Ryanair +20% e lancio della Cash Passport

 Ryanair ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 543,5 milioni di euro, realizzando quindi una crescita del 20% dai 451,9 milioni della prima metà dello socrso anno. La trimestrale rileva ricavi per 2,7 miliardi di euro, in rialzo del 24% conseguenti all’aumento del 13% delle tariffe e ad un incremento del 12% del numero di passeggeri a 44,7 milioni. I pax della compagnia sono stati 44 milioni e 700mila, in aumento di 12 punti percentuali rispetto ai 40 milioni e 100mila dello scorso anno. Anche le ancillary hanno registrato un aumento del 15%, fino a 487 milioni di euro.

I risultati – ha sottolineato Michael O’ Leary, ceo di Ryanair – dimostrano la solidità del modello basato sulla formula tariffe più basse/costi più bassi, che ci ha portato a incrementare sia il traffico che il profitto, a dispetto dell’aumento dei costi del carburante e della flessione economica europea.

Piazza Affari: direzione rialzista, ma non è per i “rumors”

 Ancora una volta tutte le fonti di informazione Italiane vanno a ricercare il motivo dei movimenti dei mercati (in questo caso positivi) all’interno del Paese stesso; si arriva quindi a dire che il rialzo avuto dopo l’apertura leggermente negativa sia frutto delle probabili dimissioni del Premier Italiano. Una notizia del genere invece, non confermata, potrebbe al massimo “congelare” i mercati fino alla sua conferma o smentita anche se difficilmente il Mib potrebbe restare slegato dal movimento degli altri indici Europei anche in quell’occasione.

La verità è che la nostra Piazza Affari (che, lo ricordiamo, praticamente è stata comprata dalla Borsa di Londra) segue semplicemente il movimento degli altri mercati Europei, che influenza con il movimento di tutti i titoli quotati. La ripresa conferma la ciclicità dell’indice di Bandiera ed i livelli di intervento restano esattamente quelli definiti nell’analisi di ieri che adesso acquistano ancora più importanza visto che derivano proprio dall’analisi ciclica.

Occupy my wallet: ci si indigna anche trasferendo i risparmi

 Le opzioni per mostrare il proprio risentimento nei confronti di Wall Street sono davvero moltissime e ora stanno coinvolgendo persino le linee di credito messe a disposizione dalle principali banche americane: gli attivisti in questione consigliano dai siti web di trasferire i risparmi in questione dai conti correnti alle cosiddette Credit Union (come avvenuto appunto in questi ultimi giorni con il Bank Transfer Day promosso dalla ventisettenne Kristen Christian), ma vi sono anche altre delle alternative molto interessanti. Ad esempio, si parla diffusamente di investimenti che andrebbero a costituire una vera e propria rivolta, come i fondi a basso costo e quelli mutualistici.

Borse di Tokyo e Osaka, la fusione è più vicina

 Tokyo e Osaka sono due delle principali città del Giappone: i loro destini saranno ora ancora più accomunati da questioni di tipo finanziario, visto che le due rispettive borse valori, vale a dire il Tokyo Stock Exchange Group Incorporated e l’Osaka Securities Exchange Company, hanno avviato i negoziati finali che dovrebbero dar vita a un nuovo operatore unico, un vero e proprio colosso della finanza nipponica. L’unione fa la forza verrebbe da dire e in effetti la piazza finanziaria della capitale asiatica rappresenta il terzo mercato al mondo per quel che concerne lo scambio di titoli azionari; nel dettaglio, sarà proprio quest’ultimo a offrire un acquisto compreso tra il 50 e il 66% della stessa Osaka, come riportato dal giornale giapponese Nikkei.

Nuovi indicatori economici per la salute dell’Italia

 Sono in tutto dodici e aiuteranno gli studiosi a comprendere meglio lo stato di salute del nostro Paese, perchè finalmente molti sono d’accordo sul fatto che il solo PIL non possa a priori esprimere  in maniera chiara ed esaustiva il complesso delle variabili che entrano in gioco nell’economia di un Paese. Per capire se la sua gente sta bene o male, se le prospettive e la qualità della vita sono buone il prodotto interno lordo non é sufficiente e occorrono nuovi indicatori. Sebbene se ne parlasse da anni, solo in questi giorni arrivano delle certezze in merito a uno studio in tal senso.

Banche to big to fail: ecco l’elenco

 Il Financial Stability Board studia le banche del nostro pianeta e si appresta a decretare le banche di interesse sistemico, quelle che non possono permettersi di fallire, perchè creerebbero un effetto devastante su tutto il sistema. Le banche in questione sono 29 e solo una é italiana: Unicredit. Attraverso un comunicato il Financial Stability Board ha reso nota una lista di istituti ritenuti sistemici, per i quali é necessario imporre requisiti di capitale più stringenti rispetto ad altri istituti, si tratta di una lista di banche che hanno quindi un’importanza sistemica globale, le cosiddette G-Sifi (le Global Systemically important financial institution), la cui crisi e nel peggiore dei casi il fallimento, potrebbe mettere in pericolo l’intero sistema finanziario mondiale.

Piazza Affari: cosa succederà domani mattina?

 L’ottava conclusa è stata da cardiopalma e buona parte dei trade dei privati sono ancora aperti, probabilmente in perdita, nella speranza che il mercato tornerà sui livelli pre-gap down. La scelta di mantenere i long, se Martedì sera poteva sembrare estremamente azzardata, in questo momento non è poi così distante da quello che gli indicatori tecnici “consigliano”; la discesa di Venerdì rientra perfettamente nei parametri ciclici che vedono un nuovo tracy+1 iniziato sul minimo di Mercoledì che ora ha appena conluso il suo primo sotto-ciclo a 2 giorni ed attende il prossimo swing-up per tornare a salire, anche se di poco.

