Il 2012 è stato complessivamente un anno positivo per Piazza Affari. L’indice azionario principale FTSE MIB ha chiuso a 16.357 punti con un rialzo del 7,84%. Ha fatto leggermente meglio l’indice Ftse Italia All Share, che ha guadagnato l’8,36%, mentre il Ftse Italia Small Cap ha perso il 7,13%. Insomma, le blue chip sono riuscite a chiudere bene l’anno, che però non è stato affatto semplice per la borsa italiana. Basti pensare che in estate l’indice FTSE MIB era sceso sui minimi storici di 12.295 punti, sotto i precedenti minimi di sempre toccati nel 2009.
Bankia verso uscita dai listini
Manca poco all’uscita dai listini spagnoli di Bankia, oramai prossima al delisting. Il titolo dell’istituto di credito spagnolo, nazionalizzato, ha subito una fortissima fase di deprezzamento in seguito alla valutazione compiuta in orbita Frob, il fondo di salvataggio per le banche iberiche. Dopo le ennesime perdite di quotazione, la Commissione della borsa spagnola ha annunciato l’uscita del titolo dall’indice Ibex 35 il 2 gennaio (era entrato nell’ottobre 2011), principalmente a causa delle circostanze in cui verte l’istituto di credito, in procinto di ottenere importanti aiuti statali.
Previsioni Alitalia 2013
Con un futuro ancora da decifrare, Alitalia ha diramato le proprie previsioni sull’anno che verrà. A farle è stato l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Ragnetti, che ha altresì parlato del nuovo partner strategico dell’azienda, deciso “a gennaio dagli azionisti” di Cai, alla scadenza della clausola di lock up, che consentirà di vendere le quote (congelate per un primo momento al fine di poter garantire continuità alla gestione societaria). Il futuro della società appare tuttavia sempre più incerto, e a gennaio potrebbero non esserci gradite novità.
Rendimento Btp a 10 anni sale al 4,48% a dicembre 2012
Si è svolta stamattina l’ultima asta dei Btp del 2012, dopo che ieri il Tesoro aveva piazzato Bot semestrali e Ctz biennali per complessivi 11,75 miliardi di euro. Oggi sono stati emessi titoli di stato a medio-lungo termine. Come accaduto ieri per i Bot semestrali, anche per i Btp a 5 e 10 anni c’è stato un lieve aumento dei tassi. L’emissione obbligazionaria odierna è avvenuta in un clima non particolarmente positivo sui mercati europei, a causa delle incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti.
Previsioni catastrofiche per il 2013 da Marketwatch.com
Ogni fine anno i guru dell’economia e della finanza mondiale provano a effettuare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari per l’anno successivo. Tuttavia, il più delle volte, anche volti noti e particolarmente accreditati in ambienti finanziari sbagliano di grosso le loro proiezioni sul futuro. Qualche volta le previsioni vengono realmente centrate, ma ormai con un mondo imprevedibile come quello odierno sembra essere sempre più difficile fare anche una semplice proiezione a tre mesi. Una nuova “moda sta”, però, prendendo piede tra i guru: fare previsioni bizzarre e imprevedibili.
Tagli banche italiane
I prossimi cinque anni saranno un periodo di dimagrimento per le banche italiane. A conferma di ciò basta osservare i numerosi piani di ristrutturazione avviati (o da avviare) da parte delle aziende di credito tricolori: già 13 programmi, che puntano a più di 15 mila esodati, quasi 20 mila persone da riprofessionalizzare e tanto, tanto altro, per portare il costo del lavoro nelle banche italiane a un livello competitivo, in un clima di forte difficoltà della domanda locale.
Tesoro allungherà vita media del debito pubblico
Maria Cannata, responsabile delle politiche del debito pubblico del Tesoro, ha illustrato le Linee guida della gestione del debito pubblico per il 2013. Tra i temi principali emersi dal suo rapporto c’è la maggiore flessibilità nella strategia di emissione per gestire la volatilità del mercato e l’allungamento della vita media del debito. In particolare, il riferimento va agli oltre 1.680 miliardi di euro di titoli di stato in circolazione. A fine novembre scorso la vita media residua del debito italiano era scesa a 6,49 anni dai 6,99 anni del 2011.
