Fuga di capitali dalla Spagna se rating scende a “junk”

 Le agenzie di rating continuano a mantenere la Spagna sotto osservazione per possibili downgrade, a causa dei forti problemi economici e finanziari del paese alle prese con elevato debito e deficit di bilancio, tasso di disoccupazione tra i più alti d’Europa e crisi del settore bancario. Cinque giorni fa Standard & Poor’s ha tagliato il rating spagnolo a BBB-, avvicinandolo al livello “junk” (spazzatura). La prospettiva di un declassamento a junk è inquietante per il paese.

Cdp controlla il 30% di Snam

 Eni ha ceduto la propria partecipazione in Snam alla Cassa Depositi e Prestiti, la quale apre alla presenza di nuovi investitori, spingendo di fatto Lorenzo Bini Smaghi alla presidenza della società. Al termine dell’operazione societaria, è pertanto completato il quadro che dovrebbe permettere al settore di rendersi maggiormente competitivo, rendendo Snam tra i principali player per la nascita di una rete del metano a livello europeo. Ma vediamo più nel dettaglio cosa è accaduto nelle ultime ore, e cosa potrebbe cambiare nel settore di riferimento.

Tobin tax sarà la morte del trading online?

 Pesante battuta d’arresto per il settore del trading online. L’introduzione in Italia della Tobin tax, ovvero la tassazione sulle attività finaziarie, rischia di mettere in ginocchio il fiorente mercato dei trader online. Non si tratta di speculatori in grado di manipolare i mercati a proprio piacimento, bensì di trader – professionisti o semi-professionisti – che offrono liquidità al mercato e che provano a combattere il problema della disoccupazione (o semplicemente dare vita alla propria passione) mettendo a rischio i propri risparmi per costruirsi un’attività sui mercati finanziari.

Citigroup utile in forte calo

 Citigroup ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati netti positivi, ma in forte calo. L’utile è infatti precipitato dell’88 per cento, a causa di una serie di oneri legati al valore del proprio debito, e alla cessione della partecipazione nella joint venture di brokeraggio. Vediamo nel maggior dettaglio quali sono stati i risultati economico finanziari conseguiti da una delle principali banche del mondo, e a quanto invece ammontava la stima effettuata dai principali analisti finanziari internazionali, in riferimento al trend assunto da uno dei principali player creditizi mondiali.

Previsioni prezzo petrolio a fine 2012

 Il mercato del petrolio è senza dubbio uno dei più volatili in assoluto, non solo nell’ambito dell’asset class “madre” delle materie prime ma anche di tutte le classi di investimento. Per farsi un’idea dell’imprevedibilità dei prezzi negli ultimi anni, si può osservare l’andamento dei prezzi del petrolio Brent: a luglio 2008 la quotazione sfiorava i 148$ al barile, ma a febbraio 2009 era scesa sotto 40$. Poi da questi livelli partì un nuovo spettacolare rally con approdo a 128$ lo scorso marzo. Qual è allora il prezzo giusto?

Debito pubblico italiano scende ad agosto 2012

 Secondo quanto emerge dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica, ad agosto 2012 il debito pubblico italiano è sceso 1.975,631 miliardi di euro. A luglio, invece, il debito pubblico si era attestato a 1.977,494 euro. Si tratta di una diminuzione molto lieve (0,09%), ma in ogni caso molto apprezzabile considerando gli sforzi del paese nel provare a diminuire il proprio debito. Il massimo storico era stato toccato a giugno scorso a 1.982 miliardi di euro, mentre ad inizio anno il debito pubblico ammontava a 1.907 miliardi di euro.

Alle banche italiane servono 22 miliardi secondo Mediobanca

 Secondo quanto emerge dall’ultimo report degli analisti dell’ufficio londinese di Mediobanca Securities, le banche italiane potrebbero aver bisogno di 22 miliardi di euro a causa dell’aumento dei crediti dubbi. Le sofferenze bancarie hanno raggiunto l’85% dei mezzi propri degli istituti di credito del Belpaese contro una media europea del 40% e del 15% dei paesi scandinavi. Secondo gli esperti della banca di Piazzetta Cuccia, alle prime 10 banche italiane quotate in borsa servirebbero 22 miliardi.

