La decisione della BCE riguardo i tassi non stupisce ed anzi consolida il lavoro svolto fin’ora e sostiene i mercati che già scontavano la notizia. La Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere i tassi fermi all’1% come era in programma e Mario Draghi dimostra ancora una volta di avere una linea ben precisa da seguire che evita brutte sorprese ai mercati. Emerge inoltre la volontà da parte della BCE di varare un nuovo prestito alle banche Europee, ed anche in questo caso la notizia viene accolta come un supporto alla positività piuttosto che come manovra di emergenza.
NEWS ECONOMIA
Nuova emissione BOT annuali Febbraio 2012
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia la prima emissione di Febbraio 2012; pochi minuti fa’ sono stati resi noti i dettagli dell’asta di BOT con scadenza annuale prevista per il giorno 13 Febbraio 2012 con regolamento il 15 Febbraio 2012.
Nello specifico i titoli del debito rappresentati dai Buoni Ordinari del Tesoro saranno offerti per un importo pari a 8.5 miliardi di euro e per una scadenza a 365 giorni (14.02.2013). Secondo le previsioni la scadenza ad un anno riesce ancora a dare fiducia agli investitori che vedono nei BOT a 365 giorni una forma di investimento sicura e remunerativa. Se nel lungo periodo infatti l’incertezza è sempre altissima, nel breve, sopratutto grazie ai movimenti favorevoli del mercato azionario, si comincia a cambiare previsioni e la situazione tende a stabilizzarsi.
Da qui ad un anno il rischio per i titoli del debito italiani è ben diverso rispetto a quello dei BTP a 10 anni (che come sappiamo ci rappresentano in Europa per via del famoso spread) e il 13 Febbraio ci aspettiamo una conferma di questo sentore.
Facebook in Borsa tra due mesi circa
Le previsioni per le Piazze mondiali non spaventano gli investitori quando si parla del debutto in Borsa di Facebook; anche se sappiamo che il trend più o meno agisce a 360 gradi ed una fase di crisi o di recessione trascina tutto con se nel baratro, sembra che chi sta controllando l’Ipo di Facebook non si faccia problemi a fare congetture unicamente sulle potenzialità vere del social network. Escludendo però catastrofi finanziarie della portata dei sub-prime quello che effettivamente ci si attende è un debutto con i fiocchi anche nel caso in cui il mercato dovrebbe avere una fase di debolezza.
Negli ultimi mesi molte società che operano su internet hanno provato il debutto in borsa ma non tutte hanno rispettato le aspettative. Perchè per il social network di Mark Zuckerberg le cose dovrebbero andare diversamente?
Fitch declassa il rating di cinque banche italiane
Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Ubi Banca, Intesa Sanpaolo e Iccrea: sono questi i cinque istituti di credito su cui si è concentrata l’attenzione dell’agenzia di rating Fitch, la quale ha provveduto a rivedere al ribasso le valutazioni complessive. Ancora una volta, si tratta di un adeguamento al recente declassamento del credito dell’Italia come paese. Entrando maggiormente nel dettaglio, occorre precisare come la valutazione di Monte dei Paschi e Banco Popolare sia stata tagliata da BBB+ a BBB (sempre nell’ambito della “discreta affidabilità”), mentre Iccrea e Ubi hanno subito una riduzione da A- a BBB+, senza dimenticare Intesa Sanpaolo (da A a A-).
Allarme Metano Italia scongiurato
Buone notizie sul fronte Russo; secondo Gazprom l’allarme sulla fornitura di Gas verso certi Paesi Europei (tra cui l’Italia) sarebbe ormai cessato e non vi sono inoltre stati reali problemi durante gli ultimi giorni. Le preoccupazioni sono nate quando a causa del maltempo la domanda è salita considerevolmente andando oltre la portata effettiva per cui gli impianti di trasporto sono stati studiati; questo non ha causato però alcuno stop nella fornitura di metano, anche se secondo Scaroni questo potrebbe accadere Giovedì prossimo. Nel caso questo dovesse effettivamente accadere non si tratterebbe ancora di un’allarme generale visto che l’interruzione ricadrebbe su quei contratti particolari che accettano stop temporanei in cambio di sconti sulle bollette. Tutto secondo i programmi quindi, ed effettivamente il prezzo del Gas pur essendo lievitato non ha avuto rialzi esagerati.
