Piano industriale Saras 2012

 Saras ha pubblicato le proprie previsioni 2012 sul relativo piano industriale, fornendo un quadro piuttosto chiaro sull’evoluzione della propria posizione e di quella del mercato di riferimento. Saras compie innanzitutto un riferimento alla domanda petrolifera globale, ricordando come le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia affermino che le richieste di greggio dovrebbero consolidare un progresso, con un volume pari a 89,9 milioni di barili al giorno, in incremento di 0,8 milioni di barili rispetto al 2011.

Sul fronte delle quotazioni del greggio 2012, Saras ricorda come le difficoltà e le tensioni geopolitiche potrebbero giocare un ruolo di primo piano. Il riferimento è soprattutto alla Siria e all’Arabia Saudita, dove le tensioni sociali sono piuttosto evidenti. Sulla base di tali considerazioni, Saras attende un incremento del costo del greggio oltre i 120 dollari a barile nell’ipotesi che le tensioni geopolitiche diano luogo a temporanee destabilizzazioni.

Alessandro Profumo presidente di Banca MPS?

 Il nuovo presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena dovrebbe essere l’ex amministratore delegato di Unicredit, il 55-enne Alessandro Profumo. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Divo Gronchi, banchiere pisano di 73 anni, già 42 anni in MPS e attualmente direttore generale della Cassa di Risparmio di San Miniato. Tuttavia, secondo MF-Dow Jones, il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione MPS – che controlla il 49,1% dell’istituto bancario di Rocca Salimbeni – avrebbe dato il consenso sul nome di Alessandro Profumo, anche se non ci sono per ora notizie ufficiali. L’idea Profumo è sostenuta da molti importanti esponenti della politica e della finanza italiana.

Le azioni di Facebook volano a quota 42 dollari

 Forse non si può parlare di una nuova febbre dell’oro, ma l’interesse attuale degli investitori nei confronti dei titoli azionari di Facebook ci somiglia moltissimo: il celebre social network continua ad attirare su di sé un’attenzione fortissima, tanto che ormai il mercato secondario viene praticamente passato al setaccio alla ricerca di queste azioni così appetibili. Non è un caso, infatti, che il valore delle stesse sia aumentato in maniera esponenziale nel giro di un solo mese, addirittura da 34 a 42 dollari per titolo nei primi due mesi di questo 2012. L’offerta pubblica di vendita (Ipo in gergo anglosassone) è ancora incerta per quel che concerne la quotazione di mercato della stessa creatura fatta nascere da Mark Zuckerberg, si parla da tempo di 105 miliardi di dollari, ma al momento Yahoo sta seriamente mettendo in pericolo questa operazione così importante e tanto attesa dagli azionisti.

Previsioni maxi-asta BCE 29 febbraio 2012

 Domani la Banca Centrale Europea (BCE) provvederà ad effettuare la seconda asta di rifinanziamento a lungo termine nell’ambito del programma di iniezione di liquidità LTRO (Long-Term Refinancing Operations), che ha preso il via con la prima asta dello scorso 21 dicembre 2011. La BCE concederà prestiti illimitati agli investitori istituzionali (le banche, ndr) ad un tasso agevolato dell’1% e per una durata straordinaria pari a 36 mesi. Le stesse modalità di funzionamento hanno regolato la prima asta del 21 dicembre scorso, quando la BCE concesse 489,1 miliardi di euro a 523 banche europee. Secondo il governatore della Banca Centrale austriaca, Ewald Nowotny, quella di domani sarà l’ultima iniezione di liquidità.

Separazione Eni-Snam entro settembre 2013

 Se ne parla già da diverso tempo ed ormai siamo agli sgoccioli; il decreto liberalizzazioni ha destabilizzato il mercato azionario sopratutto per quanto riguarda le direttive che costringerebbero la divisione di Eni da Snam e nel momento in cui verranno approvati gli articoli la risposta del mercato potrebbe essere immediata. L’approvazione della Commissione Industria del Senato ha approvato il decreto consolidando di fatto la strada verso la separazione che a questo punto dovrà avvenire entro Settembre 2013 (18 mesi).

