Piazza Affari: ancora sul filo del rasoio

 Il ritracciamento avuto nella seconda parte della giornata di ieri è arrivato precisamente ai 14600 punti indicati nel report della giornata di ieri, dove il Mercato è poi rimbalzato timidamente nelle ultime due ore di contrattazioni per aprire oggi a ridosso dell’area di resistenza.

L’area appunto è compresa tra 14850 e 15000 punti ed anche se la vedremo superata in close orario questo è solo il primo passo per il recupero che si confermerà con il superamento del top relativo del 22 Agosto oltre che con il benestare di Wall Street, con il Dow Jones che oggi è atteso in ritracciamento nelle prime ore. Da controllare la statica a 11100 punti e la resistenza a 11200, prossima alla chiusura della giornata di ieri a Wall Street.

Dow Jones contrastato, Milano indecisa

 La chiusura del Mercato Americano nella giornata di ieri ha lasciato interrogativi e dubbi aperti senza dare un senso alla tenuta a cui stiamo assistendo sui Mercati. Più convincente è stato il Mib insieme all’Eurostoxx, anche se questo non basta ad invertire la tendenza e ridare sicurezza agli investitori che ancora non comprano come ci si potrebbe aspettare.

Dow Jones Industrial Average: niente panico, pitchfork all’opera

 Ieri abbiamo fatto riferimento ad una situazione di tenuta sull’indice Dow Jones, punto di riferimento per tastare il polso della Finanza Mondiale. Anche se l’affermazione può sembrare azzardata quando anche i telegiornali parlano di sell-off e panico sui mercati (ed in Italia succede solo nei momenti peggiori, quando la bufera è già in corso da un pezzo) guardando effettivamente oltreoceano ci si rende conto che il quadro tecnico non è sicuramente paragonabile a quello italiano.

FTSE-Mib perde il 2.46%, male banche e telecomunicazioni ma non solo

 Altra ottava difficile per i Mercati Azionari: il nostro indice di bandiera chiude l’ultima giornata con un calo percentuale del 2.46%, mentre il totale della perdita settimanale ammonta a 8.1%. Meglio della prima settimana di Agosto, quando il Mib ha perso il 13% nel giro di 5 giorni, ma comunque preoccupante se non fosse per il fatto che il ribasso si è fermato sulla statica a 14610 punti, ultima zona di supporto in grado di invertire la tendenza.

Piazza Affari: bene Snam Rete Gas, ma senza fondamenti tecnici

 La curva di salita di Snam Rete Gas negli ultimi 10 anni è sicuramente invidiabile: una crescita praticamente costante, consolidata da una lateralità ad ampio range tra il 2007 e l’inizio del 2009, che non ha visto eguali forse sul listino italiano. La recessione sentita dal settore bancario non ha toccato il settore di SRG, consolidando le sue potenzialità nel medio-lungo periodo.

Piazza Affari: Intesa Sanpaolo peggio di Unicredit?

 Se la situazione di Unicredit (dal punto di vista tecnico) è deludente, quella di Intesa riesce ad essere peggiore; non solo anche il secondo colosso bancario Italiano soffre dei “rumors” del diretto concorrente, ma la presenza di shadow lunghe e regolari sul grafico settimanale confonde le operazioni di breve-medio periodo fino ad allontanare gli investitori, sempre più stufi del settore in se’ e dei continui movimenti che non rispecchiano i fondamentali.

Piazza Affari: falso segnale su STM

 Le speranze di vedere STM tornare ai livelli dell’anno, 2000 nonostante il calo imbarazzante subito dal prezzo delle azioni, ancora una volta sfumano in un falso segnale di rialzo sul grafico settimanale. La salita iniziata in Marzo 2009 (bottom di molti titoli appartenenti alla categoria delle Blue-Chips) ha creato il canale ascendente che si vede nell’immagine;

Piazza Affari: Unicredit ancora nella tempesta

 Che il settore Bancario italiano sia effettivamente in salute o meno, non interessa e non è mai interessato. Unicredit come gli altri colossi Italiani ed Europei hanno da sempre seguito qualsiasi rumor (negativo) proveniente dall’America per abbattere il prezzo facendolo scendere a livelli impensabili prima del 2008. La perdita di Unicredit proprio ha dell’incredibile visto che da 6,5 Euro per azione siamo scesi a quasi 0.50 Euro.

Piazza Affari: Enel dopo l’approvazione degli obiettivi 2011

 Enel ha sempre agito con la consapevolezza di essere una colonna portante del Mercato italiano con potenzialità nel lungo periodo invidiabili; l’approvazione del primo semestre 2011 insieme al rilancio degli obiettivi aziendali e la crescita dell’utile spingono nuovi investitori a prendere in considerazione l’acquisto delle azioni di Enel che negli ultimi mesi (anzi, dal bottom del 2009) si sono comportate degnamente nonstante la fase di crisi.

Piazza Affari: perdita relativa ed assoluta di Saipem

 Una performance negativa del 20% dal primo di Agosto ad oggi potrebbe effettivamente far spaventare anche gli investitori più portati al rischio, ma non è il caso di Saipem; la candela ribassista del mese corrente ancora in corso delinea una situazione di forte ribasso, ma il quadro generale resta più positivo che mai grazie alla salita realizzata dal bottom di Marzo 2009.

Piazza Affari: swing trimestrali su Impregilo

 IPG o meglio Impregilo mostra un quadro di lungo periodo preoccupante; il movimento è assimilabile a quello di azioni a bassa capitalizzazione che fanno movimenti contenuti per la maggior parte del tempo più o meno nella stessa area di interesse, per poi dare il via a vere e proprie bolle speculative che si chiudono come si aprono, sia in termini di tempo che di prezzo.

Piazza Affari: previsioni su Fiat SpA

 Le azioni di Fiat SpA hanno subito la fase di discesa replicando perfettamente le performance dell’indice di riferimento; l’idea che sul minimo di Marzo 2009 (punto di riferimento per tutto il Mercato) sia nato un trend rialzista di lungo periodo per il recupero di quota 10 Euro non cambia di certo per una fase ribassista, anche se in questo momento si è costretti a mettere “i paletti” sul grafico daily.