Alitalia: il 31 marzo è la data “x” ma sono ancora tante le questioni da risolvere

Imperversa lo scontro politico e non sulla vicenda Alitalia: Berlusconi auspica ancora una cordata italiana ed ha fatto richiesta al Governo di un prestito ponte, mentre Banca Intesa per mezzo di Corrado Passera nega la possibilità di un’offerta all’ultimo minuto.

Mi risulta in maniera inequivocabile che Intesa abbia chiesto di vedere i conti di Alitalia

Queste le parole del candidato premier del Pdl, che incurante delle smentite di Corrado Passera, preme affinchè il governo dia il via libera ad un prestito ponte per dare il tempo necessario alla cordata italiana esclusa dalle trattative di formulare un’offerta concreta. I tempi però sono stretti, il 31 marzo è la data del dentro o fuori: se non dovesse essere conclusa la trattativa con Air France scatterebbe la procedura fallimentare.

Difficile da credere ma gli unici alleati del Cavaliere, abbandonato dal fronte politico, sembrano essere i sindacati. La convocazione delle sigle sindacali è stabilita per il 25 marzo, alla presenza di Spinetta e Prato. Il sì dei sindacati, giudicato indispensabile da Spinetta, è legato a più di una questione, dal cargo agli esuberi, da Malpensa a Az Servizi, ed una risoluzione veloce appare difficile.

Spinetta: prendere o lasciare, Berlusconi: “offerta irricevibile”

La vicenda Alitalia sta prendendo sempre di più le caratteristiche di una telenovela: Spinetta che nega la possibilità di trattare sull’offerta, la campagna elettorale che viene travolta dal tema Alitalia, una cordata italiana di cui tutti parlano ma che pare sia solo fantasia.

A Piazza Affari Alitalia dopo i ribassi dei giorni scorsi viene sospesa per eccesso di rialzo e segna un teorico +30%. E’ in corso l’incontro tra Air France ed i sindacati, che per il momento non sembrano disposti ad accettare le condizioni imposte dall’acquirente: si parla di esuberi di 5000 persone, mentre Spinetta conferma un numero più basso, 2100, e sottolinea come la situazione della compagnia da bandiera sia talmente grave da impedire alcuna concessione. Il prezzo d’acquisto sarebbe inoltre inferiore a quanto era stato pronosticato in passato per il peggioramento dei conti Alitalia ed il conseguente maggiore esborso che dovrebbe mettere in atto il nuovo proprietario per coprire i debiti.

Mentre Prodi ed il ministro Padoa Schioppa negano l’esistenza di un’offerta alternativa, Emma Bonino sottolinea come Air France e la sua proposta, comunque possa essere giudicata, restano l’unica via per evitare il fallimento della compagnia area italiana.

Dall’altra parte, con Spinetta che impone come sine qua non l’approvazione del nuovo governo che sarà eletto ad aprile, anche il centro destra si divide: Casini sembra d’accordo con Emma Bonino e con il fatto che “non ci sono alternative”, mentre Berlusconi rilancia giudicando “irricevibile” l’offerta di Air France Klm e accusa il governo di non avere preso in considerazione alltre proposte.

Alitalia: via libera all’offerta di Air France-Klm

Accettata l’offerta di AirFrance-Klm da Alitalia: la compagnia francese acquisterà il 100% delle azioni. Il controcambio è stato fissato a 160 azioni di Alitalia per una di AirFrance, quindi 8,7 milioni di azioni del gruppo di Spinetta per acquisire la compagnia di bandiera italiana, per un totale di 608 milioni di euro complessivi.

Air France si farà carico di tutti i debiti e metterà in atto un aumento di capitale per un miliardo di euro per dare il via al rilancio della compagnia aerea. Secondo quanto previsto Alitalia avrà un utile operativo dal 2009. Come già è successo per Air France e Klm, Alitalia manterrà una propria identità, i propri logo, marchio e livrea.

Alitalia in picchiata, Spinetta tentenna?

Parte male Alitalia questo lunedì e scende ai minimi, perdendo il 4% a 0,6 euro. Pesano sull’andamento del titolo le vendite dopo l’annuncio arrivato venerdi a mercati chiusi sull’aumento dell’indebitamento.

Nel mese di gennaio i conti peggiorano: in cassa appena 282 miloni di euro, 85 in meno della fine del 2007 (-23,2%) mentre l’indebitamento è salito a 1280 milioni di euro (+6,8%).

