Redditi lavoro: le retribuzioni crescono più dell’inflazione

 Nello scorso mese di febbraio, le retribuzioni orarie in Italia sono cresciute su base annua ben oltre il livello dell’inflazione con un +3,5%, mentre rispetto a gennaio 2009 la crescita è stata dello 0,3%. Su base bimestrale, i primi due mesi del 2009 si chiudono sul fronte delle retribuzioni con un incremento del 3,9% rispetto allo stesso bimestre del 2008.

A livello settoriale, l’Istituto Nazionale di Statistica per il mese di febbraio ha rilevato aumenti delle retribuzioni orarie superiori alla media del 3,5% per i comparti del servizio sanitario nazionale, edilizia, autonomie locali e regioni, mentre sotto la media si sono attestati gli incrementi per le retribuzioni orarie di forze dell’ordine e servizi di comunicazione ed informazione.

Tassi di interesse invariati in Giappone

 In Giappone i tassi di interesse sono rimasti invariati, e non poteva essere diversamente, visto che il costo del denaro della Banca Centrale del Paese del Sol Levante è inchiodato allo 0,1%, livello consono ad un periodo di profonda recessione economica come quello attuale.

Il Giappone, in particolare, accusa gli effetti nefasti della recessione ancor di più degli Stati Uniti dove la crisi è scoppiata a seguito del collasso dei mutui subprime. Negli States, allo stesso modo, i tassi di interesse sono stati confermati sul livello di oscillazione all’interno della banda dello 0-0,25%, ragion per cui le Banche centrali di USA e Giappone sono chiamati a mettere a punto, al fine di garantire liquidità al sistema bancario e finanziario, delle misure di politica monetaria “non convenzionali”.

Crisi economica: ancora bassi i consumi delle famiglie

 Continua nel nostro Paese la tendenza stagnante dei consumi familiari, a conferma del fatto che la crisi finanziaria ha intaccato forse più del previsto il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Anche per il mese di febbraio, infatti, la Confcommercio ha rilevato l’ennesima tendenza discendente per l’acquisto di beni e di servizi.

Nel dettaglio, a febbraio l’ICC, Indicatore dei Consumi Confcommercio, ha fatto registrare una contrazione su base annua del 4%, confermando come la stagione fredda per i consumi in Italia non sia ancora finita.