Jp Morgan trimestrale positiva

 Jp Morgan, una delle più importanti banche d’affari del mondo, ha annunciato i risultati relativi al terzo trimestre dell’anno. Un periodo, quello appena conclusosi, che si è caratterizzato per un incremento dell’utile netto piuttosto significativo, con un livello superiore a quello delle attese. La società guidata da Jamie Dimon sorprende pertanto le stime dei principali osservatori dei mercati finanziari, rilanciando l’ottimismo sul futuro a breve termine e, in particolar modo, sugli auspici di una inversione di tendenza del mercato immobiliare.

Bilancio comune Eurozona

 Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy ha lanciato l’idea di istituire un ministero del Tesoro comune per l’intera area euro. Una figura che potrà emettere titoli pubblici, e agirà in modalità gestionale nei confronti di un bilancio comune, potendo altresì spingere gli Stati a varare le riforme strutturali attese in cambio di incentivi economici, e non solo. Il tutto, all’interno di un’anticipazione contenuta nel rapporto a firma dello stesso presidente, dal titolo “Verso un’autentica unione economica e monetaria”, che dovrebbe guidare la creazione della nuova Unione Monetaria fino a dicembre.

Come funzionano i Dim Sum Bond

 I Dim Sum Bond sono obbligazioni emesse in valuta cinese da aziende non cinesi e rivolte ad investitori che dispongono di yuan (renminbi) fuori dalla Cina. Le aziende europee possono emettere questa tipologia di bond, ma devono rispettare alcune criticità tecniche come la non convertibilità dello yuan – che limita parzialmente l’appeal per queste emissioni – e i possibili ostacoli fiscali legati al paese di provenienza degli investitori. Tuttavia, la richiesta per questi bond è in continuo aumento. Nel 2011 le emissioni sono balzate a 18 miliardi di dollari dai 6 miliardi del 2010.

Offerta per Ansaldo dalla Cdp

 Il Fondo Strategico Italiano ha ufficialmente annunciato di voler presentare un’offerta formale per poter rilevare una quota di minoranza di Ansaldo, contrastando in tal modo la vendita della partecipazione verso i tedeschi di Siemens. Con la conferma delle ultime ore, prende un profilo di realtà l’insieme delle indiscrezioni (qui lo avevamo anticipato: Offerta Ansaldo Energia da Fsi) che da qualche settimana vedevano la Cassa Depositi Prestiti voler entrare nel capitale di Ansaldo Energia, la controllata di Finmeccanica che il gruppo vorrebbe vendere per ottenere un po’ di liquidità utile.

Debole ripresa 2013 – Bankitalia

 Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha descritto il 2013 come un anno di lenta e lieve ripresa. Una inversione di tendenza rispetto alla recessione, che tuttavia si contraddistinguerà per una generale debolezza. Vediamo quali siano state le dichiarazioni del governatore dell’istituto banchiere centrale che, commentando gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, ha colto l’occasione per tracciare il futuro di breve, brevissimo termine, dell’economia e della finanza tricolore.

Fiat trattative in Russia

 Secondo quanto annunciato da Milano Finanza, Fiat sarebbe in trattative per costruire uno stabilimento nei pressi della metropoli russa di San Pietroburgo. La mossa potrebbe essere la leva decisiva per rafforzare la propria posizione sul mercato russo, in grado di garantire alle compagnie auto un tasso di crescita a due cifre. In crisi sul territorio nazionale, il gruppo guidato da Sergio Marchionne cerca così di trovare fortuna al di fuori dai patri confini, auspicando di poter finalizzare l’intesa per il nuovo sito produttivo entro la fine dell’anno.

Fusione Peugeot Citroen – Opel in arrivo?

 Secondo quanto affermano alcune fonti stampa internazionali, General Motors (Gm) starebbe valutando, congiuntamente al partner Psa Peugeot Citroen, la possibilità di integrare la controllata tedesca Opel con la compagnia francese. Ad esserne particolarmente convinto è il quotidiano transalpino ‘La Tribune’, che nel suo recente approfondimento cita fonti vicino al dossier che affermano come che la famiglia Peugeot, primo azionista del gruppo con il 25,4 per cento del capitale sociale (ma con il 38,1 per cento dei diritti di voto), e’ comunque molto cauta riguardo al progetto.