Il peggioramento dei conti potrebbe far cambiare idea a Jean Cyril Spinetta, ad del gruppo Air France-Klm, in trattative per acquisire la compagnia di bandiera? Difficile da dirsi, anche se il numero uno del gruppo francese era atteso in settimana, ma è stato rimandato. Il suo arrivo è stato posticipato per permettere ai sindacati di incontrare l’attuale presidente di Alitalia, Maurizio Prato, incontro non ancora avvenuto.

Può procedere trattativa Alitalia Air France. Bocciato ricorso AirOne

Il Tar aveva respinto il ricorso della compagnia privata italiana già dallo scorso 20 febbraio in sede di sospensiva. Essa riteneva che la decisione di Alitalia di trattare in esclusiva con Air France contrastasse con la competenza esclusiva del ministero dell’Economia e delle Finanze, unico soggetto legittimato a stabilire modalita’ e criteri di dismissione della partecipazione in Alitalia e con le norme che impongono procedure trasparenti e non discriminatorie nelle operazioni di dismissione di societa’ in mano pubblica. Ieri, lo stesso tribunale amministrativo, ha deciso che la trattativa in esclusiva tra Alitalia e il gruppo franco-olandese è legittima. Le corte, presieduta da Stefano Baccarini, ha quindi respinto il ricorso presentato da Air One che intendeva mettere uno stop all’accordo di esclusiva tra Alitalia ed Air France. In attesa dell’annunciato ricorso di AirOne (rappresentata dall’avocato Angelo Clarizia) al Consiglio di Stato, la trattativa in esclusiva, che durerà fino al 14 marzo, può andare avanti. Tuttavia all’accordo definitivo occorrerà il placet del nuovo esecutivo. Nel frattempo AirOne per acquisire Alitalia può sempre lanciare una controfferta, confrontandosi sul mercato, Sempreché la compagnia italiana accetti e Air France non presenti un’ulteriore controfferta, poiché secondo i giudici, nell’esclusiva non sono stati lesi i diritti di Air One che puo’ rilanciare in sede di offerta pubblica di scambio.

Tar respinge sospensiva Alitalia Air France: AirOne non si arrende e presenta ricorso

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta sospensiva urgente che accompagnava il ricorso di AirOne dopo aver ritenuto che non sussistono i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, sia per la carenza di elementi dell’irreparabilita’ del danno, sia per la mancanza di fumus boni iuris ovvero la convinzione della possibilità dell’esistenza di un buon diritto circa l’esito finale della causa.

Ma cosa c’era sul piatto? Le varie prese di posizione delle istituzioni interessate alla privatizzazione di Alitalia : da una parte il ministro del Tesoro Tommaso Padoa Schioppa e AirFrance che accelerano e sembrano intenzionati a chiudere il prima possibile la cessione di Alitalia ai francesi, dall’altro lato Formigoni e le altre istituzioni lombarde si aggrappano all’ultima proposta di AirOne e lottano contro l’esclusività della trattativa in corso tra Alitalia e Air France. Per Alitalia, infatti, non si tratta di una vendita di una società privata, ma di un’azienda il cui azionista di riferimento è pubblico e quindi criteri e modalità devono essere resi noti con trasparenza e con pieno diritto di AirOne di presentare una proposta vincolante seria ed affidabile. Airone aveva infatti chiesto di sospendere la trattativa in esclusiva con Air France accusando Alitalia e il ministero dell’economia di aver violato i principi che regolano le dismissioni di beni pubblici.

Air One: più voli a Malpensa. Insieme ad Alitalia sarebbe la quarta compagnia europea

Al convegno di Confcommercio davanti alla platea di imprenditori e politici lombardi riuniti a Piazza Affari a Milano, Carlo Toto, presidente di Air One ha rilanciato il suo piano per Alitalia che prevede lo sviluppo di Malpensa. Il patron di Air One, ha anticipato l’apertura di due voli intercontinentali sull’aeroporto, grazie all’arrivo in flotta dei primi A330 ordinati. Mantiene massimo riserbo, però, su quali saranno le mete scelte dalla compagnia per il debutto sul lungo raggio in quanto ad Air One attendono le ulteriori autorizzazioni. Malpensa secondo Toto è un aeroporto sotto utilizzato e male utilizzato, mentre le sue risorse sono importanti, ed ha ribadito l’importanza di considerare lo scalo milanese una risorsa strategica per il paese, per il nord Italia e per tutto il sistema dei trasporti. Oltre ai due scali internazionali, ci sarebbe spazio per altre quattro basi operative in altrettanti aeroporti italiani, infatti il piano di Air One, prevede sei aeroporti, di cui due intercontinentali. Il piano italiano prevede per l’aeroporto di Malpensa un aumento del 25% dei voli nazionali, del 20% di quelli intercontinentali e il mantenimento di quelli internazionali con un incremento delle frequenze. Toto ha anche affermato che ci sono i presupposti industriali ed economici perché il piano sia redditizio e profittevole.

