Giudizi tentata scalata Unipol

 L’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è stato assolto nell’ambito del processo sulla tentata scalata di Unipol sulla Banca nazionale del lavoro. Ad affermarlo è la seconda sezione penale della Corte d’Appello, che ha di fatti sostanzialmente azzerato le conclusioni alle quali era giunto il primo grado di giudizio, nel quale Fazio era stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione.

I giudici, oltre a Fazio, hanno assolto anche l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, che in primo grado era stato condannato a tre anni e sei mesi, e a una sanzione monetaria di 900 mila euro. Oltre ai due, il processo vedeva in qualità di imputati 13 persone fisiche e tre società, per reati vari, tra cui l’aggiotaggio, l’insider trading, l’ostacolo all’autorità di vigilanza. Uniche condanne confermate anche in secondo grado, quelle per l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, e l’ex vicepresidente Ivano sacchetti.

Eni cede quota Snam

 Il consiglio di amministrazione dell’Eni ha deliberato la cessione di una quota pari al 29,9% di Snam alla Cassa depositi e prestiti. Una delibera che genera un’operazione dal controvalore pari a 3,51 miliardi di euro, con un importo di 3,47 euro per azione, equivalente alla media dei prezzi di mercato tra il 26 aprile e il 25 maggio, giorno dell’approvazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri, che ha di fatto sancito la separazione della società che si occupa dei metanodotti dalla casa madre.

Il prezzo al quale è stata deliberata la cessione della quota Snam rappresenta un valore certamente superiore rispetto a quello di Borsa, dove Snam non è riuscita a salire oltre quota 3,2 euro. Il corrispettivo – si legge nella delibera – verrà pagato in tre parti: la prima al momento del closing (orientativamente, tra ottobre e fine 2012) per 1,76 miliardi di euro; la seconda entro il 31 dicembre 2012 per 879 milioni di euro; la terza entro il 31 maggio 2013 per ulteriori 879 milioni di euro.

Telecom Italia esce dall’indice Eurostoxx50

 Il titolo Telecom Italia continua a soffrire molto in borsa, anche se ieri ha chiuso in rialzo dell’1,13% a 0,6695 euro. Proprio nella seduta di ieri, molto negativa per i mercati finanziari europei, il titolo del gruppo di telecomunicazioni italiano guidato da Franco Bernabè ha toccato il minimo più basso degli ultimi tre anni a 0,658 euro. La continua discesa di Telecom Italia in borsa è dovuta sia all’eccessivo indebitamento che il gruppo ha in una fase molto delicata a livello europeo in tema di debito e deficit sia per la forte concorrenza dei competitor.

Bilancio 2011 Cassa Depositi e Prestiti in positivo

 L’assemblea ordinaria di ieri della Cassa Depositi e Prestiti è stata fondamentale per due motivi: anzitutto, è stato approvato in via ufficiale il bilancio relativo al 2011, con dei risultati che possono essere definiti senza dubbio molto importanti. In particolare, l’utile netto dell’ente pubblico finanziario è giunto fino a 1,6 miliardi di euro, un traguardo positivo che non è altro che una diretta conseguenza dell’aumento del margine di interesse (quaranta punti percentuali in più per la precisione), a causa dei tassi di impiego e di raccolta che sono stati maggiormente stabili. La differenza tra questo utile e quello del 2010 è di tutta evidenza, dato che nel 2010 l’ammontare complessivo era inferiore del 18% rispetto a quello attuale.

La piattaforma di Banca Sella per i Btp Italia

 I quattro giorni compresi tra i prossimi 4 e 7 giugno saranno utili per tutti quei risparmiatori e investitori che hanno intenzione nuovamente di affidarsi ai titoli di Stato italiani: si tratta, infatti, del periodo messo a disposizione per sottoscrivere il nuovo collocamento di Btp Italia, l’emissione del Tesoro che bissa il debutto ufficiale di successo di qualche mese fa. L’operazione a cui si sta facendo riferimento può avvenire in modo del tutto tranquillo attraverso l’utilizzo di internet, magari sfruttando gli smartphone e i tablet, senza dimenticare però altri canali più tradizionali e classici, come ad esempio quello telefonico e lo sportello bancario.

