Analisi Tecnica: Fiat dal medio al breve periodo

 Tra i titoli preferiti dai daytrader per quanto riguarda il paniere SPMIB c’è sicuramente FIAT. Gli scambi sono elevati, e le azioni sono trattate tanto dai cassettisti quanto dagli scalper più veloci. Analizziamo dunque l’andamento di medio periodo al fine di fornire indicazioni di massima per chiunque desidera investire in questo titolo.
Iniziando da una visione weekly (quindi a candele settimanali) si nota innanzitutto che, a differenza dell’indice di riferimento, il minimo assoluto è stato fatto nel 2005 (precisamente nella settimana del 18 Aprile) ad un valore di 4,3581. Tale prezzo non è ancora stato rivisto, poiché il minimo di periodo è stato fatto tre settimane fa’ a 5,2350. Sostanzialmente si tratta di un segnale di tenuta rispetto all’indice, per cui nel medio periodo sembra che se l’indice prenderà la strada del rialzo, il titolo FIAT ne trarrà beneficio sovraperformando l’SPMIB. Importante sarà la tenuta del livello 4,82 se verrà raggiunto, sul quale iniziare ad accumulare, con entrate frazionate in attesa degli sviluppi di medio periodo. In ultimo, la situazione di ipervenduto dell’RSI settimanale fornisce un’indicazione di rimbalzo, utile per riportare i prezzi in una situazione di equilibrio.

Analisi Tecnica: Soybean e il trading-range

 Uno dei più affascinanti mercati del mondo è sicuramente quello delle commodities. Da decine, centinaia di anni vengono scambiati beni di prima necessità sui mercati. Le materie prime sono beni fondamentali per l’uomo, per questo motivo sono importanti per l’economia mondiale e, sempre per lo stesso motivo, attirano sui loro derivati trattati nei mercati regolamentati migliaia di investitori.
La difficoltà di ricavare guadagno dalla speculazione sulle commodities è altissima, ma non per questo è impossibile ricavare dei profitti con costanza: seguendo un piano d’investimento (o “piano di trading”) studiato e ben definito, è possibile speculare sui future con sottostante le materie prime con un notevole successo.

Analisi Tecnica: Crude Oil e Euro/Dollaro in trend ribassista

 Non sono solo gli indici a soffrire di “alta volatilità” nella crisi economica attuale: anche nei mercati delle commodities stiamo assistendo a giornate con escursioni notevoli, in particolare il future sul Crude Oil mette a segno una serie di sedute dall’ampiezza pronunciata.
Mentre in certi casi, nonostante la volatilità, stiamo assistendo alla definizione di trading-range, sul petrolio il trend negativo non lascia nessun dubbio agli operatori, che incalzano le vendite giorno dopo giorno: nel solo mese di ottobre il future ha perso circa il 33% del proprio valore, passando da 100,65 a 67,725 dollari per barile. Il mese di Novembre sembra continuare il ribasso senza esclusioni di colpi: attualmente la candela weekly segna una performance di quasi -13%.

Analisi Tecnica: segnali critici per il breve periodo sulle piazze italiane

 Seduta nera per gli indici mondiali, ed in particolare per il nostro SPMIB che anticipa il ribasso delle altre piazze innescando furiose vendite fin dall’apertura delle contrattazioni. Trend definito perfettamente in intraday, con una serie di candele rosse sia sul time frame 15 minuti sia sul time frame orario; il risultato sul grafico daily è una lunga candela rossa senza lower shadow, quindi classificabile come marubozu di continuazione del trend ribassista, salvo la comparsa nella giorata odierna di un forte pattern di candlestick.
Rotto anche il livello a 21520 il quadro grafico diventa critico per il breve periodo: se non vi sarà un forte recupero immediato saremo costretti a tornare sui minimi di periodo (coincidenti con i minimi annuali), a testare la parte bassa del canale ribassista blu disegnato sul grafico. L’unica resistenza forte che ci separa da quest’ultimo target è la statica rossa di lungo periodo posta a 20346, gia più volte rotta e recuperata in entrambe le direzioni.

Il Dow Jones vira con violenza mettendo a segno un -5,05%

 Seduta pesantemente negativa quella di ieri sull’indice Americano Dow Jones: -5,05% la performance messa a segno, con la chiusura sul valore di 9139,27 molto vicina al minimo di giornata a 9111,47 punti indice. Sul grafico daily si crea dunque una candela rossa dal body ampio, segno che non vi è stata incertezza durante la giornata sulla direzione. Dopo sei giornate in rialzo era comunque necessario uno storno, che non cambia la visione di breve periodo: siamo ancora sopra i 9031 punti indice (statica di lungo periodo), il che è un buon segno per il proseguo del trend rialzista di breve periodo innescato il 10 Ottobre. Solo la rottura della statica di lungo periodo potrebbe far pensare ad un ritorno sui valori del 10 Ottobre, quindi attenzione alla sua violazione (e come al solito attenzione ai volumi di scambio che dovranno essere piuttosto elevati per decretare la rottura dell’area indicata).

Commodities: target e livelli delle più trattate

 Sembra ormai esplosa la bolla delle Commodities: in soli 4 mesi alcune hanno addirittura dimezzato il loro prezzo sul mercato (è il caso del rame e del petrolio che rispettivamente hanno subito ribassi del 50% e 53%). Graficamente, non si può ancora affermare che abbiamo toccato il fondo: mancano all’appello target ribassisti che non sono ancora stati smentiti (nonostante la ripresa parziale di alcuni livelli) in nessun modo. Per cui attualmente si mantengono le posizioni short riducendo gli stop loss e ponendo particolare attenzione alle singole giornate di contrattazione.
Precedentemente abbiamo proposto diverse analisi su alcune commodities interessanti, vediamo ora come si è evoluta la situazione dopo qualche tempo:

Spunti rialzisti dall’America: Dow Jones e S&P-500 invertono la tendenza di brevissimo periodo

 L’indice Dow Jones Industrial Average per 3 settimane consecutive non rompe al ribasso il supporto dinamico di lungo periodo azzurro: il minimo della settimana appena conclusa è stato creato proprio a ridosso della trend-line ad un valore di 8143,59; da questo valore i compratori hanno “spinto” le quotazioni fino ad un massimo di 9454,36 per poi concludere la candela weekly il giorno Venerdì a 9325,01 punti indice.
Il grafico daily mostra diversi spunti rialzisti creati nelle ultime 2 settimane.

S&P-MIB: target raggiunto, nuovo livello di supporto

 Continuiamo a monitorare da vicinissimo il nostro indice italiano: la delicatezza dei livelli sui quali ci stiamo muovendo, merita un’attenzione particolarissima. La giornata di ieri Giovedì 30 Ottobre ha disegnato sul grafico un’altra potenziale Doji: le contrattazioni sono iniziate a 20734 e si sono concluse a 20768, due valori molto vicini che disegnano sul grafico daily un body ridottissimo, quasi inesistente. La differenza rispetto alla Doji del 27 Ottobre, è la posizione: non trovandosi ad un bottom (o ad un top) di un movimento importante, l’operatività su violazione dei livelli estremi (21238-20418) è estremamente sconsigliata.