Fallimento Ligresti

 I giudici hanno decretato il fallimento di Imco e Sinergia, le due holding del gruppo Ligresti, cui è poi riconducibile il gruppo Fonsai. Un fallimento pronunciato in virtù del rifiuto di prolungare ancora il tempo utile per poter mettere a punto il piano di ristrutturazione dei debiti, che – al momento della pronuncia – ammontavano a oltre 400 milioni di euro.

La Procura di Milano si era opposta al salvataggio, spiegando che non vi era certezza sull’apporto di nuove risorse finanziare che gli investitori avrebbero dovuto effettuare. Nel tempo concesso alla società sono stati raccolti solo 20 milioni di euro: evidentemente non quanto basta per conferire ai giudici la convinzione che il piano stesse procedendo lungo la strada idonea, complice il rifiuto delle banche di fornire il proprio supporto finanziario.

Fiat perde quote di mercato

 Prosegue senza soste la crisi del mercato auto europeo ed italiano, con la Acea come – nei 27 Paesi Ue più quelli Efta, il numero delle immatricolazioni del mese di maggio 2012 sia stato pari a 1.150.434 nuove vetture, in contrazione di 8,4 punti percentuali rispetto a quota 1.255.681 unità conseguite nello stesso periodo dello scorso anno.

Ad aprile, invece, il mercato aveva ceduto il 6,5 per cento. Complessivamente, da inizio anno alla fine del quinto mese del 2012, le immatricolazioni hanno ceduto ben 7,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una contrazione che ha portato il volume delle immatricolazioni a quota 5.641.371 unità contro le precedenti 6.084.990 unità.

Piazza Affari positiva, spread sotto a 450 punti base

 Sprint in apertura per l’ultima giornata dell’ottava in corso; la seconda settimana di Giugno si appresta a chiudere in positivo con il FTSE-Mib che apre in gap-up in prossimità di 13125 punti e dimentica le 4 difficili giornate precedenti in cui il mercato ha prima perso terreno e poi lateralizzato. Il rialzo prosegue per tutta la mattina e spinge l’indice delle blue-chips vicino a 13400 punti per poi rallentare la corsa in vista dell’apertura di Wall Street.

Lo spread Btp-Bund fin dall’apertura subisce una netta contrazione; i 470 punti base visti nella giornata di ieri sono già a distanza di sicurezza ed è probabile che la giornata si chiuderà sotto il livello attuale intorno a 454 punti. L’allentamento delle tensioni si deve quasi completamente alla buona performance di Wall Street della giornata di ieri, con il Dow Jones che archivia la seduta con un guadagno dell’1,24% a 12651.76 punti.

Manchester United si quoterà a Wall Street

 La pluridecorata società di calcio Manchester United Football Club ha intenzione di sbarcare in borsa. Il club inglese fondato nel 1878, è tra i più vincenti della storia del calcio inglese e mondiale. Dal 1986 la guida tecnica della squadra è affidata al manager scozzese Sir Alex Ferguson. Il Manchester United è la quarta società di calcio più ricca del pianeta e ha milioni di tifosi sparsi per il mondo. A breve potrebbe esserci una svolta dal punto di vista finanziario con lo sbarco alla borsa di Wall Street.

BlackRock aumenta la sua partecipazione in Pirelli

 La composizione azionaria di Pirelli ha subito una lieve modifica. In effetti, BlackRock ha deciso di superare quella che è la cosiddetta “soglia rilevante” e che di solito viene fissata in due punti percentuali: ebbene, la Consob ha prontamente comunicato il cambiamento in questione, mettendo in luce come ora il colosso americano sia in grado di detenere una quota pari al 2,001% della società milanese, celebre soprattutto per i suoi pneumatici e per le attività relative al real estate. La quota del gruppo della Bicocca viene ora posseduta in una sorta di gestione indiretta e di tipo non discrezionale per quel che concerne il risparmio. Non si tratta dell’unica partecipazione rilevante di BlackRock. Quest’ultima, la cui sede ufficiale si trova a New York, è la più grande società di investimento al mondo, tanto da riuscire a gestire un patrimonio in dollari americani davvero imponente; le altre quote che si possono menzionare sono, ad esempio, quelle di Parmalat, Generali, Eni, Finmeccanica, Fondiaria Sai, Mediobanca, Mediaset e Unicredit, tutte comprese tra il 2 e il 5,8%.