Rischio disintegrazione finanziaria in Europa secondo la Commissione UE

 Bruxelles alza la voce nella giornata in cui lo spread spagnolo segna nuovi massimi storici e l’asta dei Btp evidenzia rendimenti in forte crescita con una domanda flop. La Commissione UE lancia l’allarme sulle banche e chiede che venga al più presto spezzato il legame tra le banche e il debito sovrano degli stati nazionali membri dell’unione monetaria europea. Secondo gli esponenti della Commissione UE c’è il serio rischio di una “disintegrazione finanziaria” nel vecchio continente. Da Bruxelles arrivano anche dei rimproveri a Spagna e Francia, in quanto hanno finora fatto poco in tema di indebitamento e fisco.

Spread Spagna ai massimi storici

 La crisi del debito spagnolo inizia ad assumere contorni molto preoccupanti. Stamattina lo spread Bonos-Bund è volato a 533 punti base, che equivale ad un rendimento del decennale spagnolo del 6,65%. Siamo ormai vicini alla soglia limite del 7%, che se sarà sfondata potrebbe impedire a Madrid di continuare a finanziarsi sui mercati finanziari in modo sostenibile nel breve-medio periodo. Gli investitori sono sempre più concentrati sul paese iberico, dopo aver già decretato il proprio giudizio sulla Grecia (praticamente fallita e vicina all’uscita dall’euro), Irlanda e Portogallo (che hanno richiesto gli aiuti finanziari del fondo salva-stati Efsf).

Nuovi investimenti Sorgenia

 Sorgenia, società specializzata nella produzione e nella vendita di energia elettrica, riconducibile al gruppo Cir (famiglia De Benedetti), ha inaugurato una nuova centrale elettrica a ciclo combinato, con potenza di 800 megawatt, in grado di produrre fino a 2,5 miliardi di kwh all’anno. Un investimento “molto importnate, perché questi investimenti completano un percorso che è stato di complessivi due miliardi di euro” – ha commentato il presidente Rodolfo De Benedetti.

“L’impianto lodigiano” – ha proseguito il manager – “insieme all’intero parco di generazione che Sorgenia ha realizzato negli ultimi dieci anni, testimonia anche la nostra fiducia sulle potenzialità del nostro paese, che resterà centrale nelle strategie future della società”. Costruita da Ansaldo Energia, la centrale rappresenta un impiego da 450 milioni di euro ed è stata realizzata dopo oltre due anni di lavori, con due milioni di monte ore / lavoro.

Fiat Industrial propone fusione con Cnh

 Fiat Industrial, società del gruppo Fiat specializzata nella produzione di mezzi industriali, ha proposto un’operazione di fusione con la controllata americana, con core business relativo alla produzione di mezzi agricoli. L’obiettivo è creare una sola entità quotata al Nyse e nel vecchio Continente, dando vita a un operatore che possa essere realmente in grado di competere con i principali concorrenti del nord America.

Con il fine di cui sopra, Fiat Industrial ha proposto al consiglio di amministrazione della sua controllata americana (Cnh Global) la possibilità di valutare una possibile fusione tra le due società. Il frutto della fusione sarà la creazione di una newco di diritto olandese, da quotare sul Nyse e su un’altra borsa europea. Stando agli intenti di Fiat Industrial, l’operazione semplificherebbe la struttura capitale del gruppo, generando una sola azione quotata, e dando vita a un operatore nel settore dei beni capitali, in grado di confrontarsi con le principali realtà del settore.

