Piazza Affari: tensione sui titoli di Stato in close di ottava

 Ancora alta tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani; il rendimento dei BTP al 6% fa’ discutere in questo close settimanale mentre lo spread Btp-Bund torna vicinissimo ai livelli di top assoluto a 383 punti alzando ancora di più l’attenzione dell’Eurozona verso il Bel Paese.

Il crollo verticale della giornata di ieri non ha avuto conseguenze immediate come invece si prevedeva con la perdita di quota 15750; il recupero messo a segno fin dalle prime ore di oggi non viene comunque percepito come un segnale positivo visto che siamo in close di ottava e gli ultimi giorni nel complesso sono stati negativi se si considera il top relativo del 17 Ottobre non più raggiunto. Anche per Lunedì quindi le aspettative sono rosse, ed il contrasto del listino è reso particolarmente evidente dal fatto che i Bancari sono ancora nei posti più alti delle blue-chipscon Unicredit che guadagna l’8% seguita da Intesa con 7.46% di performance positiva Banco Popolare con il 5.33%.

Bankitalia: nuovo governatore Ignazio Visco Marcegaglia

 Berlusconi ha indicato Ignazio Visco come Governatore della Banca d’Italia per assicurare la salvaguardia dell’autonomia dell’istituzione, soprattutto il Quirinale è soddisfatto della scelta perché secondo l’organo Visco rappresenta una scelta interna a palazzo Koch che garantisce l’indipendenza dalla politica. Nato a Napoli, si è laureato in economia e commercio alla Sapienza di Roma nel 1971 presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una  tesi sulla Verifica della tesi dell’incorporamento dell’aumento dei prezzi nel tasso d’interesse. Solo un anno dopo viene assunto in Banca d’Italia, che lo manda alla University of Pennsylvania per completare i suoi studi in materie economiche. Sempre negli USA ottiene un Master of Arts e un Ph.D. in Economia nel 1981.

Standard & Poor’s, in caso di recessione nuovi tagli al rating

Arriva una nuova tegola negativa sul mercato economico italiano. Questa volta a minacciare la stabilità economica nazionale e non solo è Standard & Poor’s la quale annuncia che in caso di recessioni il rating sovrano di Francia, Italia, Spagna, Irlanda e Portogallo potrebbe subire dei nuovi declassamenti. Standard & Poor’s avvisa anche, che un aumento dei tassi d’interesse di queste nazioni, aumenterebbe le canche di un declassamento del rating sovrano.

Microsoft, una nuova offerta per Yahoo!

Secondo il Wall Street Journal, i vertici di Microsoft starebbero pensando ad una nuova proposta economica da fare a Yahoo! per il suo acquisto. Nel 2008 Microsoft aveva già provato ad acquistare Yahoo! con una domanda da 40miliardi di dollari, domanda che all’epoca dei fatti fu rifiutata. Il giorno successivo Yahoo! Perse il 40% in borsa. Attualmente, se rimaniamo sulle stime del 2008, Yahoo! potrebbe ricevere una proposta d’acquisto di 19/20 miliardi. Microsoft non è sola in questa sua cordata per l’acquisto di Yahoo!, infatti c’è anche Silver Lake e Canada Pension Plan Investment Board che sono entrati come soci in questa proposta per l’acquisto di Yahoo!.

Nokia, la trimestrale è in linea con le aspettative

 La nuova versione di Windows Phone è ormai prontissima per il suo inizio, nel frattempo Nokia a comunicato le stime relative al terzo trimestre dei questo 2011, vale a dire il periodo compreso tra gli scorsi mesi di luglio e settembre: che cosa ci dicono questi dati così attesi? Gli stessi vertici dell’azienda finlandese hanno parlato addirittura di un successo, ma a ben vedere i conti risultano in rosso. Allora perché c’è tutto questo entusiasmo? Il risultato negativo era nelle previsioni, quello che invece ha preoccupato maggiormente Nokia è stato il comportamento societario nel suo complesso: in effetti, le aspettative degli analisti sono state pienamente centrate, mentre le contrattazioni del relativo titolo azionario hanno fatto segnare un interessante incremento pari a dieci punti percentuali.

Le incertezze dell’eurozona indeboliscono il real brasiliano

 Le incertezze dei leader europei in merito a un nuovo piano di salvataggio per l’eurozona stanno indebolendo anche le altre valute straniere: in particolare, il real brasiliano ha risentito in maniera piuttosto pesante di questa situazione, tanto da essere stato scambiato ieri a quota 1,7875 nei confronti del dollaro, un livello decisamente più alto rispetto alla chiusura precedente (per la precisione i reais necessari per ottenere un dollaro erano pari a 1,7755). Il summit comunitario di domenica potrebbe addirittura essere posticipato a causa del disaccordo che regna a livello politico ed economico; in particolare, gli unici due leader che sembrano per il momento in sintonia sono quelli delle due principali economie continentali, Francia e Germania, quindi Nicolas Sarkozy e Angela Merkel.

Germania dimezza le stime di crescita

 Il Governo tedesco ha ridotto le stime di crescita del prodotto interno lordo per l’anno prossimo, aspettative quasi dimezzate, per una delle economie top del Vecchio Continente: 1% contro l’1,8% della precedente valutazione. In particolare subiranno le conseguenze della crisi le esportazioni, solo +3,5% nel 2012, contro il +7,5% dell’anno in corso. Secondo i dati dell’ufficio federale di statistica, l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato nel Paese un aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale del 5,5%. Il peggioramento dell’andamento della congiuntura é ovviamente appesantito dalla crisi del debito in Europa. Nonostante i dati alla mano, il ministro dell’Economia ha negato fermamente la possibilità che il pilastro dell’economia europea possa entrare in recessione, sostenendo che l’economia tedesca conferma la sua capacità di tenuta nonostante il contesto economico globale.