Spread Btp-Bund a 280 nel 2013 secondo Intesa SanPaolo
Secondo quanto emerge dal rapporto Scenario Macroeconomico 2013, elaborato dall’ufficio studi di Intesa SanPaolo, l’Italia resterà in recessione anche il prossimo anno e la disoccupazione dovrebbe aumentare ancora. Da un punto di vista macroeconomico sono tante le variabili negative evidenziate dagli economisti del primo gruppo bancario italiano: il pil viene visto in contrazione dell’1%, ma ci ma bisognerà far fronte anche ai rischi legati all’incertezza politica, alla crisi finanziaria e alle politiche fiscali restrittive. In tutto questo, però, c’è una buona notizia: il calo dello spread.
Debito USA a 16.400 miliardi di dollari a fine 2012
La comunità finanziaria mondiale guarda da sempre con grande attenzione alle vicende economico-finanziarie degli Stati Uniti, prima economia del pianeta in grado di sancire nel bene e nel male le sorti dell’intera struttura economica mondiale. Ora si guarda con grande apprensione a Washington per due motivi: fiscal cliff e debito fuori controllo. Barack Obama ha addirittura interrotto in anticipo le sue vacanze natalizie alle Hawaii per cercare di accelerare i tempi per un accordo con i repubblicani, in modo tale da scongiurare un clamoroso ritorno in recessione dell’economia americana.
Rendimento Bot a 6 mesi sale allo 0,949% a dicembre 2012
Inizia oggi la due giorni di emissioni obbligazionarie del Tesoro, che chiuderà così il programma di collocamento di titoli di stato per il 2012. Stamattina sono stati piazzati Bot semestrali e Ctz biennali, mentre domani toccherà ai Btp a 5 e 10 anni. A sorpresa il rendimento dei Buoni Ordinari del Tesoro è aumentato, discostandosi leggermente dal trend discendente dei tassi italiani in atto ormai da circa cinque mesi. Il collocamento odierno arriva appena dopo la riapertura di Piazza Affari a seguito delle festività natalizie.
Borsa di Tokyo sui massimi a 9 mesi con nuovo governo Abe
L’insediamento del nuovo esecutivo giapponese è stato salutato ieri con un rialzo dell’1,49% dalla borsa di Tokyo, sempre più protagonista tra le piazze finanziarie mondiali. Dai minimi di area 8.619 punti di metà novembre scorso, il listino azionario nipponico Nikkei-225 ha guadagnato il 18,7% spinto dalle aspettative di formazione di un nuovo esecutivo che, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 16 dicembre, si è insediato ufficialmente ieri. Il nuovo premier sarà Shinzo Abe, 58 anni, nazionalista e alla guida del partito dei liberaldemocratici.
Samsung leader nel settore mobile
Samsung in cima al mondo: la società coreana è infatti il leader nel settore mobile, con una quota invidiabile nel comparto dei telefoni cellulari. Stando alla recente analisi di eMarketer, infatti, la quota in mano al produttore asiatico sarebbe pari al 29%, contro il 24% della quota in mano ai finlandesi di Nokia, e alla doppia cifra risicata (10%) della statunitense Apple. Alle spalle la ZTE e la LG, con una quota rispettivamente pari al 6% e al 4%.
Monti bocciato dal quotidiano tedesco Bild
Mario Monti ha annunciato la sua discesa in campo nello scenario politico italiano direttamente dal suo profilo Twitter, lanciando un appello alle forze politiche a sostenere la sua Agenda per l’Italia. A questo punto è sempre più probabile un impegno diretto di Monti nella campagna elettorale con una sua lista. Pd e Pdl hanno già preso le distanze, mentre i centristi sostengono il professore. Intanto, però, il senatore a vita deve incassare le critiche dal quotidiano tedesco Bild, il più venduto in Europa con una tiratura di circa 5 milioni di copie giornaliere.
Alitalia verso le Ferrovie dello Stato: che c’è di vero?
Alitalia potrebbe migrare verso le Ferrovie dello Stato. A lanciare l’indiscrezione qualche giorno fa era stato Massimo Mucchetti, sulle pagine de Il Corriere della Sera, secondo cui il capolinea di Alitalia dovrebbe coincidere non tanto con il presunto investimento da parte della Cassa depositi e prestiti, quanto invece le Ferrovie dello Stato. Ma cosa c’è di vero? E che cosa potrebbe accadere agli investitori Alitalia e, soprattutto, al sistema capitalistico italiano se questa operazione venisse realmente realizzata?