Quale impatto sullo spread dalla crescita del debito?

 Secondo quanto emerge da uno studio della Bce, l’impatto sullo spread dell’aumento dell’indebitamento pubblico non è affatto di poco conto. L’ingente debito pubblico italiano, che ha già superato quota 2.000 miliardi di euro sul finire del 2012, risulta essere l’elemento-chiave nell’andamento dello spread Btp-Bund. A quanto pare per ogni punto di crescita del nostro debito, avviene un contestuale aumento del differenziale tra i tassi italiani e quelli tedeschi. Tuttavia, può essere comprensibile il fatto che gli investitori chiedano un maggior premio per il rischio al crescere del debito pubblico.

Mps tra class action e riduzione dipendenti

 Il 2013 è iniziato nel peggiore dei modi per Monte dei Paschi di Siena. Coinvolta in una crisi senza precedenti nella sua plurisecolare storia, l’istituto di credito toscano si trova ora dinanzi a una serie di “imprevisti” e di scelte particolarmente delicate, a cominciare dallincremento del numero di lavoratori che saranno indotti a lasciare le scrivanie di filiali e sedi centrali.

Tassi Bot annuali tornano sopra l’1%

L’asta odierna dei Bot annuali ha evidenziato come sia in aumento la pressione sulla curva dei tassi italiana, che nelle ultime due settimane ha dovuto fare i conti con i realizzi sui titoli di stato di breve e medio periodo in quanto c’è maggiore incertezza sull’esito delle elezioni politiche italiane in programma il 24 e 25 febbraio. Negli ultimi giorni lo spread Btp-Bund è tornato sopra 300 punti, mentre Piazza Affari è alle prese con diversi scandali tra Mps, Saipem, Eni e Finmeccanica.

Mps vigilanza Bankitalia attenta e costante secondo Grilli

 Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nell’audizione alla Camera la vigilanza della Banca d’Italia su Mps è stata “costante, attenta e continua a partire dal 2010 col governatore Draghi per finire al 2012 con Visco”. Grilli ha sottolineato che la vicenda di Mps non deve far paventare ulteriori rischi di solidità per il sistema bancario italiano. Infatti, nella riunione del Comitato di Stabilità, lo stesso Grilli ha posto l’accento proprio sull’adeguata patrimonializzazione delle banche italiane. Alla riunione hanno preso parte anche Ignazio Visco, Fabrizio Saccomanni e Giuseppe Vegas.

Mps titolo +6,3% dopo ok Monti-bond da Bankitalia

 Il titolo Banca Mps resta sotto i riflettori a Piazza Affari e anche stamattina dimostra di aver assorbito in buona parte lo shock dello scandalo dei derivati finanziari, che aveva portato le azioni della banca di Rocca Salimbeni a perdere più del 20% in tre giorni. Dopo l’exploit dell’11% di venerdì, anche oggi il titolo segna un progresso importante dopo una sospensione per eccesso di rialzo in apertura. Attualmente il titolo Banca Mps sale del 6,31% a 0,2762 euro ed è il migliore del listino FTSE MIB, in scia all’approvazione dei Monti-bond da parte di Bankitalia.

Mps -22% in tre giorni in borsa in attesa cda straordinario

 Ancora profondo rosso in borsa per le azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, che ieeri hanno chiuso la seduta con un calo dell’8,19% a 0,2333 euro. Negli ultimi tre giorni la flessione complessiva è stata del 22%. Il 7 gennaio il titolo era salito fino a 0,313 euro, ma da allora la performance è stata negativa per il 34%. Ieri il titolo è sceso sui minimi più bassi degli ultimi venti giorni a 0,2321 euro, ma oggi potrebbe continuare a scendere avvicinandosi nuovamente a 0,2 euro.

Mps bilanci truccati da Mussari secondo Bankitalia

 Continua la bufera a Siena. Lo scandalo dei derivati finanziari, che Banca Mps avrebbe occultato nei bilanci degli ultimi anni, sta avendo una grande risonanza nel mondo bancario e della politica, considerando che Rocca Salimbeni è considerata da sempre un “feudo rosso”, la banca dell’ex Pci e quindi ora del Partito Democratico. Le presunte irregolarità nei bilanci della banca senese stanno facendo muovere un po’ tutti gli organi di vigilanza per valutare l’entità delle perdite e le responsabilità. Secondo Bankitalia ad occultare i documenti contabili sarebbero stati gli ex vertici del Montepaschi.

Ubi Banca aumento coperture su crediti difficili 2012

 Il settore bancario italiano si è scoperto nuovamente fragile e ancora a rischio shock. Oltre al nuovo caso derivati di Banca Mps, preoccupa anche la situazione patrimoniale di Ubi Banca. Secondo quanto riportato dai quotidiani finanziari, la Banca d’Italia – a seguito di un’ispezione terminata lo scorso 17 ottobre – avrebbe mosso forti critiche a Ubi Banca per la gestione dei crediti di Ubi Leasing. Secondo gli esperti di Via Nazionale non ci sarebbero stati chiarimenti esaustivi su alcune pratiche problematiche. Così Bankitalia presenterà un esposto alla magistratura per accertamenti.

