TI Media crolla in borsa dopo le dimissioni di Mentana

Dopo l’annuncio della denuncia all’associazione dei giornalisti di Roma da parte del suo cdr, oggi è arrivato l’annuncio shock da parte di Enrico Mentana. “Rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7”. L’annuncio è arrivato nel primo pomeriggio di oggi e subito in borsa il titolo TI Media è crollato fino a perdere 4 punti percentuali. Mentana ha motivato così le sue dimissioni: “ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla Magistratura ordinaria dal mio Cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato”.

Borse recuperano, spread in salita per motivi tecnici

 Il close negativo di ieri sera a Piazza Affari si riflette sull’open di oggi che dopo un’ora di incertezza costringe il Mib al test del supporto a 14580 punti; sul listino italiano le vendite si riversano su Fondiaria-Sai, che peggiora la sua situazione generale allontanando ancora di più gli investitori di medio periodo ed avvicinando invece gli speculatori, seguita da Generali con -2.71% e Diasorin che con -2.59% vede l’intero guadagno dei giorni precedenti al crollo.

A sorpresa a reggere di più è proprio il settore più bersagliato; i bancari infatti guadagnano complessivamente 0.82% e sul listino delle blue-chips abbiamo Banca Popolare di Milano in cima ai migliori con +5.02% seguita da Intesa SanPaolo a +1.74% e Banca MPS a +1.48%. Bene anche Unicredit che guadagna lo 0.48% e sembra volersi allineare al resto del settore durante il proseguo della giornata. Il rimbalzo dell’indice FTSE-Mib in questo momento apre anche le porte per un’eventuale ripresa generale nel pomeriggio che spingerebbe i bancari a sovraperformare il listino lasciando a fine giornata sul grafico un chiaro segnale di ripresa ed inversione di tendenza.

Borse europee aprono in calo. Lo spread sopra i 500 punti

Si prospetta come una giornata nera quella aperta poche ore fa su Piazza Affari. Le borse europee come hanno chiuso ieri sera, anche oggi aprono in negativo senza nessun accenno a voler migliorare. Dato ancora più negativo arriva dal differenziale tra i bot italiani ed i bund tedeschi il quale, in queste prime ore di contrattazioni, ha superato nuovamente i 500 punti.

PayPal sfida Groupon nel business delle offerte del giorno

 PayPal, celebre sistema di pagamento via internet, oltre che uno dei business più proficui di eBay, rappresenta la sfida maggiore della casa d’aste online a due aziende di rilievo come Groupon e LivinSocial.com nell’ambito dell’offerte giornaliere: in effetti, l’intenzione è quella di mettere a disposizione degli appositi tagliandi e coupon che i clienti potranno utilizzare per gli acquisti di abiti e cellulari. La compagnia tenterà la sua prima incursione nel mondo della telefonia mobile proprio nel corso del primo trimestre del 2012, grazie in particolare a una partnership con ben duecento operatori americani.

Twitter e Gilt si oppongono ai nuovi limiti della Sec

 Twitter e Gilt Groupe sono le due principali startup del web di una lunga lista che stanno facendo pressione sul Congresso americano per far passare una legislazione relativa alle regole finanziarie di queste stesse compagnie: come hanno spiegato i due ad delle società, Dick Costolo e Kevin Ryan, la loro opposizione ai nuovi limiti imposti dalla Sec (Securities and Exchange Commission) sarà fortissima, visto che viene di fatto imposto a chi beneficia di oltre cinquecento azionisti di rivelare tutti i dati economici dell’azienda. Il gruppo in questione è convinto che questo numero sia restrittivo e che limiti di fatto la creazione di posti di lavoro in territorio americano, una presa di posizione che emerge chiaramente dalla lettera delle startup al Congresso stesso.

Borsa Nyse Euronext e Deutsche Borse pensano alla fusione

 Deutsche Börse e Nyse Euronext hanno presentato ieri due nuove proposte per realizzare il loro progetto di fusione, dopo le obiezioni sollevate dalla Commissione europea legate soprattutto ai rischi per la concorrenza sul mercato dei prodotti finanziari derivati. Le società si aspettano quindi che dopo questa mossa Bruxelles dia il suo via libera all’operazione, dopo una una serie di dubbi che erano stati espressi in merito e che avevano fatto presagire un allungamento dei tempi. Sembra quindi che il matrimonio tra Nyse Euronext e Deutsche Börse avverrà all’inizio dell’anno prossimo e non più alla fine del 2011, come era previsto, in quanto la decisione dell’Authority Antitrust è attesa per il prossimo 23 gennaio, con un ritardo quindi di un mese. Le due società in un comunicato sottolineano la disponibilità, eventualmente, a rivedere ancora una volta i termini del loro progetto di fusione, proponendo la separazione delle attività dei prodotti derivati in Europa.

