CRISI MUTUI: James Cayne, CEO di Bear Stearns, rinuncia alla carica

Dopo la rinuncia alla carica di ceo di Charles Prince (di Citigroup, prima banca Usa, almeno fino all’attuale crisi dei mutui subprime…), di Stan O’Neal della Merrill Lynch, un’altra personalità della finanza, James “Jimmy” Cayne, 73 anni, getta la spugna di fronte al vortice di crisi che sta colpendo le banche USA, pare però che non abbia deciso di abbandonare la banca, vi resterà infatti come Presidente, nutre quindi buone speranze?

Crisi mutui subprime: taglio dividendi

Alcune società, i cui titoli salivano da molti anni, sono state costrette a tagliare i dividendi (Merrill Linch, Citygroup). La perdita del Dow Jones continuerà molto probabilmente a essere sempre più significativa.
Ma a cosa sono dovute queste perdite che stanno costringendo questi gruppi a diminuire la remunerazione dei loro titoli?

Mutui in crisi

Gli economisti non sono ottimisti in merito alla situazione economico-finanziaria soprattutto relativamente all’economia USA. Gli aumenti del prezzo del petrolio di questi ultimi giorni, l’aumento della disoccupazione in America, la crisi che ha colpito la borsa di Wall Street, sono solo gli ingredienti di una imminente recessione, le cui probabilità stimate sono superiori al 50%.
Questi eventi hanno spinto le più importanti banche centrali ad immettere in due tranche (previste rispettivamente per il 14 e il 28 gennaio) di un’ammontare totale di 60 miliardi di dollari.