Crisi economica: ancora bassi i consumi delle famiglie

 Continua nel nostro Paese la tendenza stagnante dei consumi familiari, a conferma del fatto che la crisi finanziaria ha intaccato forse più del previsto il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Anche per il mese di febbraio, infatti, la Confcommercio ha rilevato l’ennesima tendenza discendente per l’acquisto di beni e di servizi.

Nel dettaglio, a febbraio l’ICC, Indicatore dei Consumi Confcommercio, ha fatto registrare una contrazione su base annua del 4%, confermando come la stagione fredda per i consumi in Italia non sia ancora finita.

Fiat e Chrysler, ecco l’accordo. Mentre Sarkozy termina il “piano auto”

 Come anticipato, è arrivata la firma tra Fiat e Chrysler: una lettera d’intenti non vincolante per la creazione di un’alleanza strategica globale.  Il contratto vero e proprio è previsto per aprile: questo, dopo che la casa automobilistica americana fondata nel 1925 avrà ottenuto dal Tesoro l’approvazione del suo piano di risanamento.

Un accordo che, però, non ha influenzato positivamente l’andamento della Borsa: dopo un rialzo iniziale, il titolo Fiat è stato spinto ai minimi storici: -1,34% a 4,42 euro.
L’accordo non presenta novità rispetto a quanto trapelato in questi giorni frenetici per le due aziende: Chrysler, oltre ad avere accesso alla rete di distribuzione Fiat, si vedrà fornire dagli italiani licenze per usare piattaforme per veicoli a basso consumo, motori, componenti e trasmissioni, e li potrà adattare  alle proprie esigenze e produrre nei propri impianti.

Bot ai minimi storici: rendono l’1%

 Bot ai minimi di sempre: la resa è dell’1%. Le previsioni di un prossimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca centrale europea ne spingono al minimo storico il rendimento.

La cronaca. Nell’asta di ieri, i Buoni del Tesoro a dodici mesi sono stati aggiudicati a un tasso lordo dell’1,84%, rispetto al 2,46% del collocamento di dicembre. Il rendimento dei titoli trimestrali è stato ancora più basso, arrivando all’1,695% al lordo di tasse e commissioni. Il Bot a tre mesi messo all’asta ieri rende quindi l’1.05%. L’annuale tocca a malapena quota 1,3%.

Con l’inflazione a quota 2,2%, il rendimento dei Bot passa dunque a valori ormai negativi. Però si cerca ancora – così si evincerebbe dai dati – la sicurezza del risparmio, anche a discapito del rendimento. La domanda di titoli pubblici è stata, infatti, molto alta, Secondo le banche si tratta di investitori che hanno rimpiazzato automaticamente Buoni del Tesoro in scadenza.

Gordon Brown annuncia agevolazioni per chi ha difficoltà con i mutui

L’Inghilterra è intenzionata ad aiutare i cittadini che vertono in forti difficoltà economiche a causa della profonda crisi finanziaria che ha colpito i mercati di tutto il mondo. Lo ha annunciato la Regina Elisabetta che, ieri in occasione dell’inaugurazione del Parlamento, ha presentato un importante programma che prevede ben 12 progetti di legge a sostegno dell’economia. Anche il premier inglese Gordon Brown ha dichiarato l’intenzione di aiutare le famiglie che si trovano ad affrontare una grossa emergenza economica. Nel dettaglio il premier ha annunciato agevolazioni per coloro che hanno stipulato un contratto di mutuo per l’acquisto di una casa e che, a causa della crisi internazionale, hanno difficoltà a pagare le rate. Brown, infatti, ha previsto la possibilità di rinviare il pagamento degli interessi sul mutuo per un massimo di due anni e di evitare il pignoramento.

Per l’Aibe le banche estere potrebbero scappare dall’Italia

 In questo periodo di forte crisi finanziaria l‘Italia oltre ad un peggioramento dell’economia rischierebbe di affrontare un altro grande problema: le banche estere potrebbero presto decidere di uscire dal panorama italiano. Lo afferma Guido Rosa, presidente dell’Associazione banche estere in Italia (Aibe), spiegando che l’Italia attualmente, in piena crisi economica, appare un Paese poco attraente. Secondo Rosa, infatti, gli istituti di credito esteri presenti in Italia si trovano ad affrontare grandi svantaggi di varia natura: fiscali, burocratici e logistici. Le banche estere, dunque, a causa della crisi finanziaria, dovendo gestire al meglio il proprio patrimonio potrebbero diventare maggiormente selettive e scegliere di allontanarsi dal mercato italiano per approdare in Paesi che offrono rendimenti maggiori. Il presidente dell’Aibe ha denunciato, inoltre, che la maggiore difficoltà che grava sulle banche estere in Italia è la forte pressione fiscale che è superiore alla media europea di sette punti percentuali.

Per Global Insight in europa la crisi sarà peggiore e più lunga che in Usa

 Secondo una ricerca del think thank Ihs Global Insight il Vecchio continente ha altissime probabilità di avere una profonda e prolungata frenata nel 2009. L’economia britannica, per esempio, subirà una contrazione dell’1,5%”, dice il report.Nell’Eurozona, invece sarà dello 0,7%”. I mercati più colpiti saranno quelli in cui è più sviluppato il settore immobiliare e delle costruzioni: Spagna, Irlanda e Inghilterra. Quest’ultima, in particolare, dovrà fare i conti con la forte esposizione nel comparto finanziario. A pagare di più, tuttavia, sarà l’Irlanda con un calo del Pil del 3%. Anche Germania e Svezia sono molto vulnerabili, visto che le loro esportazioni sono soprattutto auto e camion. “Due settori dove la domanda globale sta calando pesantemente”, spiega lo studio di Ihs.