Medvedev: Occorre primo piano della Russia nell’economia globale, non più egoismo economico degli Usa

Non importa quanto è grande il mercato americano né quanto è forte il sistema finanziario americano: non sono in grado di sostituirsi ai mercati globali”. Gli Usa non bastano anche se la loro presenza nel mondo può dare questa impressione. Non solo: hanno fallito. L’incapacità dei grandi gruppi nel considerare i rischi connessi alle loro strategie e le politiche aggressive della più grande economia del pianeta non ha portato solo a perdite finanziarie, ma hanno impoverito il mondo.

Questo l’attacco di Dimitri Medvedev, nuovo presidente russo sferrato agli Stati Uniti nel corso del Forum economico di San Pietroburgo. Quanto sta accadendo, secondo Medvedev, è la più grave crisi dal 1930 ed è figlia dell’ “egoismo economico” da parte degli Usa che ha penalizzato e continua a penalizzare anche la Russia alla ricerca di norme condivise per potere investire all’estero così come consente alle imprese estere di investire in Russia.

Fondi reali sovrani, opportunità o rischio?

L’ultima della lista ad aver fatto ricorso ai fondi sovrani per coprire le perdite e rimpinguare le casse è Credit Suisse, ma prima di lei Merril Lynch, Citigroup, Morgan Stanley e Ubs. Ma cosa sono questi fondi reali sovrani? E la loro improvvisa crescita è una buona opportunità o un pericolo?

I fondi reali sovrani (o sovereign wealth funds) sono in pratica un nome diverso per chiamare qualcosa che esiste da sempre; sono le risorse di un governo o di uno stato sotto forma di altre valute, diverse dalla propria. Tutti gli stati hanno riserve di questo tipo, generalmente in dollari, euro o yen. Quando uno stato accumula più risorse di quante ne servano nell’immediato può creare un fondo sovrano, proprio per gestire quelle risorse “extra”.

Attulamente i fondi sovrani sono stimati raggiungere i 2-3 trilioni di dollari, ma basandosi sul trend attuale, essi potrebbero raggiungere i 10 trilioni nel 2012.