Morgan Stanley, sesta maggior banca americana per volume di assets, ha trovato l’accordo per la cessione di Saxon Capital Incorporated, società attiva in campo ipotecario, a Ocwen Financial Corporation: quest’ultima, in particolare, doveva fronteggiare l’importante concorrenza della Nationstar Mortgage Holdings, anch’essa interessata a un acquisto di questo tipo. Per il momento, l’istituto statunitense preferisce non commentare l’operazione. C’è comunque da sottolineare come gran parte delle banche di investimento stiano vendendo i loro business relativi ai mutui ipotecari, i quali erano stati acquistati prima che scoppiasse la crisi finanziaria.
Caterpillar, trimestrale in crescita e balzo a Wall Street
Caterpillar rende pubblici i risultati del terzo trimestre e un risultato che va al di là delle attese: un Eps di 1,71 dollari per azione in aumento del 40% dagli 1,22 dollari del terzo trimestre dello scorso anno. Il terzo trimestre si chiude con utili pari a 1,141 miliardi di dollari in aumento del 44% dai 792 milioni del terzo trimestre 2010. Le vendite e i ricavi hanno raggiunto i 15,716 miliardi di dollari rispetto agli 11,134 miliardi del terzo trimestre dello stesso periodo dello scorso anno, realizzando un aumento del 41%. Il consiglio di amministrazione di Caterpillar ha confermato oggi la volontà di mantenere il dividendo trimestrale in contanti a quota 46 centesimi di dollaro per ogni azione ordinaria e per l’occasione, Doug Oberhelman, amministratore delegato e presidente del gruppo, ha ricordato che il gruppo ha pagato per 312 trimestri consecutivi (dal 1933 quindi) la cedola ai propri soci. Questa cedola sarà pagata il prossimo 19 novembre 2011.
Pensioni, le nuove regole in Europa
Sul sito dell’Inps, è facile notare come In Italia sia possibile andare in pensione con due sistemi: per anzianità e per vecchiaia. In pratica chi ha maturato 35 anni di contributi, grazie alla pensione di anzianità, può andare in pensione anche prima dei 60 anni. Comportano quindi la possibilità, raggiunto un tot di anni di contributi, di uscire dal lavoro a un’età anticipata rispetto a quella della pensione di vecchiaia. Questo succede fino ad oggi, per il futuro infatti sono previste delle modifiche: ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, pressato dall’Europa, ha aperto alla possibilità di eliminare definitivamente il sistema di anzianità, uniformarsi all’Europa e portare l’età pensionabile a 67 anni.
Prezzo Oro: Gold Spot ancora intorno a 1600
L’andamento dell’Oro dopo il top assoluto del 6 Settembre (a quota 1921.14) lascia aperte tutte le possibilità sia per l’immediato futuro che per il lungo periodo; la discesa veloce avuta durante la fine di Settembre scongiura per il momento l’avvio di una nuova fase ascendente di lungo periodo anche se un doppio massimo vicino a 1900 non è assolutamente da escludere se il mercato tornerà stabilmente sopra a quota 1700 punti contestualmente al proseguo dell’indecisione sull’azionario.
In realtà l’aspettativa migliore che si può immaginare per l’Oro che inizi una fase discendente dai livelli attuali che duri nel medio periodo; in questo caso il range di punti che sarebbe interessato è decisamente ampio e la possibilità di vendere allo scoperto (attraverso diversi prodotti finanziari diversi) rende questa ipotesi la più interessante; se da un lato infatti un doppio massimo farebbe recuperare meno di 300 punti dai livelli attuali, l’inizio di un crollo verticale nè farebbe perdere oltre 500 ridimensionando radicalmente il valore dell’Oro e permettendo un ritorno all’azionaio ed ai titoli di Stato.
Piazza Affari: debole il Mib, crolla Fiat
L’indice di riferimento italiano accusa le tensioni sui titoli di Stato; la debolezza di oggi costringe il FTSE-Mib a cedere l’1.32% a metà seduta aprendo prospettive negative anche per la seconda parte della prima giornata di questa nuova ottava. La debolezza di Fiat, che fa’ crollare il titolo di oltre il 3% è seguita solo da qualche Bancario oltre che Enel, Eni e Snam Rete Gas che insieme formano una buona fetta delle blue-chips italiane.
In contrasto con questo quadro negativo abbiamo il close della scorsa ottava sul Dow Jones, che vede l’indice Americano oltre quota 11800 punti annunciando una fase laterale pre-salita, se non torneremo immediatamente sotto a 11650 negando la fase di estrema forza iniziata sul precedente bottom di minimo relativo.
Borsa di Tokyo, apertura in rialzo dopo i colloqui europei
Le ventate europee giunte da Bruxelles hanno soffiato fino alle latitudini giapponesi: l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha infatti avviato le contrattazioni odierne con un buon rialzo, dopo che lo stesso mercato nipponico è stato incoraggiato dai passi positivi che i leader comunitari intendono adottare per fronteggiare la crisi del debito. Nel dettaglio, c’è da sottolineare come l’indice asiatico in questione abbia guadagnato 1,38 punti percentuali, ricavando un ammontare molto vicino ai duecento punti complessivi (119,92 per la precisione) e attestandosi a quota 8.798,81. Lo stesso discorso deve essere fatto per l’altro riferimento azionario, vale a dire il Topix, il quale ha cominciato le sedute di oggi con un incoraggiante +0,95%.
