Grecia chiede proroga per tagli

 Atene potrebbe chiedere più tempo per il risanamento del Paese; la crisi che ha investito l’Euro ha costretto la Grecia in un default controllato che ora richiede misure eccezionali e tagli alla spesa extra per invertire la tendenza. La richiesta del premier Antonis Samaras è di un piano scaglionato in quattro anni. La variazione richiesta dal premier riguarda in particolare l’allungamento da due a quattro anni del piano di tagli sulla spesa pubblica.

Debito Camfin

 Non si arrestano le polemiche intorno alle differenti visioni sulla ristrutturazione del debito Camfin. I due principali azionisti della holding che controlla la Pirelli, infatti, ritengono di avere una posizione significativamente diversa sulle modalità di ripianamento dei 380 milioni di passività del gruppo. Intanto, ciò che è certo è che entro la fine dell’anno la società dovrà trovare 150 milioni di euro di nuova finanza: per Tronchetti Provera la strada preferibile è quella di un bond convertibile in azioni Pirelli, mentre per i Malacalza la strada è quella del rafforzamento del capitale.

Utile Rwe semestre 2012

 L’utility tedesca Rwe chiude il primo semestre del 2012 con un ritorno all’utile. Un risultato certamente positivo, coincidente con l’uscita dal business del nucleare, che tuttavia è accompagnata con il contemporaneo annuncio di una riduzione del personale, finalizzata al “mantenimento della competitività”. La società energetica ha poi affermato che le condizioni di mercato “sono tutto fuorchè facili”, facendo pertanto comprendere che le scelte impopolari e difficili potrebbero non esser terminate.

Julius Bar compra asset Merryll Lynch

 La società svizzera Julius Bar ha reso noto di aver acquistato le attività straniere (cioè, quelle localizzate al di fuori degli Stati Uniti) di Merryll Lynch. In seguito alla straordinaria transazione di integrazione, nascerà un colosso con una massa di raccolta amministrata che si avvicina ai 250 miliardi di franchi. Ma vediamo insieme quali sono tutti i retroscena di questa maxi operazione, e in che modo cambierà il mercato del risparmio internazionale, in questo nostro approfondimento sul tema.

Vendite Porsche in forte crescita

 È sicuramente positivo l’andamento dei conti di Porsche. Anche in un contesto di estreme difficoltà congiunturali, le vendite della società, brand storico del lusso su quattro ruote, continuano a volare, trascinate da vendite sorprendenti anche sul mercato del vecchio Continente. Ecco cosa ci dicono i bilanci periodali del player tedesco, e quali sono le motivazioni che hanno consentito alla compagnia auto di poter conseguire importanti risultati di sviluppo.

Wall Street chiude sottotono

 Il rally rialzista di Wall Street del 3 agosto scorso ha spinto l’indice USA da quota 12850 punti circa fino a sfiorare in una sola giornata 13100 punti. Da quel momento in poi (era il 6 agosto) l’indice è entrato in una fase di incertezza estremamente complessa, che potrebbe finalmente essere arrivata ad una soluzione.

Utile E.On in crescita

 L’utility tedesca E.On ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un miglioramento delle condizioni di redditività. Dopo la chiusura che il governo berlinese ha imposto nei confronti degli impianti più vecchi, la società è riuscita ad accelerare la crescita delle principali variabili grazie a un piano di efficienza particolarmente radicato, e alla rinegoziazione dei contratti di fornitura del gas con la Russia. In flessione (ma non è una delusione, poiché tali dati erano ampiamente attesi) i proventi derivanti dalla produzione di energia.

Asta BOT di Agosto positiva

 Mentre il mercato si prepara ad archiviare la prima metà di Agosto 2012 con un risultato tutto sommato positivo per le Piazze Europee, arrivano notizie positive anche dal MOT a sostegno della ripresa. Il Tesoro ha collocato 8 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza annuale ad un rendimento pari al 2,767%, solo in lieve aumento rispetto al precedente 2,697%.

Economia cinese in rallentamento

 L’economia cinese continua a rallentare. Ne consegue una ancor più accentuata preoccupazione su scala internazionale, poiché proprio la locomotiva asiatica aveva consentito all’economia internazionale di potersi reggere in piede nel periodo più profondo della crisi. Ma cosa accadrà ora che anche la Cina non è più la stessa, e sembra esser costretta a fare i conti con una bilancia commerciale sempre più deteriorata?

Telecom vende Virgilio a Libero

 Telecom Italia ha venduto Virgilio a Libero. Una scelta che porta alla creazione del più grande operatore italiano del web, e a Telecom Italia 88 milioni di euro, utili per ridurre parte dei propri debiti. Cerchiamo di comprendere cosa vi sia dietro la dismissione di questo importante asset, che la compagnia media ha evidentemente ritenuto non più strategico, ma che nel 2011 era comunque riuscita a chiudere l’esercizio con un fatturato complessivo di 96 milioni di euro.

Windjet verso il crac

 Sembra esser tracciata, in maniera pressochè irreversibile, la strada del crac per Windjet. La compagnia aerea catanese non ha infatti raggiunto un accordo con la società aerea di bandiera, che avrebbe potuto incorporare il business del brand siciliano, garantendo in tal modo la continuità delle operazioni. Per cercare di ridurre i pregiudizi sofferti dai passeggeri, Alitalia, Meridiana, Blu Panorama, Livingston e Neos hanno dichiarato che interveranno per sostituirsi alla Windjet, con potenziale sovrapprezzo per i consumatori fino a 80 euro.

Ipo Manchester United

 È una delle squadre più forti e amate del mondo. Eppure, in Borsa, non è riuscita a replicare le straordinarie performance ottenute nelle competizioni calcistiche. Il Manchester United è sbarcata nei mercati regolamentati con una profonda delusione, essendo stata sostanzialmente costretta ad abbassare il prezzo con cui ha venduto il 10 per cento delle proprie azioni, a 14 dollari. Nelle prime ore delle contrattuali, la Borsa ha reagito piuttosto freddamente, impedendo ai titoli azionari di crescere oltre il mezzo punto percentuale.

Goldman Sachs evita processo per subprime

 Il Dipartimento di Giustizia di Washington salva Goldman Sachs dal possibile processo, ritenendo che “in base alla legge e alle prove”, non vi sarebbero le basi per poter perseguire penalmente la banca d’affari o i suoi dipendenti. Funziona, pertanto, il patteggiamento che l’istituto di credito ha effettuato nei confronti della Sec, con pagamento di 550 milioni di dollari finalizzato alla risoluzione della disputa. Ma cerchiamo di comprendere cosa è accaduto, e perché, in fin dei conti, Goldman Sachs può ben festeggiare la chiusura dell’indagine che la riguardava.