L’azienda Torinese, simbolo dell’automobile Italiana, in Italia non ci vuole più stare e non è una novità. Dovendo conquistare il mercato mondiale è necessario decentrare la produzione per ottimizzare i margini e quant’altro, ma anche espandersi a nuovi mercati e realtà. Ogni occasione è quindi buona per annunciare chiusure in Italia e riaperture all’estero, ma questa volta non si tratta di una scusa ma di una necessità.
Secondo le stime, la Fiat perderà il 10% di quote di mercato in Marzo grazie agli scioperi in corso; la notizia viene diffusa al 20esimo giorno di sciopero del servizio di autotrasporto. Così il comunicato che arriva direttamente dal Lingotto:
Campari ha appena pubblicato gli ultimi risultati relativi alla performance operativa del 2011, che si confermano in forte crescita rispetto all’anno precedente. Di qui, la volontà di premiare gli azionisti della compagnia, mediante lo stacco di un dividendo che sarà più “grasso” di 16,7 punti percentuali rispetto a quanto applicato nel corso dell’anno precedente.
Dopo il crollo verticale della giornata di ieri, lo stesso settore bancario rilancia il FTSE-Mib con un recupero totale del 2.44% che porta l’indice di riferimento in prossimità di quota 16400. A guidare il rialzo abbiamo Banco Popolare che con un guadagno del 6% a metà seduta torna a quota 1.5910 diffondendo l’ottimismo nel settore; la sospensione del titolo per eccesso di rialzo è dovuta anche ad Equita Sim che ha aggiornato le sue stime in positivo indicando un target price di 2.2 euro. Pur non condividendo un target così alto, i traders rispondono positivamente e fanno scattare gli acquisti non solo su Banco Popolare ma su tutto il settore che attualmente sostiene da solo l’intero listino.
Durante una seduta piuttosto debole anche una notizia come il rinvio sulla pubblicazione dei dati di esercizio relativi al 2011 può infiammare un titolo. Questo è il caso di Finmeccanica che, mentre l’indice di riferimento va’ al test dei supporti di medio periodo, crolla verticalmente sul rinvio al 27 Marzo della presentazione dei conti di esercizio. Il titolo viene scambiato ora intorno a quota 3.708 con una perdita complessiva rispetto al valore di chiusura della precedente seduta che si conferma a 3.58% ed un volume di scambi tutto sommato dentro la media a 7.391.184 che tranquillizza gli investitori nel lungo periodo. La debolezza di oggi potrebbe non trovare riscontro nelle prossime giornate di borsa dato che la speculazione dentro la media dei volumi della precedente ottava alimenta l’idea che la fase di discesa sia temporanea e non definitiva.
Chiusura d’esercizio 2011 positiva per Luxottica. La società ha infatti confermato le proprie previsioni annuali di fine gennaio, dichiarando di aver concluso lo scorso anno con un fatturato che ha superato quota 6,2 miliardi di euro, per un livello di ricavi record nella storia del gruppo. In particolare, lo sviluppo su base annua del fatturato sarebbe stato pari a 7,3 punti percentuali, con una accelerazione di 12,1 punti percentuali nel corso del quarto trimestre (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), quando il fatturato toccò quota 1,509 miliardi di euro.
