È una vera e propria ondata di azzeramenti dei dividendi quella che gli azionisti degli istituti di credito italiani si stanno accingendo ad affrontare. Unica eccezione sembra esser rappresentata da Credem e Intesa Sanpaolo, che sembrano invece intenzionate a continuare a premiare il rischio dei propri soci, mediante una cedola che si preannuncia quindi essere soddisfacente, se confrontata con quanto applicato (o non applicato) dai principali competitors.
Intesa Sanpaolo sembra infatti intenzionata a proporre un dividendo pari a 0,05 euro per azione, contro gli 0,08 euro per azione del 2010, mentre Credem dovrebbe addirittura invertire la tendenza, con il consiglio di amministrazione che proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,15 euro per azione, in incremento rispetto a 0,10 euro per azione dell’esercizio precedente.