Per Saipem report positivi di Ubs e Morgan Stanley: è il miglior petrolifero per fronteggiare la crisi

 Secondo Morgan Stanley ed Ubs, Saipem risentirà meno della concorrenza della caduta del prezzi del greggio, in quanto il suo portafoglio ordini è robusto, le sue capacità industriali riconosciute e la sua struttura finanziaria più che solida. Il titolo è caduto la settimana scorsa sui minimi dal gennaio del 2006 ed a questi prezzi incorpora uno scenario catastrofico che non avrebbe eguali nella storia recente dell’industria petrolifera. Entrambe le banche d’affari consigliano di acquistare il titolo. Le due banche d’affari hanno lavorato con energia sulle loro valutazioni per aggiornarle alla caduta del prezzo del greggio ed al peggioramento del quadro macro economico. La revisione è stata brutale e Ubs ha deciso, mediamente, un dimezzamento del target price delle società del settore. Morgan Stanley ha abbassato meno, ma solo perché aveva aggiornato di recente le sue aspettative. I due report concordano su molto aspetti e traggono anche le stesse conclusioni su Saipem: a 15 euro, dopo una discesa del 44% dall’inizio dell’anno, il titolo è da comprare perché sconta una caduta delle nuove commesse e pesantissime cancellazioni di ordini, eventi che contrastano con quanto comunicato dalla società in occasione della trimestrale.

Pioggia di tagli ai target delle banche da Citigroup

Dopo alcuni giorni in cui sembrava tornare un pò di sereno sui titoli bancari, travolti da un uragano di vendite in questi mesi sui mercati finanziari di tutto il mondo, ecco arrivare subito la doccia fredda di nuovi timori sulla solidità di alcuni importanti istituti bancari, e il valzer delle vendite, cominciato prepotentemente a Wall Street giovedi, ha di nuovo colpito indistintamente tutti i titoli del comparto. Il profit warning lanciato poi dai due colossi dell’assicurazione tedesca Hannover Re e Munich Re non ha fatto altro che coinvolgere nelle vendite anche i titoli assicurativi.

Per quanto riguarda il nostro paese, i pareri delle banche d’affari internazionali sono piuttosto contradditori perchè se per esempio Ubs ha affermato di preferire i titoli delle banche italiane a quelli europei con il giudizio overwight, Citigroup invece ha ridotto i target price di diversi istituti di riflesso ad un taglio delle stime di utili sul biennio 2008/2009 rispettivamente del 5% e del 7%.