Prima del giorno di Natale, arriva come promesso il pacchetto da 35 miliardi di euro che servirà a rimpinguare le casse del nostro Stato: ben 21,4 miliardi verranno da Imu e stretta sul fisco. Sebbene il governo avesse promesso che la manovra avrebbe contemplato non solo balzelli fiscali ma anche incentivi e stimoli per la crescita economica, il pacchetto é composto per ben l’85% di tasse, mentre il restante 15% é dedicato ai tagli sugli sprechi. In molti auspicano che le misure strettamente per la crescita arrivino in un futuro non troppo lontano. Ad ogni modo il decreto salva Italia passa al Senato, tra polemiche varie.
NEWS ECONOMIA
Svezia taglia tassi di riferimento all’1,75%
La Banca centrale svedese ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base portandolo all’1,75% dopo aver rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia del Paese: per il 2012 era prevista una crescita del 1,5%, ma le nuove stime indicano cifre non superiori all’1,3%. L’inflazione 2012 invece dovrebbe attestarsi sull’1,5% dalla precedente stima del 1,9%. Ricordiamo che la Svezia, dopo la Norvegia, é il secondo Paese che ha mantenuto il deficit al livello più basso della media europea. Insieme al Paese nord europeo, proprio in questi giorni un’altra autorità ha preso decisioni di politica economica: la Bank of Japan ha mantenuto invariati i tassi di interesse ad un valore prossimo allo zero (0-0,1%) con un voto all’unanimita’, ha inoltre ridotto le stime sulla crescita economica del Paese.
L’UE aumenta i fondi del FMI di 150 mld
L’Eurogruppo straordinario dei ministri finanziari dei 17 Paesi di Eurolandia ha deciso di erogare la somma di 150 miliardi di euro per il Fondo monetario internazionale di Washington (Fmi), il quale a sua volta utilizzerà questa somma per concretizzare iniziative a sostegno della moneta unica. La Germania sarà il principale contributore mentre l’Italia parteciperà con una somma proporzionale alla sua quota di partecipazione al Fondo di Washington in 23,48 miliardi di euro. Il nostro Paese tra l’altro, viste le ultime vicissitudini economico finanziarie, potrebbe essere uno dei primi beneficiari degli interventi del FMI. Il risultato di 150 miliardi é ancora insufficiente, si potrà raggiungere la quota prevista di 200 miliardi solo con il contributo di altri paesi extraeuropei, ai quali si é rivolto l’Ecofin:
Fondo Efsf e disciplina fiscale per ristabilire fiducia nell’Eurozona
Ripristinare la disciplina fiscale all’interno dell’Unione Europea e rimodulare i compiti del Fondo di sostegno (Efsf) sono le due misure che potrebbero ristabilire la fiducia nell’Eurozona, allentare le pressioni sui bond e sulle banche. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un’intervista al “Financial Times”. Il banchiere centrale ha chiarito che il raggio di azione della Bce é piuttosto circoscritto, che in assenza di un braccio più forte all’interno di questo mercato la crescita economica mondiale non si riprenderà facilmente e l’incertezza continuerà ad aumentare. Draghi ha anche espresso il suo rammarico per la situazione creatasi fra la Gran Bretagna e l’Unione europea dopo il mancato accordo sulla riforma dei Trattati.
Fitch taglia rating a sette banche globali
Si abbatte la scure di Fitch su ben sette banche globali: l’agenzia di rating declassa Barclays e Credit Suisse di due gradini da AA- ad A; Bank of America, Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank e Goldman Sachs passano da A+ ad A, Credit Agricole e Credit Mutuel passano a A+ da AA-. Declassamento anche per Danske Bank che da A+ giunge ad A, l’olandese Rabobank a AA da AA+, la finlandese Op-Pohjola Group a A+ da AA-. Rimane salva la Grecia: Fitch ha infatti deciso di abbassare l’outlook del Paese da stabile a negativo, confermando la tripla A di Parigi.
Liberalizzazioni e riforme strutturali
Mario Monti si esprime nell’aula della Camera sottolineando l’importanza di non bloccare o rallentare il processo di liberalizzazione e di considerare le norme presenti nel decreto un inizio: il premier ricorda che presto seguiranno provvedimenti più meditati e organici in merito. Anche Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si propone di battere le lobby e di continuare da gennaio a discutere del processo di liberalizzazione nonostante la competizione sia “il terrore” di tutti i conservatori, di destra, di centro e di sinistra. Il premier e il sottosegretario rappresentano due paladini, il primo si era già mosso in tal senso come capo della Commissione per la concorrenza dell’Unione Europea e il secondo al vertice dell’antitrust italiana.
Antitrust multa Poste italiane
Per Poste Italiane una multa da 4 milioni di euro: abuso di posizione dominante nel mercato liberalizzato del recapito, é l’esito dell’istruttoria svolta dall’ Antitrust. L’Authority ha individuato alcuni comportamenti “atti a gettare discredito sull’ attività dei concorrenti e a ostacolarne l’ offerta” nonostante l’azienda, chiamata a rispondere, abbia sempre sottolineato ai commissari di aver rispettato le regole della concorrenza e del mercato e dopo la sentenza dell’Antitrust ha dato mandato ai legali di ricorrere al Tar contro il provvedimento.