Alitalia italiana? AirOne ci prova anche con il Tar

Ap Holding di Carlo Toto ha confermato di avere pronta una proposta tutta italiana per Alitalia. Nei giorni scorsi AirOne ha infatti fatto ricorso al Tar del Lazio contro la trattativa in esclusiva intavolata dal governo con la compagnia francese Air France-Klm. Come già avevavo reso noto in precedenza, non ritengono che in questa trattativa siano stati rispettati i canoni di trasparenza. I tempi per Alitalia si allungano quindi: il ricorso a Tar e l’eventuale seguente ricorso al Consiglio di Stato impiegherebbero da sei mesi ad un anno.

Nel luglio dello scorso anno Ap Holding era stata molto vicina all’acquisizione di Alitalia in una gara che non vedeva la partecipazione di Air France, entrata invece in gioco nella fase successiva. Solo a questa è stata accordata la possibilità di presentare un’offerta, ed è questo che contesta Carlo Toto.

Il ricorso è stato notificato ad Alitalia, e qui le brutte notizie non sono mai da sole: il cda si è riunito per esaminare il budget 2008, allo scopo di contenere le perdite in attesa della cessione. La situazione sarebbe talmente drastica da imporre un ulteriore foraggiamento di capitale.

Giappone: timori recessione, intanto HangSeng -4,3% e Shanghai -7%

Secondo le autorità monetarie giapponesi, gli organismi internazionali e le banche di investimento, il Paese asiatico sarebbe seriamente influenzato dalla debolezza del mercato immobiliare, dal rallentamento degli investimenti domestici ed esteri. Inoltre, la possibile recessione negli Stati Uniti, uno dei suoi principali soci finanziari, e le elevate quotazioni del petrolio, stanno peggiorando il quadro di riferimento internazionale. Quindi i timori di una recessione globale hanno raggiunto il gigante nipponico. La Bank of Japan indica che la crescita del Pil giapponese si posizionerà all’interno del range 1%- 1,5% per l’anno fiscale in corso (che si concluderà a marzo).

I timori per una recessione in Giappone e la brutta chiusura dei mercati statunitensi di venerdì scorso hanno di nuovo affossato i listini asiatici , Tokyo e Seul chiudono con un ribasso del 4,0% e Hong Kong del 4,25%. Le Piazze europee non potevano non risentire della situazione generale e aprono tutte con ribassi tra l’1,0 e il 2,0%, la nostra Piazza Affari non fa eccezione. Tra i peggiori Alitalia (-3,12%) sulle voci che vedrebbero rimessa in discussione la cessione ad AirFrance della nostra Compagnia di Bandiera, Saipem (-2,64), male anche Unicredit (-2,54%).

Alitalia e crisi Governo: rischio per Air France?

Carlo Toto e Intesa Sanpaolo non si arrendono. La cordata ha intenzione di sostenere fino in fondo il suo progetto per l’acquisto di Alitalia, creare una grande compagnia focalizzata sul mercato italiano, creare Alitalia più Air One. Ciò nonostante il governo al momento abbia le idee chiare e vada verso la vendita ad Air France. Difatti continua la trattativa tra Air France e Alitalia. La caduta del Governo Prodi pone una grossa incognita sulle trattative tra Alitalia e Air France per la privatizzazione della compagnia ex di bandiera? Se e’ vero infatti che le trattative riguardano esclusivamente le due compagnie, e’ anche vero che al termine delle otto settimane di colloqui tra i due presidenti Maurizio Prato e Jean Cyril Spinetta, qualora si arrivi a un’offerta vincolante da parte della compagnia franco-olandese, occorrera’ poi una decisione politica se accettare o meno tale offerta. Un Governo in queste condizioni, molto difficilmente infatti potra’ prendere una decisione sulla vendita dell’Alitalia. Nei giorni scorsi, tuttavia, in una riunione al ministero dell’Economia, la conferma della trattativa e la rassicurazione che la crisi di governo non incidera’ sui negoziati.