Anche le ferrovie francesi interessate ad entrare nel nuovo progetto di treni ad alta velocita di Montezemolo e Della Valle

 Ntv, prima società italiana privata del trasporto ferroviario ad alta velocità di passeggeri, ha siglato un accordo di partnership con la società  statale francese Sncf che entrerà nel suo capitale con il 20%. Lo rende noto un comunicato Ntv spiegando che la società francese sarà partner industriale in Italia e in Europa. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano economico d’Oltralpe Les Echos l’operazione ammonterà a 80 milioni di euro. L’accordo, ha spiegato il presidente di Ntv Luca Cordero di Montezemolo, è un accordo di esclusiva nell’alta velocità in  Italia ed ha avuto il nulla osta del governo e prevede che Sncf non possa crescere oltre il 20%. Con questa intesa l’assetto azionario della nuova società ferroviaria fondata da Montezemolo e Diego Della Valle ha trovato un assetto definitivo in vista dell’avvio dell’operatività nella primavera del 2011.

Si apre un salone dell’auto di Parigi all’insegna della sobrietà e del pessimismo

 Al Salone dell’auto che si è aperto ieri a Parigi, gli operatori del settore rischiano addirittura di ritrovarsi a parlare delle loro possibilità di sopravvivenza di fronte al collasso della finanza mondiale e alla caduta delle vendite. Le notizie che arrivano da tutti i fronti sono preoccupanti, e il clima che si respira fra gli stand del salone non si può certo dire che sia improntato all’ottimismo. I vertici aziendali dei pirnciplai costruttori automobilistici, che hanno parlato fino a questo momento,  hanno confermato il raggiungimento dei target, ma concordano che lo scenario è pessimo e vedono pochi segni di miglioramento. Peugeot ha rassicurato che il piano industriale non cambia, anche se “la congiuntura economica è decisamente più difficile di quella prevista”, ha detto l’amministratore delegato Christian Streiff. Volkswagen ha reiterato gli obiettivi sul 2008 ed ha detto di prevedere per il 2009 un modesto incremento dei ricavi e dei volumi.

Trimestrale Fiat, il Lingotto tiene duro nel mercato automobilistico

Fiat Group Automobiles ha chiuso il trimestre con ricavi per 6,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2007 grazie ai maggiori volumi di vendita. In risultato della gestione ordinaria è positivo per 193 milioni di euro (192 milioni di euro nel primo trimestre 2007), mentre il margine sui ricavi è passato dal 3% al 2,8%. Escludendo le componenti non ricorrenti il risultato della gestione ordinaria del primo trimestre 2008 sarebbe stato di 233 milioni di euro rispetto a 152 milioni di euro nel 2007, con un margine sui ricavi del 3,4%, in miglioramento rispetto al 2,4% del 2007.

Crescita europea in calo, Italia ultima della classe

Ultimo quarto trimestre del 2007 in rallentamento per l’Europa: lo 0,4% da settmebre a dicembre, contro lo 0,7% del trimestre estivo. Un rallentamento leggero ma che non poteva preannunciare nient’altro che un taglio delle stime per il 2008. E così è stato: inflazione elevata ed in crescita, congiuntura internazionale negativa e rialzo delle materie prime. La zona euro crescerà appena dell’1,8% nell’anno in corso.

L’inflazione sarà al 2,9% nell’Ue e del 2,6% nella zona euro e secondo le stime non ritornerà a livelli normali fino all’ultimo trimestre. Dalla commissione europea arrivano comunque parole rassicuranti, soprattutto per le economie europee più robuste, e la certezza che non servano pacchetti fiscali stile “Bush”.

Nel dettaglio la Germania crescerà dell’1,6%, la Francia dell’1,7%, la Spagna del 2,7%. E l’Italia? Per noi il discorso è un po’ diverso. Mentre le altre grandi economie europee possono contare, parola di Almunia, su

buoni fondamenti,

noi rappresentiamo “l’ultimo della classe“.

Calo produzione industriale a fine 2007, Isae stima un rialzo nel 2008

Il calo a sorpresa della produzione industriale a dicembre, rappresenta un cattivo segnale per l’inizio del 2008. Per gli analisti le prospettive non sono delle migliori perché sarà necessaria una forte crescita della produzione industriale nei prossimi mesi per confermare le stime sul Pil a fine anno. E questa eventualità sembra essere sempre meno probabile. Infatti sia Confindustria che la Cgil lanciano l’allarme sostenendo che rallenterà la crescita del Pil. Il centro studi di Confindustria sostiene che il Pil scenderà dello 0,2 per cento e prevede quindi, per il 2008, un prodotto interno lordo dello 0,7% contro lo 0,9% stimato in precedenza. La produzione industriale e’ scesa, a dicembre, del 6,5% tendenziale, secondo i dati corretti per i giorni lavorativi, che sono stati 19 contro 18 del 2006 (indice a 92,8). Nel quarto trimestre, l’output e’ sceso del 2,2% congiunturale. Dicembre ha visto il quarto calo congiunturale consecutivo. Nella media 2006, la produzione era cresciuta del 2,2%. L’ Isae stima un rialzo della produzione industriale a gennaio 2008 (+0,6%), una riduzione a febbraio (-0,7%) e un nuovo incremento a marzo (+0,6%). Nel primo trimestre, l’output si ridurrebbe dello 0,1% rispetto al quarto trimestre del 2007.