Al fine di raggiungere la “piena terzietá dei servizi regolati di trasporto, di stoccaggio, di rigassificazione e distribuzione delle altre attività” il Consiglio dei Ministri dovrà varare entro il 31 maggio 2012 un decreto che disciplina la separazione stessa delle due società.

Risultati Asta BTP 28 Febbraio 2012

 Questa mattina è avvenuta l’asta di fine febbraio relativa ai Buoni del Tesoro poliennali a 5 e 10 anni. La Banca d’Italia ha comunicato che la prima tranche dei BTp con scadenza 1° settembre 2022 e cedola del 5,5% (codice ISIN: IT00048011541) è stata collocata per complessivi 3,75 miliardi di euro. La richiesta sul mercato primario dei titoli di stato ha raggiunto i 5,26 miliardi di euro. L’ammontare emesso è al massimo della forchetta indicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (tra 3 e 3,75 miliardi di euro).

Target price Enel tagliato da Berenberg

 Berenberg ha abbassato il target price Enel rispetto alla sua precedente osservazione. Stando a quanto affermato dalla compagnia, infatti, la società energetica avrebbe visto il proprio target ridotto dai precedenti 4 euro agli attuali 3,8 euro, con un passo indietro che appare giustificato in vista delle mutate condizioni nelle quali si viene a trovare l’azienda.

Si tratta di un comportamento non totalmente inatteso dagli osservatori di mercato, che assistono a una convergenza di stime da parte delle principali società di analisi.  Pochi giorni fa Citigroup aveva invece alzato il rating sul titolo Enel portandolo a neutral dal precedente sell, con un target price che sale da quota 2,8 euro agli attuali 3 euro.

Rifinanziamento Premafin al via

 Sta per giungere a conclusione il tema della risoluzione dell’esposizione passiva di Premafin. I sette istituti di credito che vantano un’esposizione nei confronti della cassaforte della famiglia Ligresti (Mediobanca, Unicredit, Cariparma, Banca Popolare di Milano, Banco Popolare, GE Capital e Intesa Sanpaolo) avrebbero infatti trovato un accordo di massima sul riscadenziamento del debito della holding.

Il progetto di rifinanziamento dell’esposizione passiva, con una dilazione su un più lungo termine, è stato illustrato durante alcuni recenti incontri tenuti in Banca Leonardo (che svolge il ruolo di advisor di Premafin) e prevede principalmente la spalmatura dell’esposizione passiva a 10 anni dei termini di rientro. Inoltre, dopo l’eventuale (pur prevedibile) fusione tra le holding, le società assicurative controllate Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, unitamente all’offerte Unipol, verrà lanciato un bond convertibile da 150 milioni di euro con scadenza a tre anni, e verranno concesse linee di credito per i restanti 218 milioni di euro con scadenza tra il 2016 e il 2017.

Per Unipol raccolta premi e settore bancario in crescita

 Il gruppo Unipol non smette di far parlare di sé: le vicende relative alla fusione con Fondiaria Sai e tutti i risvolti e le conseguenze economiche che ne potrebbero derivare sono ormai note da diverso tempo, ora è giunto il momento di conoscere quali sono state le performance finanziarie della compagnia nel corso del 2011. Le indicazioni più importanti sono quelle che sono state predisposte dallo stesso consiglio di amministrazione, indicazioni senza’altro utili per tutti gli azionisti. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la raccolta relativa ai premi è andata ben oltre i 6,5 miliardi di euro dell’esercizio precedente, mentre il volume di affari complessivo per quel che concerne il ramo vita, uno dei più importanti per Unipol, è stato ancora una volta superiore rispetto ai 229 milioni di euro che si riferiscono al 2010.

