Valore di Facebook a 103 miliardi

 Facebook vale più di 100 miliardi? Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la risposta dovrebbe essere positiva, tanto da parlare in termini molto chiari di “Ipo dei record”. Il merito di una (forse) più attendibile valutazione della compagnia di Mark Zuckerberg è da attribuirsi a Shares Post, che ha condotto l’ultima negoziazione ante-sospensione delle azioni di Facebook a un prezzo pari a 44,1 dollari l’uno, per un volume di azioni pari a 150 mila unità.

Indagine SEC su Groupon

 La SEC (l’autorità americana dei servizi finanziari) starebbe avviando una revisione sui risultati di Groupon. Alla base di questa nuova ondata di indagini vi sarebbero alcuni “problemi contabili” non ancora meglio identificati, che avrebbero fatto scattare un campanello di allarme sulle scrivanie dell’Authority statunitense, e la conseguente necessità di fare chiarezza su diversi avvenimenti contabili che potrebbero aver variato i risultati del gruppo.

Target Price APPLE a 1000$ per azione?

 Ancora aperte le scommesse su Apple; non sono mai abbastanza le previsioni spese su una delle più grandi aziende del Mondo, fiore all’occhiello di Wall Street. Oggi è il giorno in cui finalmente ci si sbilancia e si parla di un target che tutti hanno in mente ma, forse per scaramanzia, nessuno ha mai nemmeno nominato. Il valore delle azioni Apple, secondo gli analisti, potrebbe arrivare tranquillamente a quota 1000$ sfondando anche l’ultimo record e diventando la prima azienda USA a valere 1 trilione di Dollari USA (1.000 miliardi di Dollari USA).

Se i numeri potrebbero sembrare le solite chiacchiere degli analisti di turno, per una volta bisogna ricredersi e per farlo basta mettere mano al grafico degli ultimi 10 anni di Apple; il Re del Nasdaq ha iniziato il suo cammino molto lontano ma la storia in Borsa del titolo può essere riassunta guardando a soli 10 anni fa’. Apple oscillava in un range compreso tra 5$ per azione e 39$ per azione, fino a che nel 2005 il titolo ha superato al rialzo quest’ultima soglia iniziando un rally rialzista di proporzioni uniche. Sembra quasi una bolla speculativa l’accelerazione rialzista che negli ultimi 6 anni ha portato il titolo a valere oltre 600$ per azione, superando per capitalizzazione molte altre realtà e sfondando record su record.

Ipo Facebook a maggio 2012

 Facebook si prepara al più grande collocamento azionario della storia del mercato web. Secondo l’autorevole “The Wall Street Journal”, il famoso social network guidato dal 28-enne Mark Zuckerberg è ormai pronto a sbarcare in borsa e l’Ipo dovrebbe avvenire il prossimo maggio. Un indizio importante delle manovre in corso arriva dalla sospensione degli scambi dei titoli Facebook quotati sul grey market (mercato grigio), cioè un mercato chiaramente non regolamentato dove la fanno da padrone broker e banche d’affari.

Formula 1 in borsa

 La Formula 1 sbarcherà in Borsa? Secondo quanto asseriscono alcune delle indiscrezioni più accreditate degli ultimi giorni, non sarebbe da escludere una quotazione della categoria di monoposto presso i mercati regolamentati. Una mossa che consentirebbe alla società di gestione della categoria di poter reperire nuova liquidità da utilizzare per lo sviluppo ulteriore di un settore che, tra alti e bassi, continua a rappresentare uno dei più floridi per gli appassionati delle quattro ruote.

Michael Moore è con Occupy Wall Street

 Il movimento Occupy Wall Street torna sulla Piazza; gli indignati, radunati grazie a Facebook e spinti da una crisi che ha cambiato il volto dell’America tornano con la primavera a far sentire la propria voce nella “sede” storica della protesta. Sembra che prima di approdare a Chicago il 20 e 21 maggio prossimi il movimento abbia deciso di ripercorrere le tappe passando dal Zuccotti Park, ex fulcro della rivolta.

Non gli è stato permesso ovviamente alcun “camp” come è successo in passato, ma questa volta il messaggio era molto semplice; siamo ancora qui. Per mesi non si è parlato molto della protesta, ma questo non vuol dire che i manifestanti abbiano trovato pace; come prima apparizione in pubblico dopo l’inverno ormai finito il bilancio è piuttosto contenuto, visto che si parla di qualche arresto e solamente tre manifestanti lievemente feriti, ma se questo è l’inizio allora l’estate sarà più calda del previsto.

Apple a quota 600$ dopo il lancio del nuovo iPad

 Oggi è un gran giorno per i fan della Mela di Cupertino; file di appassionati si sono formate nelle ore precedenti all’apertura dei negozi dove è possibile acquistare il nuovo iPad, mentre le prenotazioni, iniziate il sette marzo, sono già esaurite. Questo succede in undici Stati, mentre in Italia dovremmo aspettare il 23 Marzo prossimo per mettere le mani sulla nuova produzione Apple.

Ci sono poche gioie paragonabili a quella che prova un fan Apple a mettere le mani sopra un nuovo prodotto della sua casa preferita, ed una di queste è la gioia provata dagli azionisti della Mela ad ogni nuova “diavoleria” tecnologica; il movimento delle azioni Apple è qualcosa di unico negli anni scorsi e se c’è un titolo che ha vinto la sfida della crisi allora questo è proprio Apple.

Greg Smith abbandona Goldman Sachs con una lettera “bomba”

 La lettera “bomba” di Greg Smith fa’ discutere da ieri sera notiziari e quotidiani dicendo cose che, in fondo, tutti sapevamo già. Il direttore esecutivo responsabile del settore derivati di Europa ed Asia pubblica sul New York Times una lettera aperta in cui spiega le ragioni del suo abbandono. Dopo 12 anni di onorato servizio presso una delle più potenti banche d’affari del mondo Smith ha rivalutato la realtà che ha contribuito a far crescere e l’ha riscoperta sotto una nuova, tetra luce.

