La banca danese Saxo Bank, specializzata nel trading online e negli investimenti, ha stilato una lista di 10 previsioni shock per il 2013, ovvero una serie di eventi all’apparenza improbabili ma che se dovessero accadere potrebbero avere un impatto molto significativo sul futuro dei mercati finanziari mondiali. Come ogni fine anno Saxo Bank effettua queste particolari previsioni “catastrofiche”, che in realtà non sono pronostici per il futuro bensì analisi di scenari di mercato poco probabili ma con un potenziale impatto devastante nel caso in cui dovessero clamorosamente avverarsi.
Spread Btp-Bund a 300 punti nonostante incertezza politica
Le incognite legate alle dimissioni del premier Mario Monti e alle imminenti elezioni politiche non frenano la corsa al ribasso dello spread Btp-Bund, che stamattina è tornato a quotare a 300 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano si porta così intorno al 4,4%. Chi pronosticava nuove tensioni sullo spread dopo l’annuncio schock delle dimissioni di Monti è stato decisamente smentito, visto che negli ultimi dieci giorni il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni è sceso di oltre 60 punti base dai top di periodo.
Barilla annuncia prossime strategie
Guido Barilla, presidente del gruppo alimentare Barilla, ha rilasciato una recente intervista al quotidiano Italia Oggi nel quale riprende alcune delle principali linee guida della nuova strategia industriale e commerciale della compagine. Una strategia che ha ancora al centro una vera e propria “ossessione” della qualità, con maggiori controlli e ulteriori perfezionamenti negli stabilimenti dove vengono realizzati e confezionati i prodotti finali.
Banca Mps cedola Monti-bond al 10%
E’ un momento positivo in borsa per il titolo Banca Mps, che continua a evidenziare un interessante rally a seguito dell’approvazione dei Monti-bond da parte della Commissione UE. Ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,01% a 0,2226 euro. Nell’intraday il rialzo era stato maggiore, fin sopra il 5%. I prezzi sono saliti fino a 0,2287 euro, sui livelli più alti da fine ottobre scorso. I volumi di scambio sono stati i più alti degli ultimi due mesi.
Saras joint venture con la russa Rosneft
La società petrolifera milanese Saras, controllata dalla famiglia Moratti, e il colosso russo Rosneft hanno sottoscritto a Monaco una lettera di intenti per la costituzione di una joint venture paritetica per la commercializzazione e la lavorazione di petrolio greggio e per vendere prodotti petroliferi. In realtà la notizia era attesa ormai da un po’ di tempo, visto che il 17 settembre scorso Igor Sechin, presidente della società russa, e Gian Marco Moratti, presidente della società italiana, avevano già gettato le basi per una collaborazione tra le due aziende.
Fiscal cliff accordo più vicino spinge le borse
L’accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti sembra essere più vicino. In un incontro alla Casa Bianca, il presidente americano Barack Obama ha teso la mano ai repubblicani illustrando a John Boehner un nuovo piano in cui per la prima volta esclude l’aumento delle tasse sui redditi superiori ai 250mila dollari l’anno, mentre la soglia viene ora alzata a 400mila dollari l’anno. Le borse americane hanno chiuso in rialzo nella seduta di ieri: il Dow Jones ha chiuso con un progresso dello 0,76% a 13.235 punti, avvicinandosi ai top di periodo di area 13.330.
Imu 2012 ecco le sanzioni per chi non ha pagato
Ieri è scaduto il termine ultimo per versare il saldo Imu 2012. I contribuenti che hanno omesso il versamento o che eseguono il pagamento in ritardo rispetto alla tabella prevista possono avvalersi del ravvedimento spontaneo per ridurre sanzioni e interessi, che dovranno essere versati unitamente all’imposta dovuta. C’è poi da verificare la correttezza dei dati inseriti nella dichiarazione Imu: in sede di conguaglio scatteranno le sanzioni, mentre in caso di errori con la prima rata non verranno applicate né sanzioni né interessi.
