Piazza Affari perde il 3% travolta dallo tsunami giapponese

 Pesante ribasso per Piazza Affari, che ha chiuso la seduta di borsa con una flessione superiore al 3% dopo lo tsunami finanziario che si è abbattuto sul Giappone. La borsa di Tokyo perde il 7% dopo Bernanke e Pmi cinese ai minimi da 7 mesi, ma l’onda d’urto raggiunge i mercati europei che chiudono la seduta di borsa in profondo rosso. A Milano il FTSE MIB ha perso il 3,06% a 17.008 punti. L’indice è sceso sui minimi da oltre due settimane, tenuto a galla solo dal supporto di 17mila punti.

Pimco vende titoli di stato italiani dopo il rally

 Il recente rally dei titoli di stato italiani, testimoniato anche dalla discesa dello spread Btp-Bund fin sotto 270 punti base, è stata per molti broker, asset manager e banche d’affari un’occasione per monetizzare i guadagni. Pimco, il più grande gestore obbligazionario al mondo, ha deciso di tagliare parte della sua esposizione sui titoli di stato italiani dopo il rally avvenuto nell’ultimo mese. Pimco (Pacific Investment Management Company) ha venduto anche titoli di stato spagnoli, che sono stati protagonisti di ottime performance negli ultimi giorni.

Spread a quota 100 diventa nuovo obiettivo

 Lo spread a quota 100? Sarebbe il livello “giusto”, almeno stando a quanto ha affermato il direttore generale di Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, in un suo recente intervento. “Lo spread è ancora troppo alto” – ha infatti affermato il dg riferendosi al differenziale di rendimento tra i nostrani Btp e gli equivalenti titoli di Stato a lungo termine della Germania – “dovrebbe essere a 100”. Un livello certamente ideale ma… realmente raggiungibile?

Spread Btp-Bund sopra 320 in attesa asta Bot

 I mercati europei hanno aperto in frazionale rialzo, tranne Madrid che è appena sotto la parità. La borsa di Milano evidenzia un leggero incremento di valore, con l’indice FTSE MIB a 15.690,54 punti (+0,3%). In attesa dell’asta dei BOT semestrali, in programma questa mattina, lo spread Btp-Bund è a 321,10 punti base, in leggero calo rispetto al valore di chiusura di ieri. Attualmente il rendimento del Btp a 10 anni sul mercato secondario è del 4,57%. Lo spread spagnolo, invece, è appena sotto i 360 punti base.

Cipro dice no a piano anti-default

 Torna a salire la tensione nell’area euro. Ieri pomeriggio il Parlamento cipriota ha detto no al piano anti-default proposto da Europa e Fondo Monetario Internazionale, che prevedeva il prelievo forzoso dai depositi bancari. Su 56 parlamentari, 36 hanno votato contro, 19 si sono astenuti e uno era assente. Ora per Cipro si fa largo l’ipotesi di un default disordinato, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’intera l’area euro. Le borse europee hanno chiuso tutte in ribasso, in particolare Milano (-1,6%) e Madrid (-2,2%). Lo spread Btp-Bund è salito a 336 punti.

Tassi Btp a 15 anni sfiorano il 5%

 Stamattina è avvenuta l’asta del Tesoro relativa ai Btp a tre e quindici anni, collocati insieme ai CCTeu a quattro e cinque anni. Era un banco di prova molto atteso per i titoli di stato italiani, in quanto i bond oggetto dell’emissione odierna erano caratterizzati da una scadenza di medio-lungo termine più sensibile al rischio-tassi. Dopo l’asta di ieri dei Bot a 12 mesi con rendimento in crescita all’1,28%, oggi è toccato quindi ai Btp a medio-lungo termine. Come da attese il rendimento è salito.

Tassi Bot annuali salgono all’1,28% a marzo 2013

Stamattina era molto attesa l’asta del Tesoro relativa ai Bot a 12 mesi, in quanto era praticamente il primo vero banco di prova per i bond pubblici italiani dopo il downgrade di Fitch sul rating sovrano dell’Italia, avvenuto venerdì 8 marzo a mercati chiusi. Il clima di forte incertezza sull’intero sistema-Italia, che sta attraversando una grave crisi economico-sociale ma anche politico-istituzionale, ha contribuito all’aumento dei tassi sui Bot a 12 mesi nell’asta odierna, che comunque si è chiusa con un sold-out per il Tesoro.

Quale impatto sullo spread dalla crescita del debito?

 Secondo quanto emerge da uno studio della Bce, l’impatto sullo spread dell’aumento dell’indebitamento pubblico non è affatto di poco conto. L’ingente debito pubblico italiano, che ha già superato quota 2.000 miliardi di euro sul finire del 2012, risulta essere l’elemento-chiave nell’andamento dello spread Btp-Bund. A quanto pare per ogni punto di crescita del nostro debito, avviene un contestuale aumento del differenziale tra i tassi italiani e quelli tedeschi. Tuttavia, può essere comprensibile il fatto che gli investitori chiedano un maggior premio per il rischio al crescere del debito pubblico.

Draghi rassicura gli investitori sull’Italia

 Nella consueta conferenza stampa a commento delle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea, il governatore Mario Draghi ha rassicurato gli investitori internazionali sul processo di rifome e di risanamento delle finanze pubbliche in atto nei paesi membri dell’area euro. Draghi si è chiaramente soffermato sulla situazione dell’Italia. Draghi ha affermato che “in Italia l’aggiustamento fiscale proseguirà” perché è come se fosse inserito “il pilota automatico”. Insomma, secondo il banchiere italiano non ci saranno problemi in Italia nonostante l’impasse politica.

Bce lascia tassi invariati allo 0,75% a marzo 2013

 La Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati nell’area euro. Il saggo di riferimento resta così fermo sul minimo storico dello 0,75%, un livello ampiamente in linea con le stime del mercato. Nessuno, infatti, si aspettava una decisione a sorpresa dell’Eurotower sui tassi, nonostante il momento molto negativo per l’economia continentale. Secondo quanto pubblicato dall’Eurostat, infatti, la recessione si è aggravata nell’ultimo trimestre del 2012 e le prospettive non sono certo incoraggianti.

Banco Popolare lancia profit warning 2012

 Resta sotto i riflettori il titolo Banco Popolare, che ieri sera ha lanciato un profit warning sui conti del 2012. Le azioni della banca erano in forte calo questa mattina a Piazza Affari, evidenziando addirittura un calo di circa cinque punti percentuali. Dopo essere scesi fino a 1,15 euro, sui livelli più bassi da oltre due mesi, i prezzi hanno virato in positivo e attualmente il titolo guadagna lo 0,57% a 1,23 euro. A favorire la ripresa delle quotazioni è l’andamento molto positivo del settore bancario e la riduzione dello spread sotto 340 punti.

Cosa succede a borsa e spread se l’Italia esce dall’euro?

 L’affermazione del MoVimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche italiane ha fatto tornare alla ribalta il tema dell’euro, considerando che tra i punti principali del programma del primo partito italiano alla Camera c’è la possibilità per l’Italia di uscire dall’euro. In un’intervista rilasciata alla Bild am Sonntag tedesca, il leader di M5S, Beppe Grillo, ha parlato della possibilità di indire un referendum sull’euro, addirittura online. Oltre al tema dell’euro, grillo ha anche avanzato la proposta di rinegoziare il debito pubblico.

Spread a 500 se l’Italia torna al voto secondo Crédit Agricole

 Resta alta la tensione sullo scenario politico italiano, a seguito della grande confusione scaturita dall’esito delle elezioni dl 24 e 25 febbraio. La sterile maggioranza ottenuta dalla coalizione di centro-sinistra guidata da Bersani e la deludente performance dei centristi guidati da Monti hanno scatenato il panico sui mercati finanziari, in quanto il paese risulta di fatto ingovernabile. Gli investitori sono disorientati sul futuro politico dell’Italia, così hanno cominciato a vendere azioni e bond pubblici facendo impennare lo spread fin sopra 350 punti base.