Nulla osta per il prospetto informativo di Noema Life

 Il nome Noema Life fa immediatamente pensare alla spa bolognese che è diventata leader in Italia dell’informatica clinica ospedaliera: ebbene, come hanno comunicato ieri proprio i vertici dell’azienda emiliana, la Consob (Commissione Nazionale di Società e di Borsa) ha fornito il proprio nulla osta per quel che concerne un importante prospetto informativo. In effetti, si tratta dell’offerta in opzione che è stata riservata ai soggetti aventi diritto, come previsto espressamente dal codice civile, senza dimenticare l’ammissione a quotazione di nuovi titoli azionari, il cui valore nominale è stato fissato in cinquantadue centesimi di euro. In particolare, queste stesse azioni possiedono le stesse e identiche caratteristiche di quelle che sono attualmente in circolazione e che derivano da un precedente aumento di capitale sociale.

Titolo Nokia ai minimi dal 1996 dopo taglio 10mila dipendenti

 Stephen Elop, ceo di Nokia, le sta provando tutte per rilanciare il colosso finlandese attivo nel settore dei telefonini e ormai in declino da qualche anno. Ieri alla borsa di Helsinki il titolo Nokia è precipitato del 17,69% a 1,829 euro sui minimi più bassi dal 1996. La capitalizzazione del gruppo finlandese è scesa sotto i 10 miliardi di euro, ma nel 2000 era addirittura a 300 miliardi. Da inizio anno il titolo Nokia ha perso il 107% del suo valore alla borsa di Helsinki.

Migliori titoli azionari alla borsa di Madrid

 La crisi della Spagna ha senza dubbio coinvolto il mercato azionario locale, che da inizio anno è tra i peggiori in Europa, ma soprattutto i titoli di stato. Le pressioni sullo spread Bonos-Bund hanno portato il decennale spagnolo a sfiorare il 7% di rendimento, mentre le banche saranno ricapitalizzate con un’iniezione da 100 miliardi da parte dell’Europa per evitare il crack dell’intero sistema finanziario spagnolo. Considerando i vallori di chiusura di ieri, l’indice azionario Ibex-35 ha perso più del 29% da inizio anno, mentre dai top annuali di inizio febbraio ai minimi annuali di dieci giorni fa la perdita sfiora il 50%.

Speculazione sui Btp

 Secondo quanto affermato dal direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, “sui mercati dei titoli di Stato sono presenti anche flussi di carattere speculativo”. Intervenuto a margine della presentazione del rapporto sull’economia del Veneto a Venezia, secondo il direttore di Bankitalia vi sarebbero stata una vera e propria “fuga verso la stabilità” in direzione dei Bund tedeschi.

Da “oltre un decennio l’economia del Paese segna il passo, sia in prospettiva storica, sia rispetto ai principali Paesi europei” – ha dichiarato Saccomanni, soffermandosi soprattutto sui danni prodotti dalla recessione del 2008 – 2009, che ha “pesantemente colpito l’economia nazionale”. “La debole ripresa del 2010 e di parte del 2011” – ha poi aggiunto – ha fatto segnare “solo un modesto recupero, in parte vanificato dall’arretramento seguito alle tensioni sui mercati del debito sovrano ancora in atto”.

Sator e Palladio verso guerra legale

 Secondo quanto annunciato dal quotidiano La Repubblica, Sator e Palladio starebbero avviando una battaglia legale per Fonsai. Stando a quanto dichiarato dal quotidiano, infatti, toccherà di nuovo alla Consob ed eventualmente alla magistratura, decidere l’esito della guerra finanziaria finalizzata a ottenere il controllo di Fonsai e, di conseguenza, a svolgere un ruolo di protagonista nella riorganizzazione dell’importante polo assicurativo italiano.