L’acquisto sulla debolezza domani in apertura potrà avvenire intorno a 15300, mentre sotto a questa quota bisognerà correre ai ripari (possibilmente con opzioni, se non si vogliono chiudere i sottostanti in perdita) perchè il tracy+1 potrebbe girare in negativo e spingere il mercato sotto 14500 in pochi giorni, sull’onda di un nuovo sell-off generale guidato dai bancari.

Governo greco ottiene la fiducia

 Al contrario di quanto alcuni pensavano, il governo greco non cadrà: il primo ministro Georges Papandreou ha ottenuto ieri la fiducia del Parlamento, dopo una settimana critica in cui sembrava si dovesse ricorrere presto alle elezioni: il primo ministro, che ha ottenuto 153 voti sui 298 espressi. Papandreou aveva espresso dubbi sul fatto che potesse ottenere la fiducia, dopo la crisi aperta all’interno del suo partito e dopo la sua proposta per un referendum per convalidare il piano europeo di aiuti alla Grecia. Il suo operato è stato giudicato da un Parlamento che apparentemente non aveva più i numeri per sostenerlo, ma che si é rivelato ancora a favore del primo ministro.

Bce: gli effetti del taglio dei tassi da parte di Draghi

 Mario Draghi non poteva esordire con una mossa più sorprendente nel suo nuovo ruolo di presidente della Banca Centrale Europea: la sua decisione di tagliare i tassi di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali rappresenta un segno di continuità con le ultime mosse del suo predecessore, Jean-Claude Trichet, ma ha ricevuto sia critiche che consensi. Secondo una parte della stampa tedesca, il titolare dell’Eurotower di Francoforte è stato coraggioso e saggio, ma inglesi e americani hanno invece parlato di eccessivo conservatorismo. Che effetti sta producendo questa sua prima scelta? Lo spread tra Bund tedeschi e i nostri Btp non può essere intaccato più di tanto, visto che è compito del governo italiano provvedere a una sua riduzione.

Groupon: successo immediato a Wall Street

 Una nuova stella é entrata a far parte dell’universo di Wall Street: successo immediato. Tutti vogliono Groupon, le richieste di sottoscrizione hanno superato le offerte e la società ha realizzato con un balzo di oltre il 50% e ha anche dovuto aumentare il prezzo a 20 dollari, da una forchetta tra 16-18 dollari prprio perchè la somma di sottoscrizioni ha superato di dieci volte l’offerta disponibile. Groupon è il sito diventato famoso per le offerte del giorno, infatti quotidianamente viene proposta un’offerta speciale chiamata daily deal, che può anche essere ricevuta dagli utenti via email oppure é possibile semplicemente collegarsi al sito e vedere le varie offerte.

L’Irlanda programma un’austerity da 12,4 miliardi di euro

 Si parla moltissimo di Grecia in questi giorni, dimenticando un altro membro dell’eurozona che non se la passa certo meglio: si tratta dell’Irlanda, paese che ha programmato delle misure di austerity da ben 12,4 miliardi di euro relative ai prossimi quattro anni, insieme a un programma fiscale che possa ridurre in maniera adeguata il deficit e isolare Dublino dal contagio ellenico. Il Medium-Term Fiscal Statement del ministro delle Finanze Michael Noonan ha dei termini ben precisi dal punto di vista temporale, visto che include un aggiustamento del debito nel 2012 per un importo totale di 3,8 miliardi, oltre a un taglio delle previsioni di crescita sempre per il prossimo anno che sarà compreso tra l’1,6 e il 2,5%.

Grecia: referendum misure anticrisi cancellato

 La Grecia ha ufficialmente abbandonato il suo progetto di referendum sul piano di salvataggio finanziario del paese concordato con Ue e Fmi. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze in una nota, sono stati informati anche il ministro Evangelos Venizelos, il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ed infine il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. La situazione politica ad Atene tuttavia, rimane confusa, sembra infatti che a convincere i greci ad annullare il referendum siano state le minacce di Angela Merkel al premier greco George Papandreou:  in caso di referendum sul piano di aiuti europeo la Grecia sarebbe stata cacciata dall’Europa per un periodo non inferiore ai due anni.

Sciopero benzinai 8-11 novembre

 I sindacati dei distributori di carburanti hanno confermato lo sciopero dei benzinai, che partirà dalle 19 30 del giorno 8 alle orq 7 del giorno 10 novembre. La chiusura degli impianti é stata confermata al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico con il Sottosegretario, Stefano Saglia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, lo stesso Saglia avrebbe dato la disponibilità a rispettare l’impegno per la conferma del bonus fiscale, anche se ancora il percorso relativo non é stato chiaramente definito, a tal fine quindi é prevedibile un nuovo tavolo di confronto tra sindacati e governo nei prossimi giorni.

Piazza Affari: debole dopo la chiusura del gap

 Il raggiungimento della resistenza intorno a quota 16000 ha avuto l’effetto che ci si aspettava; la chiusura del gap è avvenuta dopo il recupero di quota 15250 che ora diventa il supporto da controllare in close daily mentre il mercato ritraccia lentamente andando a disegnare lo swing ribassista che misurerà l’eventuale discesa.

L’impossibilità di superare i 16000 è data probabilmente da un conteggio ciclico ribassista che costringe a prendere in considerazione seriamente l’ipotesi che non vedremo un recupero di ampio range per un certo periodo; sopra alla resistenza le previsioni invertono per un ritorno oltre 17000 in tempi brevissimi, ma fintato chè il mercato resterà sotto il target resta il minimo di questa ottava vicino a 14750 per poi scendere fino a 14000 che è l’ultima soglia critica pre-crisi al momento.