Dollari alle banche dell’area euro in un intervento coordinato

 La situazione dei Paesi dell’area euro diviene sempre più preoccupante a causa soprattutto del debito pubblico che, in taluni Paesi, ha raggiunto livelli che vanno oltre la soglia stabilita dal trattato di Maastricht. La Banca centrale europea ha quindi deciso di intervenire con la Fed americana, la Bank of England, la Banca nazionale svizzera e la Banca del Giappone per fornire liquidita’ in dollari alle banche dell’area euro che potessero trovarsi in situazione di difficoltà. Due banche europee (i cui nomi non sono ancora noti), l’altro ieri hanno già dovuto chiedere in prestito alla Bce 575 milioni di dollari, perchè non hanno trovato altro modo per reperire finanziamenti nella valuta americana.

Euro/Dollaro e non solo: tendenze dal Forex

 Azionario in gap-up questo Lunedì 29 Agosto, anche se nel pomeriggio capiremo la direzione della settimana dopo l’apertura di Wall Street, come ogni inizio di settimana. Spostiamoci quindi sul Forex approfittando dell’attesa per cercare di capire cosa sta succedendo mentre la bufera sull’azionario sembra essersi attenuata (al momento). 

Euro/Dollaro sulle montagne russe: -100 e + 100 in 2 ore

 Sembra fuori controllo il cambio Euro/Dollaro e se c’è una definizione di speculazione allora la troviamo sul grafico orario del cambio di oggi; perdere 100 pips e riguadagnarli con gli interessi l’ora successiva, dopo che nelle 24 ore precedenti si sono rivisti i top e bottom relativi senza trovare soluzione per la tendenza di breve, costringe a pensare che le forze in gioco si stanno ancora scontrando ed i volumi crescenti sui livelli chiave confermano le due view opposte che si contendono il futuro del cambio.

Euro/Dollaro: nessuna novità, almeno fino a Settembre

 Giorni movimentati per essere ancora clima di Vacanza; oggi si prendono decisioni importanti sia a livello globale, con la discussione sulle vendite allo scoperto, sia a tutti i sottolivelli con ad esempio banca BPM pronta al “si” per l’aumento di capitale, di cui si parlerà oggi pomeriggio in riunione.

Ancora si parla dell’Oro e ci si stupisce di un ritracciamento dopo il rally avuto nell’ultimo periodo (quello che i chartist chiamerebbero “correzione tecnica”), ed ancora il Petrolio, stabile (al contrario dei suoi derivati invece, mossi ormai dalle accise e dalle tasse o ancora dal “cartello” che controlla l’oro nero indipendentemente dal valore di Mercato) a 85$.

Analisi Tecnica: Euro/Dollaro sale, ma ancora è down-trend

 Manca poco all’inversione dei Mercati…o almeno così sembra.

La salita di Euro/Dollaro avuta tra il bottom relativo del 12 Luglio ed il top dell’apertura del 14 Luglio, nonostante abbia recuperato circa il 50% della discesa precedente salendo di oltre 430 pips non è riuscita ad invertire al rialzo la SuperTrend che stranamente resta di colore rosso.

Dollaro: i tassi di interesse della Fed fanno evaporare i ricavi

 Gli investitori monetari si stavano fregando le mani per le ottime performance del dollaro, ai livelli più alti addirittura dallo scorso mese di novembre: ma i nuovi tassi di interesse adottati dalla Federal Reserve potrebbero far svanire presto questa euforia. In effetti, la decisione della banca centrale americana è quella di mantenere questi tassi vicini allo zero, una circostanza che potrebbe far letteralmente “evaporare” i ricavi conseguiti dalla moneta verde a maggio nei confronti delle altre valute.