un’uscita direzionale anticipata dalla lateralità e dall’indecisione e le strategie in opzioni basate proprio sulla volatilità stanno dando ora i loro frutti dopo la scadenza sui derivati di Novembre di Venerdì scorso.

La discesa inizia con un finto gap-down (finto perchè sul grafico daily vediamo bene che il market non ha aperto sotto al minimo di Venerdì scorso ma solo sotto il close) e prosegue velocemente senza esitazioni sotto al livello critico dei 15000 che ora sarà lo spartiacque; sotto a questa statica il mercato punterà verso il basso per un ritorno in area 14000 pressochè immediato mentre il recupero della stessa (che ora è resistenza) seguito da un close di giornata superiore darà nuova positività al mercato che comunque sarà sicuro solo sopra a 15500 punti.

Jaguar Land Rover-Chery: indiscrezioni su una joint venture

 Jaguar Land Rover, una delle principali unità automobilistiche che fanno capo al gruppo indiano Tata Motors Limited, è giunta ormai alla fase più avanzata delle proprie trattative con la compagnia cinese Chery Automobile: in pratica, la società britannica è intenzionata a porre in essere una joint venture produttiva e industriale in territorio cinese, una indiscrezione che, senza citare alcuna fonte, è stata riportata ieri dal Sunday Times. In pratica, le due parti in questione sarebbero coinvolte nel perfezionamento degli ultimi dettagli del regolamento, in modo da capire quali saranno i reali termini della partnership e nella speranza di annunciare al più presto che l’accordo è stato raggiunto: le aspirazioni maggiori sono rivolte alla fine del prossimo mese di aprile, dunque manca davvero pochissimo all’ufficialità.

Legge di stabilità, novità importanti per srl e spa

 Nemmeno le principali società capitalistiche del nostro paese sono riuscite a sfuggire alle innovazioni lanciate dalla Legge di Stabilità per il 2012: le modifiche alla disciplina di spa e srl sono infatti rilevanti e vale sicuramente la pena approfondirle nel dettaglio. In particolare, per quel che concerne le società a responsabilità limitata, è stato previsto che il sindaco unico sia nominato in maniera facoltativa, mentre in merito alle società per azioni bisogna sottolineare come l’articolo che è stato cambiato è il 2397 del codice civile, sempre in riferimento al collegio sindacale e ai ricavi e al patrimonio netto. In pratica, questo vuol dire che anche nelle srl che presentano le dimensioni maggiori, lo stesso collegio sindacale, il tipico organo di vigilanza delle società capitalistiche italiane, è quantomeno obbligatorio.

Record spread tra titoli decennali Francia e Germania

 Raggiunge i 200 punti base lo spread tra i due titoli: anche la Francia quindi inizia a sentire l’amaro sapore della crisi e preoccupata dagli spread e dai rendimenti record registrati negli ultimi giorni dai propri titoli di Stato, rivela le sue preoccupazioni al governo di  Berlino e spinge a modificare i trattati per consentire all’Eurotower di fungere da creditore di emergenza per gli stati in crisi, come consigliato anche  dagli Stati Uniti. La Bce quindi assumerebbe anche il compito di iniettare liquidità in un sistema barcollante, ruolo però non caldeggiato da altri esperti del settore. Non é d’accordo neanche Mario Draghi: