Andamento titoli bancari dopo intesa UE su bilancio

 Hanno reagito bene i mercati all’accordo dell’Unione europea sui vincoli di bilancio e all’intesa seppure parziale per l’introduzione del ‘Fiscal compact‘: reazione positiva di tutti i mercati, con l’euro solido e soprattutto si é ridotto lo spread tra Bund tedeschi e titoli dei Paesi più esposti alla speculazione (il nostro Paese é tra questi). L’effetto é stato quello di una sorta di rasserenamento del clima dei mercati sulla scia anche della riduzione dello spread fra Btp e Bund sotto i 400 punti base. Lo spread Btp/Bund quindi si riduce ancora e le borse proseguono la corsa iniziata stamattina, sostenute anche dall’esito positivo dell’asta tedesca.

Piazza Affari – settore Bancario in crisi

 Il down-trend costante di alcuni titoli bancari riflette la poca fiducia che i consumatori nutrono in questo settore dopo la crisi (già dimenticata?) dei mutui Americani; il ridimensionamento del valore di titoli come Banco Popolare non stupisce quindi anche se il ribasso arriva con tanto ritardo rispetto all’andamento del Mercato, indicando la possibilità che questi titoli possono ora essere in un down-trend di lungo periodo.

Piazza Affari: male gli energetici, seduta positiva per Mediaset e Telecom

L’andamento di Wall Street e i timori per una serie di rialzi dei tassi da parte della Bce non hanno giovato ieri all’andamento di Piazza Affari: indici quindi in calo alla Borsa Italiana nella prima parte delle contrattazioni, dove l’indice Mibtel scendeva in mattinata dello 0,92%, in sintonia con quanto avviene su tutte le piazze europee a causa dell’andamento di Wall Street e delle borse asiatiche e in attesa della decisione della Banca centrale europea sui tassi di eurolandia. A fine seduta il Mibtel ha chiuso con un progresso dello 0,01% a 22.406 punti, lo S&P/Mib è salito dello 0,41% a 29.094 punti mentre l’All Stars è sceso dello 0,88% a 11.765 punti.

Wall Street chiude positiva: in evidenza Intel, sottotono bancari e petroliferi

Chiusura positiva per la borsa di New York nonostante nei giorni scorsi gli indici erano stati frenati dai dati sulla disoccupazione Usa che hanno parzialmente

Piazza Affari: perdite per immobiliari e bancari. In ripresa petroliferi

Perdite per gli immobiliari a Piazza Affari: alla prima seduta di contrattazioni dopo l’annuncio del prossimo aumento di capitale (e/o di obbligazioni convertibili, eventualmente associate ad un warrant) la società Aedes ha visto tantissime vendite, aumentate con il passare delle ore. A fine contrattazioni la perdita è stata superiore al 14%, mentre da un anno a questa parte il gruppo cede l’80%.

Ieri è scesa del 4% anche Risanamento, il gruppo che fa capo a Luigi Zunino perde anch’esso l’80% da inizio anno. Sono poco sopra il 40% di perdite annue Beni stabili, Gabetti e Igd, quest’ultima unica società immobiliare ad avere lo status di Siiq (che garantisce un particolare trattamento fiscale in cambio di un altissimo livello di distribuzione degli utili). Molto negativa sui dodici mesi anche Pirelli Re, che perde quasi il 70%, mentre è sospesa dalle contrattazioni Ipi, che fa capo a Danilo Coppola (ma in cui ha una quota che sfiora il 10% anche Risanamento).

Bradford & Bingley crolla alla Borsa di Londra: torna il panico per i mutui suprime

Le Borse mondiali tornano a temere per la crisi dei mutui subprime. La responsabilità è del “profit warning” lanciato da Bradford & Bingley, uno dei principali operatori del settore in Gran Bretagna, che alla Borsa di Londra oggi è crollata fino al 27%. La società ha annunciato per il primo quadrimestre dell’anno condizioni economiche difficili, perdite lorde per 8 miliardi di sterline nei primi 4 mesi del 2008 a causa della sua esposizione ai crediti immobiliari. La società di mutui è stata sospesa sul mercato britannico, con i dealer che vedevano un’apertura in ribasso del 27% proprio a causa dei risultati 2008. L’ annuncio sui dati solleva ancora una volta dubbi sulle prospettive a breve per la società e per il mercato britannico dei mutui nel suo complesso.