Avvio di ottava incerto a Piazza Affari

 Avvio di ottava incerto per le Piazze Europee, che aprono sullo stesso livello di venerdì scorso per lasciare spazio alle vendite, almeno nelle prime ore di contrattazione. Gli scambi trascinano leggermente al ribasso gli indici ed i settori chiave, più colpiti dalle prese di profitto che non dalla negatività. Dopo l’annuncio che l’Austria è disposta a concedere più tempo alla Grecia, come richiesto dal premier Samaras, la discesa è rallentata anche se resta un sentore negativo tra gli investitori.

L’interesse degli investitori per Prelios

 Su Prelios, la società milanese attiva soprattutto nella gestione immobiliare e quotata a Piazza Affari, si stanno concentrando diverse indiscrezioni rese pubbliche dalla stampa: è proprio per questo motivo che la stessa compagnia ha deciso di far conoscere la realtà sugli interessi che sono stati mostrati da diversi investitori, in vista di una possibile collaborazione strategica. Dopo aver ricevuto una opportuna richiesta da parte della Consob, Prelios ha confermato la ricezione di alcune manifestazioni preliminari di interesse appena un mese fa.

Downgrade Spagna non così vicino

 La Spagna non è poi così vicina al downgrade. Ad esserne convinta è una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che avverte: se il Paese iberico domanderà aiuti finanziari, a quel punto potrebbe non essere inevitabile procedere a un taglio del rating di merito del debito. Rimane ora da comprendere quanto, effettivamente, le finanze pubbliche spagnole siano capaci di reggere con le proprie forze all’impatto della crisi economica finanziaria della seconda parte del 2012, e quante possibilità, invece, vi siano di ricorrere al fondo Salva Stati.

Asta inoptato Unipol – Fonsai

 Oggi, 27 agosto 2012, era la data inizialmente prevista per l’avvio dell’asta dei diritti inoptati nella complessa vicenda Unipol Fonsai. L’inizio è tuttavia stato slittato a settembre. Cerchiamo di comprendere quali siano le caratteristiche di questa operazione e perchè si è arrivati a una simile formulazione. Un altro tassello in una storia lunga, della quale si è detto tantissimo, e che potrebbe ancora essere ben lungi dall’esser terminata. Ecco allora una nuova puntata nella storia della costituizione del nuovo maxi polo assicurativo italiano.

Fiat rinvia la nuova Punto?

 Sarebbe il timore di un prolungamento della crisi economica, e i suoi risvolti sul fronte commerciale, a spingere la Fiat a spostare al 2015 la commercializzazione della nuova vettura. Un’idea ancora non confermata, che il quotidiano La Repubblica sostiene tuttavia essere particolarmente fondata. In attesa di avere un riscontro dal Lingotto, cerchiamo di capire quali sono le ultime strategie di Fiat, e in che modo la compagnia torinese si appresta a gestire questa nuova fase di mercato.

“La pessima situazione del mercato dell’auto in Italia e in Europa (qui ne avevamo parlato: gli italiani non comprano più auto) potrebbe spingere Fiat a rinviare al 2015 la produzione della nuova Punto. Lo riferiscono all’agenzia di stampa Radiocor fonti del settore automotive” – esordisce così il presunto scoop del quotidiano, che rimbalza mediaticamente le notizie lanciate su Radiocor – “Fiat “non conferma” la notizia e rimanda al nuovo piano industriale di prodotti e utilizzo degli impianti che l’ad Sergio Marchionne intende annunciare a fine ottobre, in occasione della trimestrale. Inizialmente la nuova Punto doveva vedere la luce nel 2013, ma già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui sarebbe slittata al 2014. A giugno Marchionne aveva detto che il progetto della nuova Punto “è uno di quelli che stiamo riconsiderando”. Le fonti hanno anche indicato, tra gli stabilimenti maggiormente a rischio di Fiat in Italia, quello di Cassino”.

