Nella giornata di ieri si è diffusa la notizia secondo cui Fiat e Veba sarebbero protagoniste di un contenzioso legale per la decisione del prezzo dell’esercizio di opzione sul 3,3 per cento del capitale di Chrysler in mano proprio a Veba. Un segnale che gli analisti (e la Borsa) hanno interpretato molto negativamente, poiché potrebbe aprire dei margini di seria difficoltà per le future trattative sulla partecipazione Chrysler in questione. Ma cosa potrebbe accadere in seguito a tale contenzioso ancora agli albori?
Stress test banche spagnole
Ieri pomeriggio il governo spagnolo targato Mariano Rajoy ha varato la finanziaria per il 2013 nell’ordine di 40 miliardi di euro, ma l’attesa maggiore è per i risultati relativi agli stress test sulle banche spagnole. L’indagine viene condotta dallo studio americano indipendente Oliver Wyman. Il risultato infuenzerà l’ammontare del prestito che la Spagna dovrà chiedere per mettere al sicuro le proprie banche, ancora incredibilmente fragili per il crollo del settore immobiliare. Ci sono già le prime anticipazioni, che tra l’altro ieri hanno fatto volare Wall Street sul finale di seduta.
Stop al trading ad alta frequenza
Frenare la speculazione e gli scambi ultraveloci che dominano i mercati. E’ questo l’obiettivo che si è posto la commissione affari economici e monetari dell’Europarlamento (Econ), che ha approvato il testo emendato della nuova direttiva Mifid sui servizi finanziari e il relativo regolamento (Mifir). E’ stato così colpito in modo deciso il trading ad alta frequenza, noto anche come high frequency trading. Questo sistema di investimento ha raggiunto ormai più del 40% del totale degli scambi sulle borse europee.
Spagna: Castilla-La Mancha chiede 800 milioni di aiuti
Il salvataggio della Spagna comincia a vacillare dopo le nuove richieste avanzate dal Paese, che contrastano fortemente con le aspettative degli investitori. Fino a qualche giorno fa’ si riteneva che l’uscita dalla fase di crisi sarebbe avvenuta entro il 2013 con il rilancio dell’economia grazie a riforme strutturali, senza nuovi aiuti monetari.
Rendimenti in calo per BTP a 5 e 10 anni a settembre 2012
Si è chiusa la settimana di emissioni obbligazionarie del Tesoro italiano. Dopo aver piazzato CTZ biennali, BTP€i e BOT semestrali, oggi è stata la volta dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni e dei Certificati di credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi (CcTeu). I rendimenti sono scesi rispetto all’asta di fine agosto scorso, più o meno in linea con le quotazioni espresse al momento sul mercato secondario dei titoli di stato.
Investire sul titolo Salvatore Ferragamo a fine 2012
Salvatore Ferragamo è uno dei titoli più importanti del settore luxory quotati a Piazza Affari, insieme a Luxottica Group e Tod’s. Il titolo Ferragamo, codice di negoziazione di borsa “SFER”, ha sperimentato un ottimo andamento a Piazza Affari nel primo quadrimestre dell’anno, passando da una valutazione di 10 euro a 18,7 euro. Successivamente è iniziata una fase laterale molto lunga che dura ancora oggi. La tenuta del titolo in borsa, nonostante le ripetute fasi di crisi dei mercati negli ultimi due anni, è dovuta alla solidità del business aziendale e alla presenza del gruppo in paesi emergenti ad alta crescita.
Quanto costa il caro-spread a famiglie e imprese
Negli ultimi mesi la parola “spread” è diventata sinonimo di paura. Perché il governo è costretto a pagare tassi di interesse più alti quando lo spread aumenta. Perché le famiglie devono fare i conti con mutui più cari. Perché le aziende sono costrette a costi di finanziamento più elevati. Negli ultimi due mesi lo spread – ovvero il differenziale di rendimento tra il titolo di stato italiano e quello tedesco con durata decennale – si è finalmente placato. A luglio scorso aveva superato quota 500 punti, ma ad inizio settembre il valore dello spread Btp-Bund era a 330 punti.