Apple sui minimi a 10 mesi dopo downgrade Citi
La banca d’affari americana Citigroup ha deciso di tagliare la sua raccomandazione sul titolo Apple, abbassando sia il rating che il prezzo obiettivo. Secondo gli analisti finanziari di Citi, le azioni della società hi-tech di Cupertino non sono più da comprare. Il rating passa a “neutral” dalla precedente valutazione “buy”. Abbassato anche il target price, che in precedenza era di 675 dollari per azione. La nuova valutazione assegnata da Citi alle azioni Apple è di 575 dollari. Ieri nel pre-market Apple quotava addirittura sotto 500 dollari, poi ha aperto a 508,92 dollari.
Speculazione titolo Fiat su aumento di capitale
L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, è recentemente intervenuto a smentire le voci di aumento di capitale, definendole come pure speculazioni. “Non ho mai previsto un aumento di capitale, si tratta di speculazioni che hanno avuto effetto negativo sul titolo” – ha infatti dichiarato il manager, chiudendo di fatto ufficialmente (ma fino a quando?) le voci che avrebbero voluto il top management di Fiat in fase valutativa su un possibile aumento di capitale finalizzato a ripatrimonializzare l’azienda.
Fiat aumento di capitale improbabile secondo Mediobanca
Da qualche giorno si parla con insistenza della possibilità di un aumento di capitale per Fiat, ipotesi comunque già smentita a gran voce dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. Venerdì il titolo era stato sotto i riflettori a Piazza Affari, chiudendo la seduta con un ribasso vicino al 2% anche se nell’intraday aveva evidenziato perdite maggiori. Stamattina le azioni della casa automobilistica torinese evidenziano un guadagno dell’1,54% a 3,686 euro, con i prezzi che hanno toccato un top intraday a 3,7 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno affrontato l’argomento della possibile ricapitalizzazione.
Nikkei sui massimi a 8 mesi dopo elezioni politiche
Continua a salire la borsa di Tokyo, a poche ore dalla vittoria del partito dei liberaldemocratici (Ldp) alle elezioni politiche in Giappone. Il Nikkei-225 ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,94% a 9.829 punti, salendo così sui livelli più alti degli ultimi 8 mesi e mezzo. Come da previsioni ha vinto il leader dell’opposizione, ovvero il nazionalista Shinzo Abe. Viene considerato un falco in tema di politica estera e ha intenzione di portare avanti una politica monetaria ultra-espansiva per favorire la svalutazione dello yen, la ripresa dell’export e dell’economia nazionale.
Rcs rinvia la decisione sull’aumento di capitale
Il lungo consiglio di amministrazione di Rcs ha scelto di rinviare la decisione sull’aumento di capitale a mercoledì prossimo. Stando a quanto reso noto a margine della riunione del board, il consiglio ha dichiarato che “data la profondità e l’articolazione del piano”, si è convenuto di fissare nella data del 19 dicembre l’approvazione al cda “per quanto riguarda gli obiettivi economici e di business”, e in data successiva “l’approvazione del piano nella sua completezza, incluse le informazioni relative alla struttura finanziaria necessaria a supporto del piano stesso, e la presentazione alla comunità finanziaria”, probabilmente in linea con l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione dei risultati 2012.
Previsioni spread Btp-Bund 2013
All’indomani delle annunciate dimissioni del premier Mario Monti, che sancirà la fine del governo tecnico subentrato all’esecutivo Berlusconi a fine novembre 2011 a seguito della crisi dello spread, Piazza Affari era partita molto male ma alla fine ha recuperato senza particolari affanni. Lo spread Btp-Bund è dapprima volato fin sopra 360 punti base, ma poi è tornato a 320 punti in linea con il trend discendente del differenziale in atto ormai da luglio scorso. La caduta di Monti ha riaperto le porte alle tensioni politiche, ma tutto sommato ha semplicemente aperto la strada alle elezioni anticipate.
Tobin tax 2013 definitiva
La Tobin tax all’italiana è stata rivista e corretta dal governo, che ha ricevuto il via libera definitivo della Commissione Bilancio. Alla fine la Tobin tax si farà al 100%, ma c’è da registrare qualche novità con colpi di coda che senza dubbio solleveranno critiche nel settore degli intermediari finanziari e degli operatori specializzati. Colpita pesantemente l’operatività di trading sulle azioni italiane, solo overnight, e quella sui derivati azionari. Brusca battuta d’arresto per gli strumenti Otc, ovvero quelli non regolamentati, mentre si salvano per il rotto della cuffia forex, commodity, titoli di stato, bond, risparmio gestito e finanza etica.