Mps, nessun socio con quote oltre il 2%

 I titoli azionari di Monte dei Paschi di Siena sono stati interessati da una vera e propria frenesia per quel che riguarda gli ultimi giorni di contrattazioni: il futuro dell’istituto di credito senese è ancora incerto, ma per il momento non si sta ancora provvedendo a costituire dei pacchetti di azioni che superino la soglia dei due punti percentuali. Di conseguenza, non si poteva non arrivare all’obbligo di segnalazione alla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa).

Samsung condannata a maxi risarcimento a favore di Apple

 Dopo la condanna più lieve di ieri, inflitta da un tribunale della Corea del Sud a entrambe le parti in causa, i giudici americani hanno scelto la via della sanzione ben pesante: i giurati hanno infatti riconosciuto ad Apple la paternità di tecnologie, design e peculiarità dell’interfaccia utente dell’iPhone, affermando sostanzialmente che Samsung avrebbe copiato deliberatamente i prodotti della mela morsicata di Cupertino. Il risultato al termine di tre giorni di camera di consiglio, centinaia di pagine di studi e controcause.

Condannate Apple e Samsung

 Apple e Samsung, i due big del comparto degli smartphone, sono stati condannati dal tribunale distrettuale di Seul, in Corea del Sud, con l’accusa di aver violato i rispettivi brevetti, vietando la vendita di alcuni prodotti delle due società nel Paese. Una pronuncia giudiziaria piuttosto severa, che arriva proprio mentre la giuria del tribunale federale di San Jose, in California, sta deliberando per un caso molto simile. Cosa accadrà adesso alle due società? E in cosa si è concretizzata la sanzione inflitta dal tribunale della Corea del Sud?

Licenziamenti Sony Mobile

 Sony Mobile, la divisione del gruppo Sony che gestisce il business dei telefoni cellulari, ha posto un altro tassello nella sua strategia di riorganizzazione delle attività dell’ex joint venture con Ericsson. In particolare, la società ha deliberato la riduzione dell’organico in alcune strutture svedesi, figlie della precedente cooperazione con il brand scandinavo, allo scopo di snellire il parco di risorse umane impiegate nel vecchio Continente. Una decisione particolarmente sofferta per il mercato svedese, che potrebbe condurre Sony Mobile a conseguire significativi vantaggi in termini di economie.

Crisi Opel riduzione ore di lavoro

 Anche Opel, uno degli storici marchi tedeschi delle quattro ruote, sta attraversando un momento di non straordinaria felicità. La società ha infatti deliberato l’orario ridotto in due dei propri impianti: una scelta che avrà decorrenza da settembre, e che riguarderà 3.500 operai e 3.300 impiegati, la cui retribuzione subirà un taglio del 6%. Di contro, la società dichiara che la decisione si è resa necessaria per poter garantire il posto di lavoro a tutti i propri dipendenti, in un contesto nel quale la Mercedes ha scelto di produrre in Europa dell’Est le utilitarie con proprio brand.

Licenziamenti banche italiane

 Per le banche italiane inizia (o prosegue, in alcuni casi) un’ondata di politiche di dimagrimento. Tutti i principali istituti di credito stanno infatti predisponendo dei tagli da attuare a margine delle trattative con i sindacati. In pole position sembra esserci Monte dei Paschi di Siena, ma a ruota dovrebbero seguire anche le negoziazioni di Banca Popolare di Milano (qui in accordo convertendo) e Ubi, mentre a settembre sarà la volta dei big del credito tricolore, Intesa e Unicredit, che già nel corso dell’ultimo mese di luglio hanno dovuto fronteggiare agitazioni e scioperi.

Andamento Euro/Dollaro fine Agosto 2012

 L’ottava corrente potrebbe segnare una svolta nell’andamento dei mercati finanziari su tutti i fronti. Nonostante le previsioni per Agosto vedevano sostanzialmente un mese piatto e senza sorprese, i mercati azionari e finanziari stupiscono ancora una volta gli investitori dimostrando che ogni momento potrebbe essere favorevole per un cambiamento di tendenza.