AXA potrebbe entrare in Fondiaria-SAI
La situazione di Fondiaria-Sai è tutto sommato forte dal punto di vista fondamentale; l’accordo con Unipol per la formazione di un unico grande gruppo assicurativo insieme alla holding dei Ligresti offre opportunità nel medio-lungo periodo di crescita e di stabilità finanziaria e gli investitori già valutano l’entrata sul mercato anche se probabilmente le operazioni scatteranno appena un mese prima dell’effettiva unione in borsa dei titoli interessati.
Prestito obbligazionario per Enel retail
Torna sul mercato Enel; da domani inizierà la campagna pubblicitaria sponsorizzerà la nuova emissione obbligazionaria del colosso dedicata ai clienti retail. L’offerta sarà di minimo 1.500 milioni di euro di bond per un massimo di 3.000 milioni di euro a seconda della bontà della domanda. Il prestito obbligazionario di Enel avrà durata di sei anni e sarò sottoscrivibile sia a tasso fisso sia a tasso variabile. La negoziazione avverrà sul Mot ed il taglio minimo è stato confermato a 2000 euro.
Entro il 3 Febbraio si prevede il via libera della Consob che permetterebbe l’avvio dell’emissione il 6 Febbraio. In ogni caso si prevede una chiusura massima entro il 24 Febbraio anche se c’è la possibilità di chiusura anticipata per la soddisfazione dell’intera offerta.
Spread BTP-Bund sotto quota 400
Con l’andamento dell’intera ottava lo spread Btp-Bund cambia radicalmente la sua posizione e indipendentemente dal close di oggi si può già dire che c’è stata una piccola svolta sul mercato finanziario. La settimana si è aperta in territorio neutro per andare in positivo in poche ore, con il FTSE-Mib che si è portato al di sopra del top della precedente ottava ed ha proseguito con un po’ di fatica la strada del rialzo nei giorni successivi. Il top di questa settimana si è visto nella giornata di ieri ed oggi sembra difficile che lo vedremo aggiornato, visto che l’indice sta accusando le prese di profitto parziali dei precedenti giorni.
Financial Times sostiene Governo Monti, bene i mercati
La nota rivista del Regno Unito si dichiara apertamente favorevole al nuovo Governo Monti, considerandolo degno di Governare l’Italia dopo “il cabarettistico” Governo Berlusconi. A quanto pare non solo Monti ha messo insieme una squadra in grado di fronteggiare le gravi circostanze che minano la sicurezza dell’Italia, ma sembra che l’operato sia più che positivo al momento (anche se i cittadini Italiani non la pensano così dopo l’ondata di tasse) ed i Mercati rispondono positivamente.
Direttamente dalle pagine del Financial Times leggiamo:
[Monti] ha fatto una buona partenza: la riforma delle pensioni è operativa e sta iniziando ad affrontare le rigidità radicate nell’economia. Ad ogni modo gli sforzi di Monti non si riflettono sul mercato obbligazionario dove il rendimento sui titoli di stato decennali italiani, 6,4%, resta maggiore di quelli spagnoli
Stark “BCE non deve comprare Bond Italiani”
A pochi mesi dalle sue dimissioni torna davanti alle telecamere Jurgen Stark; questi fino a Settembre ha fatto parte del board della BCE ma quando la discussione sul programma di acquisto di BOND da parte della BCE stessa si è acceso il suo abbandono è stato inevitabile. La spaccatura interna alla Banca Centrale Europea sembrava infatti non avere altra soluzione se non le dimissioni del sessantatreenne che si è sempre detto contrario all’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce.
A distanza di circa 4 mesi Stark torna alla carica puntando ancora una volta il dito verso i suoi colleghi e verso chi ha permesso manovre fiscali che, secondo lui stesso, non possono risolvere niente; secondo le sue parole, ogni volta che la BCE si è fatta carico dei problemi fiscali dei Paesi membri, oltre ad “uscire” da quello che è il suo campo d’azione, non avrebbe realmente aiutato l’economia reale, che invece per essere rilanciata ha bisogno di manovre completamente diverse.
Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia
Solo pochi giorni fa’ è arrivato l’annuncio direttamente dal responsabile dei debiti sovrani Europei di Fitch Rating, che indicava come possibile nuovo target per i downgrade proprio l’Italia insieme ad altri Stati dell’Unione Europea. Ieri sera invece è arrivata una conferma un po’ diversa; ad emettere la sentenza sarebbe stata Standard & Poor’s e questa volta è una vera mattanza.
Dopo un meeting risultato essere estremamente positivo tra Italia e Germania arrivano le parole di S&P a smentire tutto il lavoro fatto fin’ora, ed ovviamente la domanda è se non si sono resi conto quale che sia la vera situazione oppure stanno semplicemente speculando sui debiti sovrani Europei, come fanno da diversi mesi. In ogni caso il downgrade diretto per l’Italia riguarda ben 2 gradini; si passa da una “A” ad un “BBB+” direttamente e così viene spiegata la mossa direttamente dall’agenzia di rating:
Il taglio riflette quella che consideriamo una crescente vulnerabilità dell’Italia ai rischi di finanziamento esterni e le negative implicazioni che ciò può avere per la crescita economica e quindi per le finanze pubbliche
Proroga Consob sul divieto vendite allo scoperto
C’era sicuramente da aspettarsi l’ennesima proroga da parte della Consob per quanto riguarda i provvedimenti presi in Agosto 2011 sulle vendite allo scoperto; la situazione dei mercati da allora non è cambiata (se non in peggio, riguardo lo spread btp-bund ad esempio che proprio in quei mesi iniziava l’up-trend) e pertanto difficilmente possono cambiare le condizioni che, secondo la Consob, possono regolamentare le contrattazioni evitando la speculazione.
La proroga riguarda la delibera n° 17902 del 12 Agosto 2011 ed estende la sua valenza fino al 24 Febbraio 2012 prossimo, con le stesse condizioni precedenti sulla comunicazione delle posizioni ribassiste e sulla vendita scoperta non assistita dalla disponibilità di titoli.
Risultati asta BTP 13 Gennaio 2012
Una ventata positiva arriva dalle Borse in questi ultimi due giorni che chiudono la seconda ottava di Gennaio 2012; mentre sull’azionario Unicredit si riprende velocemente dallo scossone dei giorni precedenti post-aumento di capitale (non riuscendo comunque a tornare a livelli accettabili per il momento) e totalizza a metà seduta un guadagno intorno al 3.58%, altre buone notizie sembrano arrivare dalle aste dei BTP di oggi.
Già durante la seduta di ieri l’esito positivo, oltre ogni aspettativa, dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro aveva dato un’ottimo riscontro sul mercato dei titoli del debito Europeo, con la riduzione netta dello spread Btp-Bund e l’allentamento delle tensioni in seguito al tasso di interesse confermato come dimezzato rispetto al precedente.
Asse Monti-Merkel sostiene Piazza Affari
Il meeting tanto atteso tra Mario Monti e Angela Merkel sta finalmente avendo luogo ed il risultato sembra più che positivo. Il Premier Italiano ha confermato che l’Italia non rischia più di trascinare l’Euro nel baratro, esponendo la sua personale idea di crescita su solide basi per il futuro. Sembra che l’intesa trovata oggi abbia giovato alle borse, che confermano i guadagni della giornata di ieri recuperando parzialmente anche le perdite di questa mattina, sulla scia delle Borse Europee negative.
Bene Piazza Affari quindi che con un +0.22% potrebbe chiudere in positivo la sua seconda giornata dopo le tensioni su Unicredit; proprio questo titolo è tra i sorvegliati speciali di oggi visto che la discesa di Gennaio ha pochi precedenti. Al momento Unicredit guadagna il 5.61% e viene scambiata a 2.5660 euro per azione, che anche se ancora distante dai livelli pre-aumento di capitale lascia sul grafico orario un segnale molto forte.