Sia per i consulenti legali della famiglia Ligresti, che per quelli dei fondi Sator e Palladio, infatti, la comunicazione inviata da Unipol, avente per oggetto la revoca della manleva legale e il diritto di recesso, non avrebbe alcun effetto giuridico. In altri termini, non è sufficiente affermare che non si fornisce la manleva: occorre che non vi sia il diritto giuridico che la prevede, “e questo sussiste” – interviene Dow Jones Newsire – “ed è stato anche accettato da Jonella e Paolo Ligresti”.

Rendimento Asta BTP 14 Giugno 2012

 Il collocamento dei titoli di Stato previsto per questa mattina ha dato risultati contrastanti, come tutte le precedenti emissioni da Marzo circa ad oggi; con un bid-to-cover pari a 1.59 sono stati collocati 3 miliardi di euro di BTP con scadenza a tre anni a fronte di una domanda complessiva di 4.775 milioni di euro. Il rendimento è, ancora una volta, in aumento; dal 3,91% dell’emissione di Maggio 2012 siamo arrivati ora direttamente al 5,30% che rappresenta il massimo da Dicembre scorso.

ASTA BTP 14 GIUGNO 2012

Nella stessa giornata di oggi sono stati collocati altri 2 BTP non più in corso di emissione rispettivamente con scadenza 2019 e 2020; per questi la richiesta è stata di 2,7 miliardi di euro e grazie a questo il collocamento ha raggiunto il massimo previsto dal MEF (1,5 miliardi di euro). I rendimenti si attestano rispettivamente al 6,10% ed al 6,13%.

Bund tedeschi rischiosi secondo Pimco

 I titoli di stato tedeschi sono considerati da tempo dei porti sicuri in questa fase di turbolenza nella zona euro. D’altronde, la Germania vale per i due terzi dell’economia della zona euro, ha una crescita economica positiva rispetto agli altri, basso livello di disoccupazione e debito contenuto. Gli investitori istituzionali sono ancora molto attratti dai titoli di stato tedeschi, tanto che ieri l’asta dei titoli decennali ha registrato un nuovo sold-out: 5,81 miliardi sono stati piazzati a fronte di un’offerta di 5 miliardi, con il 20% che come sempre è stato coperto dalla Bundesbank.

Corsa agli sportelli in Grecia

 Mancano ormai soltanto tre giorni alle elezioni politiche in Grecia. Il verdetto potrebbe avere un impatto notevole non solo sul futuro del paese ellenico, ma sull’intera unione monetaria. Non è ancora semplice prevedere chi uscirà vittorioso dalle urne. L’incertezza politica sul risultato elettorale sta contribuendo a creare panico tra la gente e la popolazione greca si sta affrettando a ritirare ogni giorno di più i propri risparmi dalle banche locali. Gli istituti di credito greci stanno sperimentando una fuga dei depositi sempre maggiore, sui timori che Atene possa ben presto uscire dall’euro.

Ottimo risparmio gestito per Banca Nuova

 Risparmio gestito, titoli da amministrare e denaro liquido: queste tre componenti hanno consentito ai promotori finanziari di Banca Nuova di ottenere un importo complessivo pari a mezzo miliardo di euro, un valore davvero ragguardevole, soprattutto se si pensa che è riferito ai primi tre mesi di quest’anno. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario di questi dati, c’è da dire che l’ammontare maggiore è stato quello relativo alla liquidità (più di 210 milioni di euro), seguita a ruota dal risparmio gestito (170 milioni) e i titoli (118 milioni). Ad aprile, poi, gli stessi promotori dell’istituto di credito in questione, il quale fa parte del gruppo Banca Popolare di Vicenza, hanno dovuto fare i conti con una perdita contenuta di liquidità, superiore ai trentacinque milioni di euro.