La Roche si appresta a diventare la più grande azienda di farmaci statunitense

La Roche Holding AG, la maggiore azienda svizzera produttrice di farmaci, ha avanzato un’offerta per tentare di acquisire il resto della Genentech Inc. (azienda americana di farmaci) per 43,7 miliardi di dollari al fine di diventare la maggior produttrice di farmaci statunitense. La Genentech otterrebbe così 89 dollari di quota in denaro: la compagnia svizzera possiede già il 56% della Genentech e mette sul mercato molti suoi trattamenti.

L’acquisto consentirebbe dei risparmi al lordo d’imposta compresi tra 750 e 850 milioni di dollari all’anno: risparmi a cui si aggiungerebbero i guadagni conseguiti nel primo anno di chiusura. La compagnia svizzera, tra le maggiori al mondo riguardo alla biotecnologia, ha fornito alla Roche i suoi migliori prodotti, tra cui le terapie contro il cancro: il Rituxan, l’Avastin e l’Herceptin.

La crisi di Fannie Mae e Freddie Mac coinvolge anche le quotazioni delle borse asiatiche

La crisi dei mutui ipotecari statunitensi non risparmia neanche le riserve asiatiche, ormai arrivate a raggiungere l’indice di mercato più basso dal novembre 2006. La Mitsubishi UFJ Financial Group, la nota società finanziaria giapponese e la Cathay Financial Holding, la più grande compagnia di servizi statunitensi, le quali possiedono da sole più di 50 miliardi di dollari di Fannie Mae e Freddie Mac, sono in calo come ripercussione delle gravi perdite che hanno coinvolto le due agenzie americane, che il Dipartimento del Tesoro si è impegnato a supportare.

Come conseguenza di ciò, uno dei principali indici asiatici, l’ MSCI Asia-Pacific ha perso il 2,1% raggiungendo quota 129,61 yen: tutti i suoi gruppi industriali sono in discesa, con le riserve finanziarie che contano per il 45% della perdita totale. Secondo Leslie Phang, direttore degli investimenti alle unità di Schroders Plc (una delle principali case di investimento internazionali con sede a Londra):

Freddie Mac e Fannie a Mae sono sostanzialmente di proprietà semi-statale e numerosi istituti di credito e governi in tutta l’Asia detengono il loro debito. Nessuno si aspettava un crollo di queste proporzioni.

Shinsei Bank è in procinto di acquistare l’unità finanziaria giapponese della General Electric

Shinsei Bank, la prima banca giapponese controllata da investitori stranieri, si è accordata per acquisire le unità finanziare di consumo della General Electric , la multinazionale attiva nella teconologia e nei servizi, per 580 miliardi di yen (5,4 miliardi di dollari). La Shinsei acquisirà la divisione Lake della General Electric con sede a Tokyo.

Jeffrey Immelt, direttore esecutivo di General Electric, ha anzitutto la pressione di rianimare le azioni dopo aver annunciato una sorprendente caduta dei profitti per il primo quarto del 2008 in Aprile: attualmente dispone di più di 100 miliardi di dollari di assets finanziari (i valori materiali e immateriali di sua proprietà). L’istituto di credito giapponese è in declino da quando sono state adottate misure sui tassi di interesse nel 2006 e dopo le pratiche di riscossione da parte del governo del paese.