Con gli USA che tentano il recupero e l’Eurozona che invece sfiora la catastrofe, gli investitori dove riversano i propri capitali?
Il mercato immobiliare resta forse in questo momento uno dei preferiti. Se invece si vuole far affidamento per una parte del proprio portafoglio ai prodotti finanziari, evitando quelli a basso rendimento ed escludendo i titoli di Stato, la scelta è quanto mai difficile. Dopo l’IPO di Facebook le novità attese in borsa sono ben poche ed il rischio è di inserirsi in una situazione di stallo pericolosa per gli investitori di lungo termine che cercano il guadagno sui grafici di lungo.
Tra le scelte preferite restano le commodities ed i metalli preziosi; Wheat Corn e Soybean secondo buona parte degli analisti potrebbero rivalutarsi nei prossimi anni dopo che la crisi ha ingiustamente affondato il loro valore, così come anche il Petrolio è atteso in salita nel medio termine (mentre sul lungo termine si sta’ ancora valutando l’effetto delle energie alternative sul mercato dei trasporti).
Tra le commodities più interessanti risaltano una serie di metalli che per diversi motivi si sono trovati al centro della discussione economica nei precedenti anni; l’aumento spropositato di certi mercati ha cambiato gli equilibri mondiali ma ha anche favorito chi in tempi non sospetti ha investito in certi futures piuttosto che altri. Escludendo l’Oro che è sempre al centro dell’attenzione visto che si tratta di un mercato strettamente correlato (idealmente) alla moneta in circolazione, tra gli altri metalli pochi godono di un’aumento della fama e dell’interesse degli investitori come il Rame. Negli ultimi anni per diversi motivi legati all’economia reale si è iniziato a parlare del prezzo del rame ed ovviamente i portafogli più dinamici avevano già girato parte della liquidità su questo promettente metallo, mentre ora la domanda è per il 2012 appena iniziato.
Il grafico spot dell’argento di lunghissimo periodo mostra una situazione che va’ più o meno ad assomigliare lentamente all’Oro; se negli anni precedenti al 2006 l’andamento è stato prevalentemente laterale (un laterale ad ampio range, ma senza crescita nel tempo) per poco più di 20 anni, ora la situazione è visibilmente cambiata e dal range compreso tra 3.60 circa e 15.40 si è usciti al rialzo per arrivare a sfiorare quota 50 verso la metà del 2011 (tutti i valori fanno riferimento al prezzo spot dell’Argento).
Tra le scende cinematografiche dedicate al mondo della Borsa, una è in particolare ricordata con piacere da chiunque (anche da parte di chi, di Borsa, non vuole sentir parlare); la famosa speculazione ribassista sul Succo d’Arancia di “Una Poltrona per Due“, classico film di Dicembre che regolarmente la TV Italiana propone durante la magica notte di Natale. Non fosse per questo motivo forse, non tutti sarebbero a conoscenza del fatto che tra i futures più trattati del mondo delle commodities abbiamo proprio il succo d’arancia, che come altre è regolamentato nell’ICE e conta innumerevoli derivati.
Il mondo della finanza si muove sempre secondo equilibri per cui se certi mercati tendono a scendere, altri salgono e viceversa. Questo non da però per scontato che sul lunghissimo periodo non si possano avere trend in contrasto tra breve e lungo termine visto che molto dipende dall’entità dei movimenti stessi che restano spesso sproporzionati tra i vari mercati.
Forse l’Italia acquisterà più credibilità nel contesto europeo e internazionale, ma la manovra Monti non porterà, almeno per il momento, conseguenze positive sia sull’inflazione che sull’andamento del PIL: le prospettive di crescita dell’area euro continueranno ad erodersi ed é stata l’Ocse a lanciare l’allarme recessione in tutta Europa ma soprattutto in Italia. Si parla infatti una sensibile flessione del Pil italiano per il 2012: andamento dell’economia al ribasso (-0,5%) nel 2012 e la ripresa economica é prevista solo per il 2013 con un