Universo Ligresti ancora nel mirino a Piazza Affari

 La bufera sull’universo Ligresti continua anche nella giornata di oggi; per la seconda giornata di fila Fondiaria-Sai non riesce ad aprire le contrattazioni e dopo il rialzo a tre cifre della giornata di ieri oggi il book di negoziazione segna dopo poche ore una performance teorica prossima al 70% con le contrattazioni ancora congelate. Discorso inverso invece per Unipol, che insieme a Premafin sono in asta di volatilità rispettivamente con -12,85% e +14.03% di performance.

Aumento di capitale Unipol/Fondiaria-Sai

 Durante l’apertura della penultima ottava del mese di Luglio 2012 i mercati si trovano in forte contrasto, anche se il risultato è comunque nettamente negativo. L’indice di riferimento di Piazza Affari cede quasi lo 0,40% andando a sfiorare quota 13660 durante le prime ore di contrattazione e preparandosi ad un crollo nel pomeriggio sul ritracciamento previsto a Wall Street.

Settore Bancario sostiene Piazza Affari

 L’avvio negativo delle Piazze Europee fa’ seguito agli sviluppo delle ultime due settimane dove, in particolare a Piazza Affari, si sono create le condizioni per un ritracciamento verso 13300 punti. La doppia finestra di prezzo lasciata aperta tra 13700 punti e 13300 punti è diventata durante le contrattazioni della scorsa ottava il punto di arrivo del laterale sviluppato tra il 2 ed il 4 Luglio. 

BoE congela i mercati, bank rate a 0.5%

 Le Piazze Europee aprono le contrattazioni ancora dentro il range segnalato nei giorni precedenti, frenati durante la mattinata dalle tensioni relative alle decisioni della Bank of England. Pochi minuti fa’ i mercati hanno appreso che la BoE intende lasciare invariato il bank rate a 0.5% aumentando il programma QE a 375 milioni di sterline, ma ancora una volta la risposta degli investitori è “piatta” ed il mercati restano “al palo”.

Borse negative, focus sullo spread

 Dopo la formazione di una doppia finestra di prezzo sull’indice Italiano il mercato è salito da 13750 punti fino a sfiorare 14500, dove ora è stato disegnato un doppio massimo compreso tra lunedì scorso e questa mattina. Il livello di resistenza ha una forte valenza nel medio termine e l’eventuale recupero in close weekly ribalterebbe definitivamente la situazione facendo virare Piazza Affari in positivo per il recupero immediato dei 16000 punti ancora distanti. 

I migliori dividendi di questa settimana

 Una nuova settimana è cominciata e gli investitori finanziari possono fare riferimento a opportunità e occasioni davvero interessanti: nei prossimi sei giorni, infatti, si profilano dei rendimenti piuttosto appetibili, visto che si sta parlando della settimana scelta da molte aziende per lo stacco delle cedole. Tra l’altro, non si esagera affatto quando si dice che le prossime giornate saranno caratterizzate da una concentrazione eccezionale per quel che concerne i dividendi in questione. Come ci si deve comportare, dunque, e quali sono le offerte che non bisogna assolutamente lasciarsi sfuggire? Anzitutto, bisogna precisare che il mercato è ancora calmo, ma potrebbe essere influenzato in maniera negativa da molte situazioni internazionali, in primis le ultime elezioni che si sono tenute in Grecia, con la vittoria dei partiti di Destra favorevoli all’euro, ma non solo. D’altronde, questa tornata elettorale non risolverà certo tutto d’un colpo una situazione economica grave e sull’orlo del baratro.

Elezioni in Grecia rilanciano settore bancario

 L’Euro tira un respiro di sollievo; in Grecia le elezioni hanno escluso una volta per tutte la candidatura anti-Euro che ha messo sotto scacco le Borse Europee da più di un mese a questa parte e l’effetto è praticamente immediato.

L’incertezza sulle conseguenze rispetto l’uscita di un Paese (in questo caso la Grecia) dall’area Euro ha costretto gli investitori a fare diversi passi indietro nonostante il clima di ripresa che si respirava prima del default Greco, ma ora i compratori tornano attivi e risollevano le sorti del settore bancario, punto cardine per il rilancio della ripresa.

Il FTSE-Mib si porta fin dai primi scambi sotto la parità, ma il futures viaggia in positivo; il differenziale è dovuto unicamente allo stacco di dividenti previsto per oggi che grava sui conti ma non annulla del tutto l’effetto ripresa.

►PARTITO PRO-EURO VINCE ELEZIONI IN GRECIA

Piazza Affari positiva, spread sotto a 450 punti base

 Sprint in apertura per l’ultima giornata dell’ottava in corso; la seconda settimana di Giugno si appresta a chiudere in positivo con il FTSE-Mib che apre in gap-up in prossimità di 13125 punti e dimentica le 4 difficili giornate precedenti in cui il mercato ha prima perso terreno e poi lateralizzato. Il rialzo prosegue per tutta la mattina e spinge l’indice delle blue-chips vicino a 13400 punti per poi rallentare la corsa in vista dell’apertura di Wall Street.

Lo spread Btp-Bund fin dall’apertura subisce una netta contrazione; i 470 punti base visti nella giornata di ieri sono già a distanza di sicurezza ed è probabile che la giornata si chiuderà sotto il livello attuale intorno a 454 punti. L’allentamento delle tensioni si deve quasi completamente alla buona performance di Wall Street della giornata di ieri, con il Dow Jones che archivia la seduta con un guadagno dell’1,24% a 12651.76 punti.

