Il Senato dice sì alla manovra Monti: stretta fiscale, IMU, tassa sui capitali scudati, riforma sulle pensioni, sono solo alcuni dei temi toccati dal nuovo governo. L’Italia chiude l’anno 2011 con la quarta manovra d’emergenza degli ultimi sei mesi, ma é passato ancora troppo poco tempo dall’approvazione e ancora non si riesce a vedere lo spread Btp-Bund sotto quota 450. La differenza di rendimento Btp/Bund sul tratto a dieci anni é stata ferma a 497 punti base per poi raggiungere i 501 punti ieri pomeriggio, il tasso del decennale marzo 2022 ha raggiunto un valore del 6,918%.
BCE e quantitative easing in caso di necessità
Bini Smaghi nonostante non si dica favorevole né agli eurobond né al concetto di Bce come prestatore di ultima istanza, si dice favorevole all’ipotesi di quantitative easing, il termine inglese che indica un “alleggerimento quantitativo”, una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte della BCE attraverso operazioni di mercato aperto, nel sistema finanziario ed economico. Il membro del comitato esecutivo della Bce lascerà la carica tra qualche giorno e assumerà la posizione di docente nel Centro di Affari internazionali dell’Università di Harvard a gennaio 2012. L’anno prossimo assumerà anche la carica di presidente della utility italiana Snam Trasporto.
Manovra finanziaria 2011 approvata al Senato
Prima del giorno di Natale, arriva come promesso il pacchetto da 35 miliardi di euro che servirà a rimpinguare le casse del nostro Stato: ben 21,4 miliardi verranno da Imu e stretta sul fisco. Sebbene il governo avesse promesso che la manovra avrebbe contemplato non solo balzelli fiscali ma anche incentivi e stimoli per la crescita economica, il pacchetto é composto per ben l’85% di tasse, mentre il restante 15% é dedicato ai tagli sugli sprechi. In molti auspicano che le misure strettamente per la crescita arrivino in un futuro non troppo lontano. Ad ogni modo il decreto salva Italia passa al Senato, tra polemiche varie.
Titoli da comprare nel 2012
Di fronte alle festività gli investitori si prendono una pausa e tirano le somme dei portafogli; il 2011 è stato un anno estremamente difficile e molto contrastato che ha visto l’indice FTSE-Mib vacillare per poi arrivare a cedere al mese corrente quasi il 30% del valore rispetto alla chiusura del 2010, con le blue-chips alternativamente rialziste e ribassiste ma unite dalla debolezza comune che ha spinto l’indice sotto il bottom dell’anno precedente.
A guardare il grafico sembra che nel 2012 le cose potrebbero peggiorare ulteriormente visto anche il livello dello spread tra Btp e Bund che preoccupa le istituzioni; in realtà restano come sempre aperti due scenari ben distinti di cui il primo è proprio quello ribassista. Se da un lato abbiamo Monti che chiede di comprare Btp e Bot per sostenere il Paese, dall’altro sappiamo che con capitali ridotti i rendimenti dei titoli di Stato non sono convenienti anche se alti ed il profilo di rischio è estremamente basso. Parliamo quindi di azionario visto che la vera scelta difficile sarà “indovinare” il settore difensivo per il 2012.
Fiat apre due centri Mopar a Shanghai e Dubai
Il continente asiatico deve avere un fascino particolare per il Lingotto: in effetti, Fiat e Chrysler hanno comunicato in maniera congiunta che verranno aperti ben due centri di distribuzione Mopar (la divisione Motor Parts) da queste parti, per la precisione a Shanghai, in Cina, e a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, una scelta che è volta a sostenere in maniera adeguata i rialzi dei mercati globali. Come è stato dichiarato espressamente da Pietro Gorlier, numero uno e amministratore delegato della stessa Mopar, l’apertura di due strutture così importanti non è certo casuale e vuole far intendere come la rete di distribuzione diventerà sempre più ampia, con in vari pezzi di ricambio e l’assistenza in questo campo che beneficeranno delle ottime performance delle piazze in questione.