Chi comprerà La7?
Chi comprerà La7? O, meglio, chi metterà le mani su TiMedia, la divisione di Telecom Italia che possiede (anche) gli asset La7? Sebbene sia certamente prematuro poter fornire una risposta puntuale a simile quesito, possiamo certamente osservare come la corsa per potersi aggiudicare la rete e il business circostante sia oramai a buon punto. Dei tanti investitori che avevano timidamente palesato il proprio interesse per l’acquisto degli asset TiMedia, infatti, sono rimasti solamente in tre, con l’assenza della Cairo Communication e della tedesca Rtl.
Semestrale Ferrovie dello Stato 2012
Buone notizie da Trenitalia. Nonostante la concorrenza esercitata da Italo, infatti, il consiglio di amministrazione del gruppo è riuscito ad approvare un bilancio semestrale con profitti in fortissima crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In proposito al competitors di principale riferimento, sembra proprio che Frecciarossa stia riuscendo a reggere la concorrenza di Ntv, garantendo così a Trenitalia il mantenimento di positive quote di mercato. Ma vediamo più nel dettaglio in che modo si sono conclusi i primi sei mesi dell’anno per le ferrovie nazionali.
Borse a picco e spread in rialzo
Alta tensione sui mercati; nella giornata di oggi, che prosegue il trend negativo dei giorni precedenti, sono stati sollevati dubbi e perplessità riguardo alle mosse di politica economica della Federal Reserve, sempre più presa di mira dagli investitori che non condividono i progressi dell’economia degli Stati Uniti. Anche se il “focus” giornaliero è molto mirato e concentrato oltre oceano, le tensioni si sviluppano su tutto il globo e la borsa crolla a picco.
Quotazione titolo Unicredit 26 settembre 2012
Giornata da dimenticare finora per il titolo Unicredit, che a Piazza Affari mostra una performance negativa del 4,91% a tre ore circa dalla chiusura delle contrattazioni. Le azioni della banca di Piazza Cordusio quotano ora a 3,328 euro e sono tornate agli scambi in contrattazione continua dopo la sospensione per eccesso di ribasso. Oggi il settore bancario italiano è in profondo rosso e sta trascinando sempre più verso il basso il listino milanese, che al momento perde il 3% circa. Unicredit ha toccato per ora un minimo intraday a 3,32 euro.
Rendimento BOT semestrali scende all’1,5% a settembre 2012
Settimana intensa per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che anche oggi ha provveduto a collocare titoli pubblici dopo l’emissione obbligazionaria di ieri che aveva visto il collocamento di CTZ biennali a un tasso più basso rispetto all’asta precedente. L’asta odierna ha visto protagonisti i Buoni del Tesoro semestrali, ma il collocamento è avvenuto in un contesto difficile a causa dei forti timori sul debito spagnolo e greco. Tuttavia, il Tesoro è riuscito a collocare tutto l’importo previsto spuntando anche tassi più favorevoli rispetto all’emissione precedente.
Piazza Affari perde il 2,3% affondata dai titoli bancari
Avvio molto negativo per la borsa di Milano, che è tra le peggiori in Europa. Per ora fa leggermente peggio solo l’indice Ibex-35 di Madrid, che perde il 2,5% circa. A mettere ko l’indice azionario FTSE MIB è il crollo dei titoli bancari. L’indice FTSE MIB segna un ribasso del 2,29% a 15.567 punti ed è sempre più appesantito dall’instabilità del settore bancario, tornato sotto pressione da quando la Consob ha ripristinato l’operatività di vendita allo scoperto alcuni giorni fa.
Banca Mps cede le attività di leasing
Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di dare una svolta all’operazione di vendita delle attività di leasing. L’istituto bancario senese avrebbe afffidato un mandato all’advisor Rothschild – già consulente in alcune operazioni sul capitale di Mps, come la vendita di quote della Fondazione – con l’obiettivo di finalizzare le trattative relative alla vendita del ramo leasing. La notizia è stata diffusa dal sito inglese di informazione finanziaria Merger Market. Nessun commento è arrivato però dai vertici della banca di Rocca Salimbeni.