Fiat firma l’accordo per il nuovo contratto

 Fiat e sindacati sono finalmente giunti ad un accordo, con il via libera di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e l’assenza della Fiom, é stata firmata l’intesa per il contratto del gruppo, che interessa 86.000 dipendenti in tutto il nostro Paese. All’ultima fase del negoziato la Fiom non ha voluto prendere parte: non ha condiviso l’impegno a raggiungere l’intesa. La Fiat ha confermato tutti gli investimenti per ‘Fabbrica Italia‘ e il vincolo a rimanere sul territorio nazionale. Buone notizie per i dipendenti: il contratto che avra’ la durata di un anno e si applica agli 86mila lavoratori dei circa 60 stabilimenti del gruppo in Italia tra Fiat e Fiat Industrial, dal 2012 è stato fissato un premio di risultato di 600 euro (da corrispondere nella stessa misura anche a chi ha subito lunghi periodi di cassa integrazione), uno scatto ulteriore di anzianità per tutti gli addetti, un aumento reale della paga base.

FTSE-Mib oltre 15000 punti a metà seduta

 Lieve recupero per il mercato Italiano; dopo un’open incerto che fa’ seguito alla giornata di ieri, sul book di negoziazione sono scattati gli acquisti che hanno riportato in quota l’indice con Diasorin e Prysmian che guidano il rialzo in cima alle Blue-Chips.

Il FTSE-Mib si trova ora poco sopra ai 15000 punti ed è proprio questo il livello di interesse valido per la giornata di oggi. Sotto a questo l’ipotesi di inizio tracy+1 sul bottom del 9 Dicembre vedrebbe si l’avvio di un nuovo ciclo ma con tendenza ribassista, mentre sopra al livello psicologico avremo buone possibilità di vedere un recupero del top del 7 Dicembre con conseguente up-trend di medio periodo.

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Piazza Affari apre in rialzo e lo spread supera i 450 punti

Sembra non abbia sortito alcun effetto positivo la manovra del Governo Monti sulle borse nazionali ed Europee. Anche il vertice tenutosi a Parigi non ha portato benefici sostanziali all’economia dell’Unione Europea. Nonostante l’apertura positiva di questa mattina, Piazza affari sta già girando in negativo, arrivando a perdere parecchi punti sul terreno. Lo spread rimane invece alto, toccando anche quota 470 punti. Negativa anche le borse asiatiche.

Fine dell’idillio tra Mediobanca e la famiglia Ligresti

 Le decisioni del consiglio di amministrazione di Fondiaria Sai continuano ancora a tenere banco: l’obiettivo che dovrà perseguire la compagnia assicurativa torinese sarà quello di approfondire nel dettaglio quali sono le proposte relative alla possibile patrimonializzazione, le quali dovranno diventare realtà concreta nel breve periodo e potranno anche essere di tipo strutturale. Tale incarico, comunque, spetterà in prima battuta all’amministratore delegato e alla direzione generale del gruppo in questione. Ecco perché si è anche scelto di sfruttare l’operato di un advisor finanziario totalmente indipendente in tal senso, una figura che Fonsai ha individuato nella banca americana Goldman Sachs.

Pessima performance di Intel a Wall Street

 Non si può certo parlare di un’ultima giornata positiva per il New York Stock Exchange: il segno meno ha caratterizzato tutti i principali indici azionari di Wall Street, ma non si è trattato di pochi punti, ma di cali di un certo rilievo e che invitano sicuramente a riflettere. In particolare, c’è da rimarcare come il Dow Jones e il Nasdaq siano stati protagonisti di un ribasso identico (-1.3%), mentre l’S&P 500 ha ceduto sul terreno ben 1,5 punti percentuali. Non è un mistero che ormai sia la crisi del debito europeo a dominare i sentimenti americani e queste contrattazioni ne sono una chiara testimonianza.

Previsione PIL Italia 2012 in discesa secondo l’OCSE

 Forse l’Italia acquisterà più credibilità nel contesto europeo e internazionale, ma la manovra Monti non porterà, almeno per il momento, conseguenze positive sia sull’inflazione che sull’andamento del PIL: le prospettive di crescita dell’area euro continueranno ad erodersi ed é stata l’Ocse a lanciare l’allarme recessione in tutta Europa ma soprattutto in Italia. Si parla infatti una sensibile flessione del Pil italiano per il 2012: andamento dell’economia al ribasso (-0,5%) nel 2012 e la ripresa economica é prevista solo per il 2013 con un Pil in Italia in aumento dello 0,5%. Un’economia quindi degradata dal precedente Economic Outlook, come ha sottolineato il capo economista dell’Ocse Pier Carlo Padoan, secondo il quale le economie avanzate stanno rallentando e, nonostante l’impegno dei governatori, le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito stanno diventando sempre più diffuse.

Spread BTP-Bund dopo l’incertezza sul rating UE

 Moody’s ha annunciato ufficialmente la volontà di rivedere i rating di tutti i debiti sovrani dell’Unione europea nel primo trimestre del prossimo anno e lo spread Btp Bund torna a crescere: il gap dei tassi tra i Btp italiani a 10 anni e i Bund tedeschi arriva a toccare i 437 punti base, mentre il rendimento tocca il 6,5%. Le nuove tensioni sono legate soprattutto all’agenzia di rating che ha invitato alla cautela e si é detta poco convinta che le misure dell’Ue siano sufficienti, confermando il clima di incertezza e austerità.