Unicredit vince causa contro Bernard Madoff

 Unicredit mette a segno una importante vittoria legale nei confronti del finanziere Bernard Madoff. Stando a quanto affermato dal giudice del tribunale distrettuale di New York, Jed Rakoff, è da ritenersi bocciata la causa giudiziaria che era stata intentata nei confronti del gruppo bancario italiano da parte di Irving Picard, attuale curatore fallimentare del colosso creato da Madoff

Stando alle motivazioni del rigetto da parte del tribunale, infatti, non sarebbero state provate le responsabilità di Alessandro Profumo (ex amministratore delegato di Unicredit) e dei suoi più stretti collaboratori, nel favorire la frode portata avanti dal finanziere americano. Buone notizie per l’istituto di Piazza Cordusio, quindi, e brutte – bruttissime – per il curatore del gruppo Madoff, che ha disperatamente cercato di recuperare 20 miliardi di dollari dalla banca italiana e dalle proprie divisioni internazionali.

L’inflazione di gennaio si attesta sul +3,2% annuo

 L’Istat ha provveduto a diffondere gli ultimi dati definitivi che si riferiscono allo scorso mese di gennaio; ebbene, secondo quanto rilevato dall’istituto statistico, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (il cosiddetto Nic) è aumentato di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Se invece si effettua un confronto con lo stesso periodo del 2011, allora ci si accorge che questo stesso riferimento ha subito un rialzo del 3,2%. Che cosa era successo di preciso a dicembre? Volendo essere più precisi per rinfrescare la memoria, si può ricordare che l’inflazione in quel periodo aveva fatto segnare una crescita dello 0,4% sul mese precedente, mentre l’incremento annuo era stato pari a 3,3 punti percentuali.

Le condizioni economiche degli over 65 in Italia

 Avere più di sessantacinque anni nel nostro paese di questi tempi non comporta molti vantaggi dal punto di vista economico: è questo quanto emerge chiaramente dalla seconda indagine nazionale sulla condizione sociale degli anziani in Italia, un rapporto che è stato condotto da Auser. In pratica, secondo quest’ultima associazione, la terza età sta ricevendo sempre di meno dal punto di vista finanziario, con un ruolo nella società che si è progressivamente ridimensionato. Si tratta della conseguenza principale della depressione economica vissuta dal paese, la quale ha delle ricadute non solo su giovani e donne, ma anche sugli anziani appunto, i quali sono costretti a sopportare delle pessime condizioni di povertà.

Spread Btp Bund risale a 350 punti

 Aggiornamento pomeridiano di quanto accade sui mercati finanziari. La giornata, molto attesa poiché rappresentativa della prima tornata di negoziazioni utile dopo l’accordo della Grecia, sta deludendo le aspirazioni di molti investitori, convinti che la risoluzione (parziale) degli scogli sulla raggiunta intesa degli aiuti dell’Eurogruppo ad Atene, avrebbe potuto generare una linfa positiva duratura e persistente a Piazza Affari e sulle altre Borse europee

Le attese sono tuttavia state deluse, poiché i listini europei sembrano girare in negativo con percentuali più o meno significative. Per il momento Milano si accomoda su una performance negativa per circa 0,3 punti percentuali, replicando l’andamento di Londra. Francoforte fa peggio, con una contrazione dell’indice più rappresentativo pari a 0,7 punti percentuali, mentre Parigi contiene le perdite con un – 0,4 punti percentuali.

No canone RAI per pc e smartphone

 Si sta lentamente sgonfiando il clamore suscitato pochi giorni fa dalla volontà della RAI di riscuotere il canone speciale anche dai possessori di smartphone, personal computer e tablet: un provvedimento che avrebbe di fatto allargato la platea di contribuenti anche a liberi professionisti e aziende, che si sarebbero trovati dinanzi al pagamento di un canone ben più salato di quello riservato per le famiglie consumatrici che possiedono il solo “tradizionale” televisore. 

Ebbene, dopo le vistose proteste da parte delle associazioni dei consumatori, la RAI ha definitivamente effettuato una rapida marcia indietro, precisando in un comunicato stampa “che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone”.