Titolo Facebook scende sotto 29$ al Nasdaq

 Non si ferma la discesa del titolo Facebook in borsa. Dal giorno della quotazione sulla piattaforma tecnologica Nasdaq, avvenuta venerdì 18 maggio 2012, il colosso dei social network ha perso continuamente terreno in un clima di forti polemiche per la gestione del collocamento che ha portato le autorità di controllo di borsa americane ad effettuare controlli approfonditi sull’Ipo della società di Menlo Park. Ieri il titolo ha chiuso con una perdita del 9,62% a 28,84 dollari per azione. Rispetto al prezzo dell’Ipo, cioè 38 dollari, il valore delle azioni Facebook è sceso del 32% circa nel giro di 7 sedute di borsa.

Exor prepara investimenti fino a un miliardo di euro

 Exor, holding della famiglia Agnelli che controlla il gruppo Fiat, è pronta a mettere sul tavolo nuove risorse per investimenti per una cifra compresa tra i 500 milioni e un miliardo di euro. Ieri l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2011, terminato con un utile netto di 58,7 milioni di euro e con un monte-dividendi da 80 milioni di euro. Exor guarda con interesse sia al mercato europeo che nelle Americhe, dopo che l’operazione Formula Uno non è andata a buon fine in quanto ritenuta eccessivamente onerosa.

Previsioni Euro/Dollaro Giugno 2012

 Il mese di Maggio è ormai prossimo alla conclusione e gli investitori cercano spunti operativi per Giugno alla luce dell’imminente chiusura. Mentre sul mercato azionario non vi sono particolari novità sui movimenti direzionali (ancora una volta negati dal nervosismo degli investitori e dall’innalzamento della volatilità) sul Forex gli sviluppi sono più chiari e convergono, per il momento, in una previsione negativa.

Il mese di Maggio ha visto un crollo verticale dell’Euro/Dollaro in favore della Moneta USA, ancora la più importante e solida del Mondo; dall’apertura di Maggio in prossimità di quota 1,3 il cambio è sceso fino a sfiorare 1.2500 proprio in questi giorni ed un’analisi di lungo termine conferma le aspettative negative previste per Giugno 2012.

Il top relativo di lungo termine del 2011 è ormai distante e difficilmente verrà rivisto entro la fine del 2012; per quanto infatti il quadro tecnico potrà cambiare il top in caso di up-trend è ora posizionato in prossimità di 1,35 che corrisponde alla resistenza di lungo termine da controllare in close mensile.

Soci A2A approvano il dividendo da 0,013 euro

 L’ultima assemblea di A2A, quella della giornata di ieri, è stata utile per approvare in via definitiva la distribuzione del dividendo: si tratta di un importo parti a 0,013 euro per goni singolo titolo azionario ordinario, il cui pagamento scatterà a partire dal prossimo 21 giugno, con lo stacco della cedola che avverrà, come di consueto, tre giorni prima. In aggiunta, è stato fornito un parere positivo anche alla relazione sulla remunerazione, ma non ci si è limitati soltanto a queste decisioni. In effetti, bisogna anche sottolineare la nomina per un totale di tre esercizi del nuovo consiglio di sorveglianza. In pratica, si tratta di quindici membri che sono stati selezionati con il meccanismo del voto di lista, con un compenso annuo pari a 55mila euro.

Per Ianomi bilancio 2011 in attivo e ritorno al dividendo

 Quasi sei milioni di attivo in bilancio e un monte dividendi pari a 542mila euro: sono questi i due elementi di maggiore interesse relativi al 2011 di Ianomi, la spa milanese che è attiva sin dal 2003 nel settore idrico. Lo scorso anno, dunque, si è concluso in maniera lusinghiera, tanto che l’esercizio in questione ha potuto beneficiare di una approvazione con voto unanime da parte dell’assemblea dei soci. Non si tratta di dati e numeri qualsiasi, bensì della certificazione di un importante ritorno all’attivo, visto che il 2010 era stato caratterizzato da un andamento sostanzialmente negativo, con un buco molto vicino ai cinque milioni di euro.