Cina, output in crescita dopo oltre quattro mesi
Le manifatture cinesi potrebbero espandersi in questo mese di ottobre per la prima volta dopo ben quattro mesi di attesa: la lunga contrazione a cui si sta assistendo è una delle più durature dal 2009, ma i nuovi ordinativi e l’output di quest’ultimo periodo inducono sicuramente all’ottimismo. In particolare, se si osservano con attenzione le stime fornite da Hsbc e dagli indici di mercato, ci si accorge che dati simili non venivano registrati da almeno cinque mesi e che sono molto più positivi rispetto a quanto rilevato ad agosto e settembre.
Tasche degli italiani: secondo Coldiretti sempre più leggere
Arrivare a fine mese é uno dei problemi che da sempre affligono il genere umano. Ci sono periodi in cui si fa meno fatica a “tirare la cinghia” ed altri in cui sembra quasi impossibile riuscire a far bastare lo stipendio. L’Italia vive al momento questa seconda ipotesi, la fotografia del portafoglio dei cittadini arriva direttamente da Coldiretti, la quale sottolinea come gli effetti della crisi colpiscano in maniera pesante la metà degli italiani. Addirittura il 49% degli intervistati dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi e c’è persino un 5-10% che rivela di non riuscire a comprare neanche l’indispensabile.
Google vuole finanziare la sopravvivenza di Yahoo
Non poteva che inserirsi anche un colosso come Google nell’affaire che potrebbe dar vita all’acquisizione di Yahoo Incorporated: la compagnia di Sunnyvale tentenna ancora nel valutare tutte le offerte che le sono pervenute, dunque ora tocca a Mountain View tentare di finanziare in maniera adeguata l’intera operazione per avere la meglio sugli altri concorrenti. Come trapela dalle principali indiscrezioni, comunque, la stessa società informatica non dovrebbe optare per un’offerta vera e propria come avvenuto con Microsoft, ma comunque le trattative sono piuttosto serrate da questo punto di vista.
Marcegaglia: l’Europa é sul baratro, necessarie serie misure
Dal forum italo-tedesco degli industriali a Bolzano parte un messaggio a Governi e Commissione Ue da parte di Confindustria nella persona di Emma Marcegaglia, un messaggio che non rimarrà solo vocale ma che sarà tradotto in un documento comune da inviare ai governatori. La numero uno di Confindustria ha preso seriamente gli avvertimenti di Fitch e S&P sull’Italia e, seppur puntualizzando che non è realmente a rischio la solvibilità, invita i governi alla prudenza e a vagliare delle misure necessarie per scongiurare il disastro.
Grecia: presto sesta tranche di aiuti
I ministri finanziari dell’Eurozona si sono incontrati nei giorni scorsi a Bruxelles dove hanno deciso lo sblocco di massima della nuova tranche di aiuti alla nazione che desta più preoccupazioni in questo periodo. È la prima di una serie di riunioni dei responsabili politici europei allo scopo di dare un risvolto positivo alla crisi del debito sovrano, che minacciano non solo la nazione ellenica, ma l’integrità dell’intero Eurogruppo. E’ stata una fase decisiva per l’Europa, che ha dovuto decidere in tempi stretti misure efficaci per cercare di contrastare la crisi, dove Francia e Germania sono state di fatto le protagoniste, da loro é dipesa la scelta delle soluzioni.
Antitrust Ue, nel mirino Johnson & Johnson e Novartis
La Commissione Europea ha comunicato nel corso della giornata di ieri di aver avviato un’istruttoria contro due colossi quali Johnson & Johnson e Novartis: l’Antitrust comunitaria è dunque pronta ad accertare una nuova magagna, anche perché c’è il forte sospetto che le multinazionali in questione possano aver ristretto l’accesso del mercato ai concorrenti generici in Olanda. Bruxelles, come è noto, detiene anche questi poteri di tutela della concorrenza e del mercato e il suo obiettivo in questo caso sarà quello di appurare se la compagnia farmaceutica di New Brunswick e quella di Basilea hanno effettivamente collaborato per escludere altre aziende potenziali dal comparto relativo alle versioni generiche di Fentanyl, uno dei più potenti medicinali sintetici.
Draghi investito della nuova carica elogia Trichet
Passaggio di consegne alla BCE: a Trichet succede Mario Draghi e mentre parte degli italiani festeggia con orgoglio la nomina di un connazionale alla guida dell’organismo comunitario, Draghi non perde l’occasione per elogiare il presidente uscente. Secondo il nuovo governatore, Trichet ha dovuto affrontare il periodo più difficile dalla creazione della Bce e durante la crisi è stato il primo e il più veloce ad agire. Un Jean-Claude Trichet commosso ha consegnato nelle mani di Mario Draghi la campana di legno e ottone che segna l’ inizio delle riunioni del Governing Council: un gesto simbolico che segna il cambio di consegne.
Microsoft trimestrale, fatturato in crescita del 7%
Microsoft ha rivelato i risultati finanziari per il trimestre concluso lo scorso 30 settembre: continua la crescita che nel periodo precedente aveva fatto segnare a Redmond fatturato record. Stavolta la società ha registrato un fatturato di 17,37 miliardi di dollari, in crescita del 7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e un utile operativo di 7,2 miliardi, in caso in crescita dell’1%. Gli azionisti hanno un valore decisamente positivo rispetto al contesto internazionale: gli utili per azione si attestano a 68 centesimi, in crescita del 10 per cento anno su anno. Vanno bene le vendite derivanti dalle divisioni Office e Server, non si può dire la stessa cosa per Windows, le cui vendite sono in leggero calo. Diminuiscono infatti da parte degli utenti, gli acquisti di pc della casa di Redmond e di conseguenza, anche le vendite del sistema operativo.