L’accusa di Smith rivolta a Goldman Sachs è quella di aver completamente dimenticato i propri clienti in favore dei profitti. Queste le sue parole:

Quando verrà scritta la storia di Goldman si vedrà come Blankfein e Cohn hanno lasciato decadere la cultura aziendale sotto la loro gestione. E un declino del profilo morale dell’azienda nel lungo termine rappresenta una serissima minaccia per la sua stessa sopravvivenza

Perchè Apple non aumenta il dividendo

 Anche se le politiche aziendali sui dividendi possono sembrare semplici, chi li decide e chi sceglie le azioni proprio per questo tipo di parametro sa benissimo che non è così; una linea sulle scelte fatte in merito al pagamento dei dividendi deve poi essere mantenuta prima di tutto, e poi sappiamo che questa attirerà a se un certo tipo di investitori per scartarne altri.

Se c’è una caratteristica che differenzia Apple dal 90% delle altre aziende è proprio il fatto di non lasciare nulla al caso e pensare al lunghissimo periodo, oltre che tentare sempre di “fidelizzare” (o se vogliamo “viziare”) un certo tipo di investitori piuttosto che altri.

I numeri per aumentare il dividendo sicuramente ci sono, visto che si tratta di una delle aziende migliori in termini assoluti e la disponibilità di liquidi è immensa. Cosa frena allora l’azienda di Cupertino?

Fiat minacciata da Volkswagen nel mercato americano

 Volkswagen presenta i propri conti 2011, predisponendo un nuovo piano di sviluppo per il 2012, esercizio nel quale la compagnia sembra aver messo nel mirino alcune concorrenti del vecchio e del nuovo Continente, come la nostrana Fiat. A preannunciare dati e piani è stato il presidente del gruppo Martin Winterkorn, che ha confermato come la casa di Wolfsburg stia rispettando pienamente la tabella di crescita decennale che aveva preventivamente approvato nel 2007, e che dovrebbe condurre la compagnia ad essere il principale gruppo automobilistico del mondo entro il 2018, sia per quanto concerne il numero di auto vendute, che per quanto concerne la solidità finanziaria e il rispetto dell’ambiente.

Previsioni Nikkei 2012

 L’indice principale del Giappone Nikkei 225 viene sempre preso in forte considerazione dai grandi investitori, visto che tra i mercati della “sessione asiatica” questo è quello più importante di tutti e maggiormente indicativo.

L’economia Giapponese è fortemente radicata in tutti i settori ed in tutto il mondo e, tra le altre cose, sono molto importanti le esportazioni verso la Cina, altra potenza economica che nel mondo ha un peso importante. L’andamento dell’indice Nikkei però non è di facile interpretazione, visto che se ci si basa solo su certi aspetti senza aver presente il quadro completo si rischia di avere una visione sbagliata delle previsioni.

Titolo Apple durante presentazione nuovo iPad 3

 Dopo aver fatto superare nuovi record, con capitalizzazione superiore ai 500 miliardi di dollari, e con analisi che stimano la possibilità di giungere – nel medio periodo – alla straordinaria cifra di 1.000 miliardi di dollari, Apple si appresta a incassare un nuovo presumibile balzo durante le quotazioni alla Borsa americana, in conseguenza del probabile apprezzamento che seguirà alla presentazione del nuovo modello di iPad.

La società ha infatti una esperienza molto positiva in merito alle accelerazioni tecniche in Borsa al momento del lancio di un nuovo prodotto. Commercialmente, anche in questa occasione si è registrata un lievissimo rallentamento del ritmo di crescita delle vendite degli iPad 2, in virtù dell’incrementante attesa nei confronti del lancio e della prima disponibilità dei nuovi modelli del tablet di casa Cupertino.

Bilancio Fresnillo 2011

 È un 2011 da ricordare quello per la compagnia mineraria britannica Fresnillo, che ha chiuso l’ultimo esercizio con un bilancio molto positivo, contraddistinto principalmente dalla crescita dei profitti in significativa doppia cifra.

La società, attualmente quotata alla London Stock Exchange, ha infatti riscontrato un incremento degli utili netti pari a 36 punti percentuali, a 901,8 milioni di dollari, contro i 665,1 milioni di dollari dell’anno precedente. La determinante fondamentale di questo sviluppo è da ricondursi all’aumento record della produzione di oro, corrisposta a un progressivo aumento del prezzo del metallo prezioso, giunto nell’anno molto vicino ai suoi record storici, e contribuendo in tal modo a gonfiare il fatturato della compagine societaria.

Utili raddoppiati per Volkswagen

 Ottime novità per gli investitori in Volkswagen. La società ha infatti affermato che il conto economico del 2011 si è concluso con performance davvero straordinarie, che porteranno il consiglio di amministrazione della società a proporre l’erogazione di un dividendo sensibilmente più elevato di quanto agito nel corso del precedente esercizio, e con prospettive di ulteriore crescita per i prossimi anni, in concomitanza con nuove acquisizioni.

 Stando ad una lettura dettagliata del conto economico, Volkswagen avrebbe chiuso il 2011 con un livello di utili operativi pari a 11,3 miliardi di euro, con un boom di 57,8 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso del precedente esercizio (7,23 miliardi di euro). Il profitto è stato trascinato al rialzo non solo da un movimento contabile legato alla variazione della valutazione delle opzioni sulle azioni, ma anche e soprattutto all’aumento del fatturato, incrementato di 25,5 punti percentuali a quota 159,3 miliardi di euro.