Piazza Affari alla ricerca di pmi da quotare

 Tra le quotazioni principali dei prossimi mesi vi potrebbero essere senza dubbio quelle delle piccole e medie imprese del nostro paese: l’appello e la richiesta in questione sono giunti direttamente dalla Consob, nel corso del discorso di Giuseppe Vegas a Piazza Affari di qualche giorno fa e ora si cominciano a ipotizzare le casistiche maggiormente frequenti. Anzitutto, bisogna specificare che il collocamento dei titoli azionari delle pmi viene ritenuto strategico e fondamentale per mantenere in vita la stessa Borsa Italiana, visto che le quotazioni nuove di zecca sono davvero scarse e non molte aziende sembrano interessate a una prospettiva del genere. L’invito della Commissione Nazionale di Società e di Borsa è stato dunque perentorio, ma in che modo verrà percepito nella realtà concreta?

Pirelli in borsa recupera terreno

 Il crollo verticale di ieri di Pirelli ha spaventato buona parte degli investitori, ma in realtà le preoccupazioni non sono così fondate come potrebbe sembrare. Il titolo durante la seduta di ieri ha aperto sopra a 9.25 euro per azione ma nel pomeriggio, nel giro di due ore, è passato da quasi 9.50 euro per azione a circa 8.5 euro per azione, dove poi ha chiuso le contrattazioni lasciando l’amaro in bocca a chi credeva in un recupero.

Il titolo è particolarmente slegato dall’andamento del FTSE-Mib e per questo, se analizzato da solo, mostra un quadro completamente diverso e quasi positivo rispetto all’indice di appartenenza. Dopo il bottom della seconda metà del 2011 (di poco inferiore a quota 5 euro per azione) Pirelli ha recuperato terreno costantemente fino a raggiungere, in Aprile 2012, il top relativo a 9.69 euro per azione. Gli azionisti che sognavano i dieci euro per azione si sono scordati che il target di medio termine era a 9,5 euro e per questo dopo una finta ripresa dell’up-trend il book di negoziazione è crollato sotto il peso delle prese di profitto. 

Settore bancario affonda i mercati azionari

 Comparto Bancario affonda l’Eurozona; avvio di ottava devastante per le Piazze Europee, che si trovano ancora una volta a dover fare i conti con un sistema del credito pieno di problemi.

In Grecia il risultato elettorale da’ il colpo di grazia ad un mercato che, ancora una volta, rischia l’esclusione dall’area Euro; la perdita dell’indice superiore al 7,7% è superata solamente dai bancari, di cui il peggiore è Alpha Bank a .21%. Segue Efg Eurobank a -19% e National Bank of Greece con un -18%, mentre lo stoxx Europeo scende dell’1,24%.

In Italia il FTSE-Mib apre ben al di sotto di quota 13750 avviando un’ottava che si prospetta essere estremamente difficile; l’overnight sul week-end è risultato, come anticipato, ancora una volta rischiosissimo per chi sbaglia direzione, anche perchè la chiusura del gap in apertura di giornata non ha comunque rilanciato verso l’alto l’indice, che ora è prossimo alla parità ma con una serie di pattern negativi. 

Aumento di capitale A2A annullato

 Durante un’intervista nel week-end il numero uno di A2A Giuseppe Sala ha ribadito nuovamente che non vi sarà alcun aumento di capitale. Le voci circolavano fin dall’anno scorso e solo ora si giunge alla conclusione con l’archiviazione della proposta; l’azienda beneficia infatti di oltre due miliardi di euro di credito, che possono sostituire la proposta di un aumento di capitale.

In Borsa il titolo cede terreno ma a scendere è l’intero listino Italiano, in linea con quello Europeo; la giornata di oggi non fa’ testo in un contesto guidato unicamente dai dati macro legati in particolare all’Eurozona, dopo che la Grecia ha subito (e sta subendo) un default controllato e la Spagna rischia la stessa sorte. Nel contesto attuale è difficile che notizie “minori” come quelle che riguardano le singole realtà possano cambiare volto ad una giornata rossa a causa di “forze maggiori”.

Enel promossa da Citigroup

 Seduta altamente volatile a Piazza Affari; l’ottava corrente entra nella sua seconda metà avviandosi alla conclusione dopo una serie di sedute confuse che si risolvono con un “nulla di fatto”. L’indice oscilla intorno alla parità prossima a 14600 punti, anche se alcuni analisti sono fiduciosi per la ripresa durante le contrattazioni del pomeriggio. L’indice Italiano delle aziende a maggior capitalizzazione è guidato da Autogrill, che avanza quasi del 5%, seguito da Banco Popolare a +2.82% e Banca Popolare di Milano, +1.86%. Il titolo più interessante è per il momento Enel, che finalmente torna agli onori della cronaca grazie a Citigroup. 

Banche in ripresa dopo annuncio Moody’s

 Netto cambio di rotta per Piazza Affari che grazie al settore bancario. Gli stessi titoli che nei giorni (e nelle settimane) precedenti hanno fatto soffrire il Mib Italiano ora rilanciano verso l’alto le blue-chips con un rialzo guidato da 8 titoli bancari in cima al listino. L’indice di riferimento guadagna il 2,78% con Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +4,26% seguita dalla Popolare di Milano (+3,09%) e Ubi Banca (+2,99%).

La situazione è però più complessa di quanto sembra ed anche se la positività sta guidando la prima parte della giornata, bisogna ricordare che ieri Moody’s ha annunciato un drastico taglio di rating. Era da qualche settimana ormai che le agenzie di rating USA non attaccavano l’Eurozona, intenta a risolvere i suoi problemi interni e valutare la questione “Spagna”, sempre più lontana dalla Germania e sempre più in difficoltà.