FTSE-Mib negativo, spread in leggero aumento

 Brutta giornata a Piazza Affari; dopo due giorni di incertezza l’indice sembra cedere terreno e la divergenza con il Dow Jones pesa sull’Europa a metà ottava. L’andamento positivo e lineare  dell’indice USA contrasta il sentiment di incertezza che domina l’Eurozona e crea una nuova fase divergente che allontana le due valute generando una sorta di “turbolenza” sui book del Forex.

A complicare la situazione Italiana c’è la questione sul settore bancario e quella sul settore assicurativo; i due trascinano gli indici italiani mantenendo una sorta di equilibrio prossimo alla parità ma in procinto di sbilanciarsi da un lato. Secondo i conteggi ciclici potrebbe esserci un close settimanale al ribasso in vista del close del primo ciclo settimanale che si prevede possa scendere sotto a 16500 temporaneamente per chiudere il gap lasciato aperto la scorsa ottava. 

Kraft sfida Ferrero nel mercato francese

 Kraft e Ferrero stanno per accendere una rivalità davvero forte all’interno del mercato francese: il celebre colosso alimentare è intenzionato a sfidare i produttori della Nutella in una nazione in cui la presenza italiana è molto forte, con il gruppo piemontese che può addirittura vantare una consistente fetta del settore (l’84% per la precisione), anche a causa della mancanza di concorrenti adeguati. La multinazionale americana pensa di poter ridurre questa quota e la sfida verrà lanciata verso la metà del prossimo mese con un prodotto che è già stato introdotto nel nostro paese, “Philadelphia con Milka”, una crema al cioccolato che tenterà di far ingolosire più francesi possibili.

Peugeot e General Motors pensano all’alleanza strategica

 Secondo le indiscrezioni diffuse dal quotidiano economico francese La Tribune, Psa Peugeot Citroen e General Motors avrebbero avviato delle trattative piuttosto serrate per una alleanza strategica: la fonte ufficiosa ha messo in luce come ormai le discussioni siano entrate nella fase finale, anche perché stanno durando ormai da diversi mesi. Dopo la pubblicazione dei risultati finanziari di Psa lo scorso 15 febbraio, il presidente Philippe Varin ha sorpreso un po’ tutti per il suo discorso privo di riferimenti economici e senza alcuna visione strategica capace di dinamizzare dei team che sono potenzialmente demoralizzati. Tra l’altro, la famiglia Peugeot, la quale detiene il 30,9% del capitale della joint venture in questione e il 48,3% dei diritti di voto, dovrebbe avallare un accordo che ha tutte le caratteristiche di un forte squilibrio.

Monti pubblica i redditi, Passera dichiara 3.5 milioni di euro

 Il Governo Monti ha deciso di essere trasparente; da diverso tempo è stato dato l’annuncio che i redditi dei Ministri del suo Governo sarebbero stati pubblicati sui siti dei relativi Ministeri e questo giorno è finalmente arrivato. Da un lato i cittadini non possono non apprezzare l’onestà verso l’impegno preso in un momento difficile come questo, ma dall’altro le cifre che emergono fanno pensare.

Il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera è risultato essere il più ricco con un reddito nel 2011 di 3.5 milioni di euro. Passera non è solamente quello che dichiara il reddito più alto, ma è anche in cima alla lista riguardo i beni posseduti (mobili ed immobili) tra cui figurano terreni, fabbricati, auto, obbligazioni, azioni, polizze vita, fondi pensione.

Corrado Passera quindi si aggiudica il titolo di Politico più ricco, ma ricordiamoci che questo lo deve sopratutto alla sua attività fuori dal Consiglio dei Ministri. Il resto della classifica è molto più indicativo riguardo la situazione del Governo ed anche se le cifre sono nettamente più basse si tratta comunque di stipendi di tutto rispetto;

Aiuti alla Grecia approvati dalla troika

 Dopo oltre 14 ore di trattative, l’accordo sui nuovi aiuti alla Grecia è finalmente stato raggiunto. La riunione fiume di Bruxelles tra i ministri europei delle finanze, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea ha pertanto consentito lo sbloccaggio dei 130 miliardi di euro di aiuti che erano stati promessi dalla troika ad Atene. Una trattative durata ben oltre le aspettative, dilungatasi a causa della difficoltà nel cercare un accordo con i creditori privati, che rispetto a quanto atteso dovranno sopportare una ulteriore riduzione del valore nominale del proprio debito. 

