Bpm ottiene via libera a rimborso bond

 Banca Popolare di Milano ottiene da Banca d’Italia il via libera al rimborso integrale delle obbligazioni da 500 milioni di euro emesse nel 2009 e sottoscritte dal ministero dell’Economia. Una notizia molto attesa dagli stakeholders dell’istituto di Piazza Meda, che ha permesso alla banca di poter compiere un gradevole balzo in avanti in termini di quotazioni sui mercati regolamentati, diventando una delle locomotive della sessione odierna.

Italia rischio perdite su derivati per 8 miliardi

 Un fulmine a ciel sereno per l’Italia, impegnata in un difficile cammino di ripresa da un punto di vista economico, finanziario e politico. Il Belpaese sembra stia tornando nel mirino della speculazione internazionale, con Piazza Affari ai minimi da 7 mesi e lo spread Btp-Bund volato sopra 310 punti base sui massimi a 5 mesi. A peggiorare la situazione è il recente flusso negativo di notizie. In particolare pesa la pubblicazione di un report da parte del quotidiano finanziario britannico Financial Times, secondo il quale l’Italia sarebbe esposta al rischio derivati.

Oro sotto 1.250 dollari ai minimi da settembre 2010

 Ancora un calo per le quotazioni dell’oro, che sui mercati asiatici hanno subito pesanti vendite in scia all’apprezzamento del dollaro americano dopo la diffusione degli ottimi dati sul settore immobiliare e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. I prezzi del metallo giallo hanno perforato il minimo della scorsa settimana, posto a 1.269 dollari, e hanno messo a punto una nuova accelerazione ribassista fino a 1.243 dollari l’oncia sui livelli più bassi da settembre 2010. La view degli analisti finanziari restano negativa per i prossimi mesi.

Spread Btp-Bund sopra 300 sui massimi a 5 mesi

 Torna la febbre da spread. Il pericolo è concreto, visto che il differenziale tra i titoli di stato italiani a dieci anni e quelli di pari scadenza tedeschi è tornato sopra la soglia psicologica dei 300 punti base. Lo spread Btp-Bund ha toccato un top intraday a 311 punti base, salendo sui livelli più alti degli ultimi 5 mesi. Le difficoltà evidenziate dai bond governativi italiani si sono riflesse sul listino azionario milanese FTSE MIB, che ha chiuso con un lieve passivo.

Italia possibile salvataggio per evitare il crack secondo Mediobanca

 Quello che doveva essere un report top secret, appannaggio di pochi intimi (probabilmente clienti del broker), è diventato un rapporto economico-finanziario di dominio pubblico. E’ il report stilato dagli specialisti di Mediobanca Securities, che hanno messo sotto la lente la situazione dell’Italia evidenziando tutti i rischi che corre il paese nei prossimi mesi. Già all’inizio del report non vengono inserite indicazioni confortevoli per risparmiatori, politici e investitori. Nel report si legge che “molto è cambiato, nulla è cambiato e l’investment case dell’Italia assomiglia a un revival del 1992”.

Target price Campari al ribasso

 Campari, la nota società internazionale produttrice di bevande, uno dei brand più diffusi a livello globale, sta attraversando momenti di graduale difficoltà nelle negoziazioni sui mercati regolamentati. Alla base di queste tensioni vi sarebbero principalmente le osservazioni da parte di alcuni degli analisti di riferimento europeo, che hanno rivisto (al ribasso) i giudizi sulla compagine, portando in revisione negativa il target price sulle azioni dell’azienda.

Investire in borsa sarà ancora conveniente nei prossimi anni

 Le turbolenze degli ultimi giorni stanno facendo diminuire l’appeal dell’azionario agli occhi degli investitori internazionali. Tuttavia, secondo James Ross, responsabili degli investimenti azionari globali di AllianceBernstein, anche se le borse hanno cominciato a “ballare” conviene ancora investire sulle azioni, in quanto le valutazioni correnti non sono care. Lo strategist ricorda che “il quantitative easing ha creato un ambiente artificiale in cui le azioni e i bond hanno potuto crescere contemporaneamente”. Tuttavia, secondo l’esperto questo trend non potrà proseguire anche in futuro.

