Prezzi al consumo: inflazione continua ad aumentare

 Ennesima limatura al rialzo, in Italia, per l’indice dei prezzi al consumo, ovverosia per l’inflazione. Nella giornata di ieri, infatti, l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha rilasciato il dato preliminare di giugno 2011, da cui è emerso come l’indice del carovita abbia fatto registrare una variazione di +2,7%, in aumento rispetto al +2,6% del mese precedente. Siamo così arrivati per l’inflazione in Italia a nuovi massimi dal 2008.

Giappone, dopo due anni infuria una nuova inflazione

 Era dall’inizio del 2009 che il Giappone non viveva una situazione inflazionistica simile a quella attuale: da allora sono passati ben ventotto mesi e ora la nazione nipponica è alla prese con una crescita incontrollata dei prezzi al consumo, provocata soprattutto dal rialzo dei costi globali di energia e cibo. Si tratta, come appare evidente, di una chiara conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il paese a marzo, non a caso questi dati si riferiscono allo scorso mese di aprile.

Istat: inflazione aprile 2011 aumenta su base annua

 Continua a salire, a piccoli passi, l’inflazione nel nostro Paese. L’ultimissima rilevazione dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), comunicata proprio oggi, lunedì 16 maggio 2011, indica che nello scorso mese di aprile 2011 l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5% rispetto al mese precedente, e del 2,6% su base annua, ovverosia rispetto al mese di aprile del 2010, e rispetto alla variazione tendenziale di +2,5% registrata a marzo 2011. Il dato Istat provvisorio di aprile 2011 viene quindi confermato a fronte di un’inflazione già acquisita per il 2011 che è pari a ben il 2,2%.

Inflazione, Cgia: stangata in arrivo per le famiglie italiane

 Allarme per le tasche delle famiglie italiane. A lanciarlo è l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, basandosi su dati dell’Istat relativi all’indagine campionaria sui comportamenti di spesa delle famiglie italiane per il 2009. L’aumento dei prezzi rilevati nell’ultimo anno, sostengono dalla Cgia, potrebbe comportare un incremento della spesa media delle famiglie italiane mediamente di 857  euro. In particolare, il picco più elevato potrebbe essere rilevabile al Nord (+ 989 euro, pari a +2,95%); più contenuti, invece, i possibili aumenti al Centro (+899 euro,pari a+ 2,94%) e al Sud (+635 euro, con una variazione del +2,76%).

Dall’Ufficoo Studi della Cgia precisano che si è arrivati a questo risultato partendo dall’ipotesi che l’aumento dei prezzi registrato negli ultimi dodici mesi (+ 2,4% tra febbraio 2011 a febbraio 2010) non ha modificato i comportamenti di spesa tenuti dalle famiglie italiane (ultima rilevazione anno 2009).