Gheddafi ucciso: il più longevo dei leader arabi

 Dopo 41 anni di potere, tramonta l’era del più longevo dei leader arabi e nel peggiore dei modi. Solo la morte poteva fermare il rais da molti mesi ormai ricercato. L’ex leader libico Muammar Gheddafi è stato ucciso nella giornata di ieri, mentre i nuovi leader della Libia annunciavano la presa di Sirte, sua città natale e ultimo bastione di resistenza. Ancora non ci sono dettagli precisi e quindi in molti sono a nutrire dubbi sulla veridicità di questa affermazione. Non possiamo infatti dimenticare la vicenda di Bin Laden, anch’esso ucciso, ma le cui spoglie furono immediatamente cremate e gettate in mare, senza dare il tempo alle Nazioni di fare le opportune verifiche sulla morte dell’uomo.

Piazza Affari negativa, ma non troppo

 Le condizioni tecniche peggiorano ora dopo ora e la negatività di oggi è presto spiegata; il doppio massimo del Mib poco sopra 16500 punti con break-away point a 15800 ha confermato le intenzioni ribassiste di breve periodo ed il recupero della giornata di ieri non ha cambiato le carte in tavola a causa di un close di giornata troppo debole.

L’apertura in gap-down ed il recupero successivo che non è riuscito a mantenere il top di giornata è un chiaro segnale ribassista che “stringe” la resistenza operativa intorno al prezzo facendola scendere a 16100 punti da superare in close di giornata; solo in questo modo si scongiurerà il close negativo del tracy+1 corrente previsto sotto a 15750 anche se ormai sembra che l’ottava debba chiudere in negativo.

Yang a sorpresa: Yahoo potrebbe non essere ceduta

 Le ultime notizie relative alla possibile acquisizione di Yahoo fanno venire subito in mente il titolo di una celebre commedia di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”: non si può pensare altrimenti dopo le innumerevoli offerte di compagnie multinazionali, ma soprattutto dopo la precisazione di ieri di Jerry Yang, cofondatore della società americana, il quale ha spiegato come la vendita potrebbe anche non essere necessaria. Le opzioni strategiche che il colosso di Sunnyvale sta percorrendo sono diverse, l’intento principale non è quindi necessariamente quello di una cessione, ma di venire incontro agli azionisti e di realizzare il maggior valore possibile.

Standard & Poor’s bacchetta anche la Slovenia

 Il lavoro di Standard & Poor’s prosegue indefesso: l’agenzia americana di rating può essere paragonata a Sanson e Mastro Titta, i boia della Rivoluzione Francese e della Roma ottocentesca, instancabili nell’utilizzare la scure. Quest’ultima è sempre più affilata e l’ultima “esecuzione” ha riguardato la Slovenia, stato membro dell’eurozona dal 2007: il debito sovrano di breve e lungo termine della nazione balcanica è stato infatti declassato da AA ad AA-, nonostante l’outlook sia rimasto stabile, a causa soprattutto della critica posizione fiscale del paese. Questa riduzione del giudizio dell’agenzia riflette inevitabilmente il deterioramento sloveno dal punto di vista economico, un declino cominciato nel 2008 a seguito della crisi globale; in aggiunta, il governo di Lubiana non ha finora presentato una strategia o un piano credibile per quel che concerne il consolidamento finanziario, come riconosciuto da diversi analisti ed economisti.

Yahoo utile trimestrale -26%, va meglio delle stime

 Yahoo! ha pubblicato in questi giorni i risultati del terzo trimestre chiuso lo scorso 30 settembre 2011. Yahoo! ha visto gli utili netti diminuire del 26%, ma ha comunque centrato gli obiettivi: addirittura gli analisti si aspettavano una diminuzione peggiore considerate le vicissitudini della societa’. Le attese si sono dimostrate pessimistiche e il mercato si é mostrato sorpreso delle performance della società, il titolo ha così guadagnato il 2,2% a 15,81 dollari per azione.

UniCredit accusata di evasione fiscale

 Sequestrati 245 milioni a Unicredit. Qualcosa aveva fatto sospettare le fiamme gialle: il gruppo aveva investito in operazioni complesse, che non comportavano alcun rischio ma neanche alcun utile. Secondo la Procura di Milano, questi investimenti non avevano alcuna giustificazione economica se non quella di creare un enorme vantaggio fiscale per il gruppo. Lo sospetta il Gip di Milano Luigi Varanelli, che su richiesta del Procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ha disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro. Sarebbero stati sottratti al fisco 745 milioni negli esercizi 2007 e 2008 (dal 2009 era stato prudenzialmente applicato il regime fiscale italiano) i 245 milioni sono il corrispondente danno all’Erario.

Mercati Europei: Idem bloccato ed Euribor sotto i riflettori

 Altra giornata di alta tensione sui mercati finanziari che, tra una notizia e l’altra, riescono comunque a mantenersi in quota; il disagio maggiore oggi è causato da un blocco dell’operatività sul mercato Idem comunicato da Borsa Italiana intorno alle 10:00 di questa mattina, che ha costretto “alla finestra” i trader intraday mentre il mercato saliva verso 16300 punti (non ancora raggiunti). Questo avviene mentre mentre Standard & Poor’s lancia l’ennesima sentenza; downgrade per 14 istituti di credito italiani confermato, tra cui figurano anche nomi piuttosto importanti anche se il mercato sembra decisamente aver già scontato la notizia (oppure semplicemente l’influenza delle agenzie di rating si sta ridimensionando?).