Debito pubblico italiano nuovo record a 2.020 miliardi

Dopo aver sfondato quota duemila miliardi a ottobre scorso, il debito pubblico italiano segna un nuovo record storico. A novembre 2012 il debito pubblico è salito a 2.020,668 mliardi di euro, anche se secondo Bankitalia a dicembre dovrebbe esserci un calo con ritorno sotto i duemila miliardi di euro grazie al forte avanzo primario e al decumulo della liquidità del Tesoro. Buona parte del debito accumulato a novembre è imputabile all’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, in aumento di 6 miliardi di euro rispetto al mese precedente.

Debole ripresa 2013 – Bankitalia

 Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha descritto il 2013 come un anno di lenta e lieve ripresa. Una inversione di tendenza rispetto alla recessione, che tuttavia si contraddistinguerà per una generale debolezza. Vediamo quali siano state le dichiarazioni del governatore dell’istituto banchiere centrale che, commentando gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, ha colto l’occasione per tracciare il futuro di breve, brevissimo termine, dell’economia e della finanza tricolore.

Insolvenze di mercato: le novità del Provvedimento Unico

 La Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) e la Banca d’Italia hanno dato il via al primo passo che porterà alla modifica del Regolamento sulla disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle società di gestione: si tratta del cosiddetto “Provvedimento Unico”, una revisione che ora si è resa più che mai necessaria, dato che il Decreto legislativo 48 del 2011 (“Sistemi di pagamento, di regolamento titoli e contratti di garanzia finanziaria”) ha cambiato una parte fondamentale del Testo Unico Finanziario, vale a dire quella relativa alle insolvenze di mercato.

Aumento di capitale MPS voluto da Bankitalia

 Monte dei Paschi di Siena, attualmente al centro di una vicenda piuttosto complessa, che dovrebbe portare la Fondazione MPS (principale azionista dell’istituto di credito) a cedere un pacchetto rappresentativo del 15% del capitale sociale dell’azienda bancaria, sarebbe stata contattata dai vertici di Banca d’Italia, che senza mezzi termini avrebbero domandato all’istituto di procedere a una rapida ricapitalizzazione, con corposo aumento del capitale.

La notizia è ancora introdotta all’interno del vasto merito delle indiscrezioni di stampa, ma non ci sarebbe da sorprendersi se – dietro al rumor – si celasse veramente un intento di Bankitalia a spingere affinchè Siena possa rapidamente dar seguito a una transazione di aumento di capitale sociale. Il tutto sarebbe avvenuto formalmente, attraverso una lettera che via Nazionale avrebbe indirizzato in Toscana, nella quale si afferma che è necessario e auspicabile un nuovo rafforzamento patrimoniale, al di là da quelle che possono essere le (discusse) valutazioni dell’Eba, l’autorità bancaria europea di maggior riferimento.

Bankitalia: Visco chiede intervento per i giovani

Non c’è una ricetta per uscire dalla crisi – avverte – bisogna solo lavorare molto, ascoltare e riflettere. Ascoltare i giovani, che sbagliano quando chiedono.

È la volta di Ignazio Visco, il governatore di Bankitalia sottolinea la necessità dell’Italia di uscire dall’euro, di improntare la politica su un rigido sistema di bilancio, ma soprattutto di investire nei giovani. Si studia poco e si studia male, non sono pochi i laureati più capaci che decidono di “fuggire” all’estero dove il loro lavoro viene maggiormente remunerato. Il neo Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel corso del suo intervento alla rassegna “Investire in conoscenza: giovani e cittadini, formazione e lavoro” riporta l’aneddoto di Federico Caffè, il quale diceva sempre che bisogna avere il coraggio di riformare, non quello di difendere posizioni preesistenti.

Bankitalia: nuovo governatore Ignazio Visco Marcegaglia

 Berlusconi ha indicato Ignazio Visco come Governatore della Banca d’Italia per assicurare la salvaguardia dell’autonomia dell’istituzione, soprattutto il Quirinale è soddisfatto della scelta perché secondo l’organo Visco rappresenta una scelta interna a palazzo Koch che garantisce l’indipendenza dalla politica. Nato a Napoli, si è laureato in economia e commercio alla Sapienza di Roma nel 1971 presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una  tesi sulla Verifica della tesi dell’incorporamento dell’aumento dei prezzi nel tasso d’interesse. Solo un anno dopo viene assunto in Banca d’Italia, che lo manda alla University of Pennsylvania per completare i suoi studi in materie economiche. Sempre negli USA ottiene un Master of Arts e un Ph.D. in Economia nel 1981.