L’Istat certifica il lieve rialzo delle vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio del nostro paese hanno fatto registrare a ottobre un leggero miglioramento: come accertato opportunamente dall’Istat, infatti, il comparto alimentare ha sostenuto questa crescita, con degli ottimi risultati soprattutto per quel che concerne i discount. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che due mesi fa l’aumento congiunturale è stato pari a 0,1 punti percentuali, se non altro una variazione incoraggiante, dato che per almeno cinque mesi si era assistito solamente a dati negativi. Rispetto a settembre, poi, i prodotti alimentari sono stati venduti in gran numero, con un incremento dello 0,7%, mentre il confronto con lo stesso periodo di un anno fa ha evidenziato di fatto un calo piuttosto sostenuto (-1,5%), a causa, in particolare, delle pessime performance dei beni non alimentari.
Asta Bce si chiude con domanda record
Risultati oltre le aspettative per l’asta straordinaria della Bce a tre anni che fornirà al sistema bancario europeo 489 miliardi di liquidità, pari a circa il 44% del total funding 2012 delle banche italiane (stima di Intermonte). Non solo l’importo ha superato le aspettative di mercato ma anche la durata dell’operazione conclusasi nel giro di poche ore. La maggior parte dei finanziamenti dovrebbe essere andata a banche dei Paesi del Sud Europa, per le quali risulta più difficile finanziarsi sul mercato. Questa operazione d’altronde é stata attuata con lo scopo di ridurre i rischi di razionamento dei flussi finanziari a imprese e famiglie e uscire dalla recessione.
Per Fonsai probabile aumento di capitale
Diviene sempre più probabile l’ipotesi di un aumento di capitale per Fondiaria-Sai. Secondo quanto emerso dall’incontro tenutosi tra l’advisor finanziario Goldman Sachs, l’advisor legale Carbonetti, il direttore generale Piergiorgio Peluso e alla presenza dei cinque consiglieri indipendenti dell’azienda, l’ipotesi di un aumento di capitale é da prendere in seria considerazione. Il gruppo assicurativo italiano con sede a Torino potrebbe finire per non essere più controllato dalla famiglia Ligresti? E’ alquanto improbabile, in quanto la famiglia ne detiene una percentuale pari a circa il 47%. la quota di partecipazione però potrebbe subìre una “diluizione” con l’ingresso di nuovi soci, anche se non mancheranno i diritti di opzione spettanti ai Ligresti.
Piazza Affari positiva
I bassi volumi di contrattazione che caratterizzano i giorni prefestivi pesano ancora di più in un momento come questo, in cui buona parte dei trader vuole restare liquida per valutare il close annuale alla luce dei nuovi sviluppi di breve.
L’andamento del Fib è di tipo laterale-rialzista e dal bottom vicino a 14500 in 6 giorni il derivato non è riuscito a guadagnare più di 500 punti scarsi; dopo l’aumento di volatilità della giornata di ieri che non ha avuto sviluppi, siamo ora in una fase di compressione giunta ormai al suo vertice. Dopo l’apertura in gap-up, dalla prima candela oraria fino a quella corrente si è avuto un restringimento del range di estensione che al momento risulta essere l’unico segnale da seguire prima della chiusura di giornata. L’uscita dal triangolo di compressione ben visibile sul grafico a candele ad un’ora darà circa 100-150 punti di movimento direzionale da seguire in trailing stop e senza reverse di posizione.
Gli ispettori dell’Fmi concludono una delle missioni in Italia
Una delle tante previste visite del Fondo Monetario Internazionale nel nostro paese è appena terminata e già si pensa alla prossima che avrà luogo a gennaio: gli ispettori dell’organismo di Washington hanno condotto dei controlli e delle sorveglianze specifiche sul nostro paese e sulla sua situazione economica, operazioni che sono state concordate lo scorso mese di novembre. I colloqui hanno coinvolto ovviamente gli inviati del Fondo e le nostro autorità, con l’obiettivo ben preciso di trovare un accordo sulle modalità del monitoraggio fiscale, ma non si è andati molto oltre alcune questioni di tipo sostanziale. Le fonti che hanno riferito dell’incontro, inoltre, hanno anche precisato che ve ne sarà un altro tra un mese esatto, una cadenza che si è resa necessaria a causa della situazione di emergenza.