Opa Vodafone su Kabel

 Vodafone ha appena confermato di aver lanciato un’offerta pubblica di acquisto da 87 euro per azione per l’acquisizione dell’operatore via cavo tedesco Kabel Deutschland. Alla luce della proposta effettuata dal gruppo telefonico internazionale, la società tedesca viene valutata intorno ai 7,7 miliardi di euro. In Borsa, le azioni dell’azienda target stanno prendendo quota, sulle ali della notizia appena diramata dal leader TLC internazionale.

Mediobanca abbandonerà modello di holding

 A Piazzetta Cuccia hanno scelto l’orientamento futuro dello storico istituto di credito milanese Mediobanca, che sarà sempre meno holding di partecipazioni e più banca. Venerdì il top management della banca ha presentato il nuovo piano industriale alla comunità finanziaria. L’amministratore delegato Alberto Nagel ha sottolineato la volontà di diventare sempre meno una banca d’affari, riducendo l’esposizione azionaria di 2 miliardi di euro per liberare risorse da investire in attività ad alto valore strategico: corporate & investment banking, retail & consumer banking e wealth management. Venerdì il titolo Mediobanca ha perso il 9,42% a 4,404 euro.

Come investire con l’inflazione ai minimi

 Fino a qualche mese fa l’inflazione era lo spauracchio tanto temuto dai policy makers, a causa delle continue iniezioni di liquidità effettuate dalle banche centrali. Oggi, invece, si teme un’accelerazione delle pressioni deflazionistiche, in un contesto macroeconomico caratterizzato da crescita modesta ed elevata disoccupazione sia negli Usa che in Europa. La parabola dell’inflazione è davvero molto strana, considerando che oggi è appena superiore all’1% in Italia e in Europa. Investire con l’inflazione ai minimi compota strategie di investimento leggermente diverse, rispetto a quando l’inflazione cresce a un tasso più elevato.

Telecom Italia a caccia di un partner industriale

 Archiviata la quinta settimana negativa consecutiva in borsa, con l’approdo in area 0,505 euro ai minimi da oltre 15 anni, Telecom Italia prova a guardare avanti e a dare una svolta al proprio futuro cercando il partner industriale strategico più appropriato. C’è da superare il sistema dei patti di sindacato e delle lunghe catene di controllo, preparando l’uscita dei soci finanziari da Telco. La holding che controlla il 22,45% di Telecom Italia è a sua volta partecipata, oltre che da Telefonica (46,18%), da tre big della finanza italiana.

Joint venture Saras – Rosneft

 Durante il Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Saras e Rosneft hanno scelto di puntellare il proprio matrimonio. L’amministratore delegato del gruppo italiano Massimo Moratti e il presidente del gruppo russo, Igor Sechin, hanno infatti siglato un accordo per la creazione di una joint venture al 50 per cento per le attività commerciali sul grezzo e sui prodotti petroliferi.

Caos in Grecia fa tremare le borse europee

 Torna la paura sui mercati finanziari per la crisi della Grecia, dopo che negli ultimi giorni gli investitori erano stati scottati dall’annuncio shock di Bernanke sulla possibilità di ridurre il piano di quantitative easing entro fine anno ed eventualmente di azzerarlo entro la metà del prossimo anno. Negli ultimi mesi Atene sembrava sulla buona strada, grazie anche a 172 miliardi di euro di aiuti finanziari ottenuti dalla troika. La chiusura dell’emittente televisiva pubblica Ert ha scatenato vivaci proteste e dato vita a una nuova crisi di governo.

Investimenti Brembo in America

 Brembo investirà 115 milioni di euro entro il 2015 in Nord America e in Brasile. Ad affermarlo è il presidente del consiglio di amministrazione, Alberto Bombassei, che ha spiegato al quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore quali saranno le strategie da perseguire per potersi rafforzare adeguatamente in alcuni dei principali mercati per la società italiana.