Luxottica comunicherà oggi i dati finanziari del 2011

 La data odierna sarà fondamentale per conoscere finalmente nel dettaglio quali sono stati i risultati finanziari conseguiti da Luxottica nel corso del 2011: si attende quindi in giornata la comunicazione del dato sugli utili, per il momento però ci si può affidare alle stime preliminari sulle vendite, vale a dire 6,22 miliardi di euro, con quasi dieci punti percentuali di rialzo rispetto all’anno precedente. Gli analisti di Deutsche Bank hanno provato a ipotizzare il dato di oggi per quel che concerne la compagnia di Agordo. Nel dettaglio, si parla di un quarto trimestre (quindi il periodo compreso tra gli scorsi mesi di ottobre e dicembre) caratterizzato da un miglioramento dei numeri, con i ricavi aumentati di oltre undici punti percentuali.

Dividendo Autostrade Meridionali 2012

 Risultati in chiaro scuro quelli presentati da Autostrade Meridionali all’interno del progetto di relazione finanziaria che è stato esaminato e approvato dal consiglio di amministrazione societario nelle ultime ore. Risultati che forniscono una buona spinta del fatturato su base annua, ma qualche elemento di negatività sul fronte della tenuta della capacità reddituale della struttura aziendale caratteristica, che apre spazio per diverse interpretazioni sul 2012.

Più specificatamente, i ricavi d’esercizio sono cresciuti di 1,8 punti percentuali su base annua a quota 91,2 milioni di euro, nonostante una flessione del traffico pari a 3,7 punti percentuali. L’Ebitda, che rappresenta la misura del profitto prima di imposte, tasse e ammortamento, è invece calato di 12,1 punti percentuali a quota 36,7 milioni di euro rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dello scorso anno, mentre l’Ebit si contrae di ben 33,9 punti percentuali passando da 24,2 milioni di euro a 16 milioni di euro.

Titolo Ubi Banca in calo dopo la contrazione degli impieghi

 L’andamento di questo inizio settimana del titolo Ubi Banca è praticamente da dimenticare: in effetti, il gruppo bergamasco si è piazzato addirittura in fondo al Ftse Mib, a causa principalmente della debolezza del comparto bancario europeo, ma anche e soprattutto dei dubbi che stanno avvolgendo il pagamento del dividendo relativo allo scorso anno. Victor Massiah, amministratore delegato dell’istituto lombardo, era stato molto chiaro pochi giorni fa, precisando come gli stress test condotti a livello europeo abbiano provocato una riduzione degli impieghi, con il titolo che è stato addirittura capace di perdere sei punti percentuali.

Timori per la Grecia fermano le Borse Europee

 Mentre nel medio-lungo periodo le attese per il settore bancario sono di crescita (viste le dichiarazioni di Bofa-ML) a preoccupare i listini Europei nel brevissimo periodo ci pensa il G20; il fallimento dell’incontro che diffonde le preoccupazioni per il futuro su prezzo della benzina e timori per la Grecia incide pesantemente sulle Piazze Europee che ora si trovano in territorio negativo con Piazza Affari in calo dell’1.44%.

Il quadro generale in cui gli investitori si trovano è estremamente delicato; il fallimento sul nuovo pacchetto di aiuti per la Grecia che verrà vagliato tra poco cambierebbe le aspettative ed anche se è vero che difficilmente avremo un riscontro negativo sugli aiuti le probabilità di un “no” ci sono ed avrebbero conseguenze importanti sui mercati.

Telecom riduce il dividendo

 Telecom Italia taglia il dividendo del 23%. La società italiana ha infatti affermato che quest’anno distribuirà 900 milioni di euro di dividendi contro i 1.182 milioni di euro distribuiti nel corso dello scorso anno. Una decisione che l’azienda ha giustificato in una nota diramata agli stakeholders, nella quale attribuisce la colpa di questa opzione alla crisi economico finanziaria internazionale, e ai suoi riflessi negativi nei principali mercati di competenza.

“Preso atto del recente peggioramento del contesto macroeconomico e in coerenza con l’obiettivo di mantenimento del credito” – afferma Telecom Italia nella nota diffusa a mezzo stampa – “il cda in sede di approvazione del bilancio 2011 proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a circa 900 milioni di euro”.