Yahoo potrebbe ridurre la propria partecipazione in Alibaba
I fari tornano ad accendersi in tutta la loro potenza su Yahoo: la celebre compagnia di Sunnyvale sta infatti considerando con la massima attenzione di ridimensionare la propria partecipazione in Alibaba Group dal 40 al 15%, come è emerso dalle ultime indiscrezioni. Il board americano ha infatti previsto per la giornata odierna un meeting in cui verrà discussa proprio questa specifica transazione, con l’accordo che valuta gli assets asiatici circa quattordici dollari per ogni singolo titolo azionario, vale a dire oltre 17 miliardi di dollari. Tra l’altro, la stessa Yahoo potrebbe anche vendere la sua intera quota che attualmente è detenuta nella divisione giapponese.
Svezia taglia tassi di riferimento all’1,75%
La Banca centrale svedese ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base portandolo all’1,75% dopo aver rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia del Paese: per il 2012 era prevista una crescita del 1,5%, ma le nuove stime indicano cifre non superiori all’1,3%. L’inflazione 2012 invece dovrebbe attestarsi sull’1,5% dalla precedente stima del 1,9%. Ricordiamo che la Svezia, dopo la Norvegia, é il secondo Paese che ha mantenuto il deficit al livello più basso della media europea. Insieme al Paese nord europeo, proprio in questi giorni un’altra autorità ha preso decisioni di politica economica: la Bank of Japan ha mantenuto invariati i tassi di interesse ad un valore prossimo allo zero (0-0,1%) con un voto all’unanimita’, ha inoltre ridotto le stime sulla crescita economica del Paese.
L’UE aumenta i fondi del FMI di 150 mld
L’Eurogruppo straordinario dei ministri finanziari dei 17 Paesi di Eurolandia ha deciso di erogare la somma di 150 miliardi di euro per il Fondo monetario internazionale di Washington (Fmi), il quale a sua volta utilizzerà questa somma per concretizzare iniziative a sostegno della moneta unica. La Germania sarà il principale contributore mentre l’Italia parteciperà con una somma proporzionale alla sua quota di partecipazione al Fondo di Washington in 23,48 miliardi di euro. Il nostro Paese tra l’altro, viste le ultime vicissitudini economico finanziarie, potrebbe essere uno dei primi beneficiari degli interventi del FMI. Il risultato di 150 miliardi é ancora insufficiente, si potrà raggiungere la quota prevista di 200 miliardi solo con il contributo di altri paesi extraeuropei, ai quali si é rivolto l’Ecofin:
Milano apre in positivo ma dopo BCE scattano le vendite
L’open di questa mattina era più che incoraggiante; il FTSE-Mib si è istantaneamente trovato poco sopra a 15100 punti aprendo una finestra di prezzo che nelle ore successive alla prima si è chiusa sotto il peso delle vendite. Dal top relativo a 15300 il mercato ha iniziato la discesa fulminea che ha visto il suo bottom relativo a 14720 di indice mentre al momento sul book si lotta per mantenere quota 14800 (supporto da controllare in close daily).
Ora che il gap è stato chiuso se il mercato non si riprenderà il close annuale potrebbe spingere il mercato sotto ai minimi di periodo portando la negatività di Dicembre 2011 anche su Gennaio 2012. Per la giornata di oggi ci si può attendere ancora uno sviluppo positivo visto che il settore bancario nonostante la leggera perdita sembra in recupero ed Intesa SanPaolo è in cima alle blue-chips con un guadagno del 2%. A seguire abbiamo Lottomatica (+1.31%) e Mediolanum (+1.22%) sul podio e Enel G.P., Atlantia, Generali, STM e Diasorin che sono gli unici titoli del listino italiano ad essere positivi.