Fiat Mirafiori: investimenti con il sì al referendum

 Con la vittoria dei sì, per quanto risicata, nel referendum dei lavoratori di Mirafiori, per lo stabilimento torinese la Fiat avvierà un piano di investimenti da oltre un miliardo di euro. L’obiettivo è quello di andare a produrre veicoli di fascia alta, che costano di più rispetto alle normali utilitarie, e che quindi hanno anche un margine di guadagno superiore. Questo avverrà nell’ambito della nascita di una newco, una nuova società italo/americana tra la Fiat Auto e la Chrysler, e di una revisione delle condizioni contrattuali per i lavoratori. E’ proprio su questo “scoglio” che i lavoratori delle Carrozzerie Mirafiori si sono letteralmente divisi tra il fronte del sì e quello del no. Alla fine il sì l’ha spuntata e, quindi, i lavoratori dello stabilimento saranno riassunti con un nuovo contratto di lavoro che non sarà più il CCNL, ma agganciato alla produttività del sito stesso e con una riduzione, tra l’altro, delle pause dal lavoro, e con la possibilità di spostare la mensa a fine turno.

Chrysler riapre il 2010 sul web con una campagna per Jeep Wrangler

 Il Salone dell’auto di Detroit, fino al prossimo 24 gennaio, sarà per tutte le case automobilistiche un grande trampolino di lancio per lasciarsi alle spalle due anni difficili che hanno portato, in particolare in America, a dei veri e propri sconvolgimenti poi sfociati, tra l’altro, nell’alleanza tra Fiat e Chrysler.
Osservando che la prima campagna web lanciata da Chrysler Italia nel 2010, è dedicata a Jeep Wrangler, con relativa offerta commerciale, si intuisce l’importanza che le 2 case automobilistiche vogliono dare al marchio Jeep.

Ed è proprio sul binomio Italia-USA che si sta giocando la presenza al Salone della casa automobilistica americana, e di quella italiana, ora ufficialmente insieme, per stupire i visitatori, gli addetti ai lavori nonché gli analisti e gli investitori. Per quanto riguarda i prossimi modelli pronti a sbarcare sul mercato, Fiat gestirà il marchio Chrysler, comunque, nel segno della continuità col lavoro svolto nel passato, nonostante la novità di ora, ovverosia quella della fusione.