Vola l’euro sul dollaro e si apprezzano anche yen ed oro

 Vola la moneta unica contro il dollaro, che quota vicino ad 1,33, ben sopra la resistenza posta a 1,30. Secondo gli analisti tecnici siamo vicinissimi ormai ad un livello tale per cui un suo eventuale superamento potrebbe portare la moneta unica ad apprezzarsi  fino a 1,4. Mentre anche lo yen è in modesto rialzo oggi sulla piazza asiatica – ma solo contro dollaro – dopo che non tutte le borse della regione sono salite sulla scia di Wall Street, smorzando la propensione al rischio degli investitori e inducendoli a tornare alla relativa sicurezza delle valute a basso rendimento.

Il mercato sarà guidato principalmente dall’aggiustamento di posizioni tipico di fine anno

commenta Yousuke Hosokawa, senior manager della tesoreria di Chuo Mitsui Trust and Banking.

Yen ai massimi da cinque settimane mentre il prezzo del greggio continua la sua discesa

 Lo yen continua a rappresentare lo specchio fedele dell’andamento dei mercati finanziari, e sulla nuova debolezza delle Borse raggiunge la sua quotazione massima da cinque settimane contro il dollaro. A spingere sulla moneta giapponese ci sono anche le decisione prese dal board straordinario della Banca del Giappone tenuto oggi. La Boj ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,30% e di adottare invece misure che facilitino l’accesso al credito da parte delle imprese giapponesi, in vista della fine dell’anno fiscale a marzo. Inoltre la banca centrale ha detto che presterà fondi al tasso di riferimento overnight nelle nuove operazioni e che offrirà fondi fino a 3 mesi fino alla fine di aprile. Queste notizia hanno perciò contribuito a dare slancio alla moneta nipponica. Lo yen infatti quota contro la divisa americana intorno a 93,12. Ma la moneta giapponese si rafforza anche contro euro la cui quotazione ha toccato i 118,500, vicino ai massimi dell’ultimo mese. L‘euro però in attesa del prevedibile taglio dei tassi di Giovedi da parte della Bce continua nel suo recupero sia nei confronti della sterlina, sia contro il dollaro che quota 1,2650.

Dollaro scende ancora dopo i dati del Pil americano probabile ora un rally di euro e sterlina

 ll dollaro, che aveva accelerato contro lo yen dopo i dati sul Pil americano risultati migliori delle attese, verso le 14,40 si indebolisce contro le principali valute.

Il dato sul Pil Usa è stato negativo ma non orrendo, meglio di quello che ci aspettavamo. A questo punto qualsiasi numero che non sia disastroso è considerato positivo per gli asset rischiosi e negativo per dollaro e yen,

dice Boris Schlossberg della GFT Forex di New York. L’analista è scettico sulla sostenibilità del rally delle borse e delle valute ad alto rendimento come l’euro, la sterlina e il dollaro australiano. Queste monete hanno visto un forte rally innescato da ricoperture di posizioni corte negli ultimi giorni contro il dollaro e non so quanto ancora potranno salire. C’è una forte resistenza a 1,32 euro/dollari”, conclude. Dopo i grossi cali registrati la scorsa settimana recupera terreno quindi, come detto, anche il dollaro aurstraliano rispetto a quasi tutte le altre valute.

Lo yen continua ad apprezzarsi e le autorità internazionali pensano ad un intervento per calmierare i mercati valutari

 Prosegue negli scambi della tarda mattinata londinese la discesa della valuta unica sulle principali controparti, mentre i corsi di yen e franco svizzero traggono beneficio dal clima di marcata avversione al rischio. Sugli schermi Reuters il cambio dell’euro/yen scivola al record negativo da maggio 2002, in calo di circa 4% in seduta fino a 113,64. Marcato deprezzamento per la divisa unica europea contro franco svizzero, con il cross al minimo dall’introduzione della valuta unica fino a 1,4301. Questo apprezzamento dello yen non solo contro l’euro, sembra  preoccupare le principali autorità economiche e finanziarie internazionali. I Ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei paesi del gruppo del G7, infatti, hanno emesso un comunicato congiunto esprimendo preoccupazioni sull’eccessiva recente volatilità dello yen. I sette paesi più industrializzati del mondo inoltre continueranno a monitorare con attenzione i mercati e a cooperare nel comune interesse per un sistema finanziario internazionale forte e stabile.

Euro ai minimi dal 2006 il dollaro si rafforza su tutte le altre valute in un’altra giornata difficilissma per le Borse

 Brusca discesa dell’euro che in pochi minuti si porta a quota 1,255 contro dollaro, sui nuovi minimi degli ultimi due anni e fa impressione la discesa della moneta unica contro lo yen, di oltre il 10%. E’ la prima volta dall’ottobre 2006 che l‘euro scende sotto quota 1,26. Intanto, continua lentamente ad attenuarsi la situazione sul mercato dell’interbancario. Per la prima volta da una settimana le banche hanno depositato presso la Bce una cifra inferiore ai 200 miliardi di euro. Oggi il tasso Euribor a 3 mesi scende per l’undicesima seduta consecutiva al 4,918% dal 4,921% di ieri. Per tornare al mercato valutario gli investitori oggi stanno puntando decisamente sul biglietto verde, la valuta più liquida del mondo, poichè, con la prospettiva di una recessione globale, tendono a ridurre qualsiasi posizione a rischio e a reimpatriare i fondi. Il dollaro rispetto contro il basket con le sei principali valute è salito al massimo di due anni a 86,284. Anche lo yen continua a salire contro dollaro ed euro.

La crisi economica e le crescenti difficoltà delle banche europee incidono fortmente sul cambio Euro/dollaro

 Le crescenti difficoltà economiche, determinate dalla grave crisi finanziaria che si stanno velocemente trasferendo all’economia reale stanno avendo un forte impatto sul cambio euro/dollaro, che dopo un discesa quasi senza sosta durata oltre venti mesi, sta in questo ultimo mese recuperando i livelli di cambio con l’euro di due anni fa. Mentre alcuni economisti fino a pochi mesi fa prevedevano un dollaro ancora debole, con un cambio con la moneta unica attestato intorno a 1,4, ora il biglietto verde è schizzato arrivando a toccare in serata il record di 1,27 contro euro e sono molti a ritenere che il recupero del dollaro continuerà ancora. Molti infatti sono sicuri che la Bce abbasserà presto nuovamente i tassi, forse dello 0,75% e questo certo contribuisce a rafforzare una moneta. inoltre sono molti a ritenere che come spesso accaduto in passato una crisi nata in America faccia poi sentire i maggiori influssi proprio nel vecchio continente.

Euro ai minimi da 20 mesi sul dollaro, mentre calano i prezzi della materie prime

 L’euro all’apertura del mercato londinese si riprende leggermente dalle perdite subite nel corso della seduta asiatica contro il dollaro, ma resta debole, come del resto lo è la sterlina e altre valute ad alto rendimento. L‘euro ha anche toccato un minimo di quattro anni e mezzo contro lo yen poichè gli investitori tornano ad allontanarsi dal più rischioso carry trade. Il biglietto verde ha segnato il massimo di 21 mesi nei confronti del basket con le principali valute. Gli investitori scommettono sul fatto che i tassi nei paesi al di fuori degli Stati Uniti verranno tagliati in modo consistente per cercare di sostenere la crescita mondiale. I timori che ci potrebbe essere un profondo rallentamento dell’economia mondiale hanno spinto gli investitori a liquidare le posizioni costruite negli ultimi anni, quando l’euro era riuscito a toccare il suo massimo storico a 1,60 dollari, dicono i dealer.