Hanno invece suscitato meno problemi le negoziazioni sugli altri due punti fondamentali per l’accordo. Il primo sarà relativo alla presenza stabile degli osservatori della troika ad Atene: una sorta di “commissariamento” che servirà a controllare che il piano di risanamento della Grecia venga portato avanti secondo gli accordi intrapresi. Il secondo è invece la creazione di un conto bloccato dove i greci verseranno, da ora in poi, tutti gli interessi sul loro debito, in aggiunta all’inserimento in Costituzione della norma sulla priorità dei pagamenti delle scadenze del debito.

Nuovo bond Intesa Sanpaolo scadenza 2017

 Intesa Sanpaolo lancia un nuovo bond con scadenza a 5 anni. La nuova obbligazione senior, con termine al 2017, è stato emesso con successo, come dichiarato dalla stessa banca in un comunicato a conferma dell’elaborazione della transazione, avvenuta per un controvalore pari a un miliardo di euro. 

Ancor prima del comunicato dell’istituto di credito, era giunta la dichiarazione anticipativa del presidente del consiglio di gestione della banca, Andrea Beltratti, a margine della presentazione in Borsa del nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate. Dichiarazione anticipativa che ha di fatto ribadito il buon esito della negoziazione del bond nel mercato primario, con conseguente soddisfazione da parte dei vertici dell’azienda bancaria.

Monte dei Paschi attende il nome del suo nuovo presidente

 Il nuovo assetto di Monte dei Paschi di Siena, tra gli istituti di credito più importanti del nostro paese, sta riservando un confronto molto serrato e caldo: in pratica, bisognerà conoscere nel dettaglio gli azionisti del gruppo toscane e le loro quote detenute, ma non meno importante, sembra quasi scontato ricordarlo, è il nodo relativo al presidente del futuro. Quali nomi saranno inseriti in tutte queste caselle ancora vuote? L’incertezza del momento viene ben esemplificata dal fondo Equinox, il quale è guidato e gestito da Salvatore Mancuso: tale veicolo finanziario non ha infatti ancora optato per nessuna soluzione e non ha formalizzato nessun tipo di offerta per quel che riguarda il rilevamento dalla Fondazione Mps di una buona quota bancaria, circa il 12% per la precisione.

Bankitalia ottimista sullo spread a trecento punti

 Gli ultimi andamenti dello spread, il differenziale tra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi, confermano un’altalena di cui non ci si può fidare troppo, tra risalite e cadute altrettanto repentine. Ma c’è chi è pronto ad assicurare un calo a livelli molto più accettabili rispetto agli ultimi mesi: si tratta di Fabrizio Saccomanni, attuale direttore generale della Banca d’Italia (ha conteso il posto di governatore fino all’ultimo a Ignazio Visco), il quale è intervenuto nel corso di un convegno per spiegare la sua posizione. Il direttore ha infatti spiegato come lo spread in questione possa anche scendere fino a trecento punti base (il livello attuale si aggira attorno ai 350), a testimonianza del fatto che c’è molto ottimismo sul possibile recupero della nostra economia.

Salvataggio Grecia sempre più probabile

 Cosa ha mosso i mercati finanziari l’economia reale negli ultimi tempi? Dopo la crisi dei subprime che ha contagiato solo indirettamente l’Eurozona è passato un periodo di “stallo” in cui i mercati mondiali hanno cercato di riprendersi, ma da circa un anno la paura è tornata sulle Piazze Mondiali e questa volta il pericolo è tutto Europeo.

Fino a poco tempo fa’ l’Unione Europea sembrava un legame forte tra gli Stati interessati che teoricamente avrebbe dovuto consolidare la presenza e la forza della valuta nel mondo. In realtà da quando la Grecia è in crisi ed a rischio default la soluzione più volte proposta è stata quella di un’uscita preventiva perchè l’eventuale crollo del Paese avrebbe trascinato nel baratro l’intera Eurozona. Insomma quando si è presentato il momento di aiutare uno degli Stati non si è fatto assolutamente nulla se non cominciare a puntare il dito; non si entra in rischio default da un giorno all’altro ed in fatti non è stato così per la Grecia, ma nel declino non sono mai stati presi provvedimenti adeguati da parte di nessuno e si è sempre visto con diffidenza il Paese pronti a lasciarlo qual’ora non fosse riuscito a riprendersi.