Assemblea e sciopero FIOM CGIL l’11 febbraio
Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato in una conferenza stampa, che nei prossimi giorni prima delle festività, si prenderanno le decisioni definitive riguardo un pacchetto di ore di sciopero sensibile ai temi della difesa del contratto nazionale e della vicenda Fiat. Il segretario si esprime in seguito all’accordo che ha esteso il modello Pomigliano a tutto il Gruppo FIAT, ma continua a denunciare una discriminazione a danno dei suoi iscritti nello stabilimento di Pomigliano.
Novità nel decreto Salva Italia
Battezzato dallo stesso Mario Monti come decreto “Salva Italia“, lascia facilmente dedurre che sarà la manovra che porterà il nostro Paese fuori dal baratro che si era prospettato, dopo la crisi del Portogallo, ma soprattutto dei nostri vicini di casa greci. L’Italia é una delle economie trainanti dell’unione Europea e “non può permettersi” di sbagliare. Gli italiani sono stati chiamati a prendere atto di questo periodo di austerità: sono 101, fra emendamenti e sub-emendamenti, le modifiche introdotte nel decreto salva Italia. Vediamo alcune novità introdotte con questa manovra.
Recessione economica in Italia nel 2012
Sacrifici. Questa é la parola che serpeggia tra le labbra del nuovo esecutivo che si appresta a discutere in questi giorni sugli ultimi emendamenti della manovra che sempre più spesso viene chiamata “Salva Italia“. Sacrifici a cui il popolo italiano non potrà sottrarsi per amor di patria e senza lasciarsi influenzare negativamente dalle previsioni molto dure divulgate ieri da Confindustria sull’economia italiana. Il 2012 non sarà l’anno della ripresa, per l’Italia si attende un periodo di recessione: per l’anno venturo le stime parlano di un -1,6% rispetto alla precedente previsione del +0,2% e il settore più colpito, neanche a dirlo, sarà il lavoro. Il peso delle manovre finanziarie, dei rovesci dei mercati e delle richieste dell’Europa sulla rimodulazione dei debiti pubblici si faranno presto sentire e e come un boomerang, la crisi appena superata dopo il disastro dei mutui subprime, torna ad aleggiare sul nostro Paese e sull’Europa intera: fino al 2013 l’Italia vedrà un periodo in cui la crescita sarà piatta o negativa.
Mercato del lavoro nel 2012 ancora debole
Il primo trimestre del 2012 continuerà a essere grigio per il mercato del lavoro: gli italiani in cerca di occupazione non avranno a disposizione nuove chance di impiego. Lo prevede un panel di oltre mille datori di lavoro delle aziende italiane intervistati da ManpowerGroup nell’ambito della ricerca ‘previsioni sull’occupazione‘: le aziende hanno espresso agli intervistatori le loro intenzioni di assunzione nel periodo gennaio-marzo 2012. Le imprese non hanno nascosto che la previsione sarà negativa e nello specifico si prospetta una riduzione delle richieste di lavoro pari al 7% circa, 2 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente ma ben 10 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, quando la previsione espressa dai datori di lavoro per il primo trimestre 2011 raggiungeva quota +3%.
Capitali delle banche: un piano europeo per il rafforzamento
Questa settimana sono protagoniste le banche: l’ultimo bollettino della BCE ha sottolineato che la solidità dei bilanci bancari, sarà un fattore chiave per contenere l’effetto che si potrebbe innescare a seguito sui mercati finanziari a seguito delle tensioni economiche che stanno attraversando i Paesi dell’Eurozona. Si rende inoltre necessaria la collaborazione delle autorità nazionali di vigilanza affinchè vigilino sulla concreta attuazione dei piani di ricapitalizzazione delle banche senza produrre un’evoluzione sfavorevole per il finanziamento dell’attività economica in Europa. Nel bollettino, l’istituto centrale guidato da Mario Draghi, sottolinea inoltre il dovere di tutti i Governi ad adoperarsi urgentemente per la sostenibilità dei conti pubblici.
Perequazione pensioni 2012 fino a 1.400 euro
Nel maxi-emendamento alla manovra presentato dal nuovo esecutivo alla Commissione Bilancio della Camera una serie di misure interessanti per quello che ormai tutti chiamano il decreto “Salva Italia“: sotto l’obiettivo la perequazione delle pensioni nel 2012 fino a 1.400 euro, l’anno prossimo quindi saranno indicizzate le pensioni fino a 1.400 euro (circa l’80% delle pensioni corrisposte dall’INPS), mentre nel 2013 la perequazione verrà applicata alle pensioni che superano il tetto di 900 euro. Il gettito che verrà meno sarà coperto da un contributo di solidarietà sulle pensioni oltre i 200 mila euro l’anno: a queste sarà applicata un´imposta pari al 15% sulla parte eccedente i 200 mila euro. Inoltre, il maxiemendamento contiene misure quanto riguarda le pensioni anticipate: molti erano pronti a lasciare il lavoro nel giro di pochi mesi e quindi si apre la possibilità di un periodo di transizione per l’applicazione della nuova norma, in modo che chi aveva già programmato la pensione non subisca bruschi rinvii.
Rating Generali con Fitch passa ad A-
Tempi grigi per Generali, costretta a fare i conti con Fitch, la celebre agenzia che ha deciso di declassare l’assicuratore da AA- ad A-. L’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver concretizzato una revisione settoriale dei rating degli assicuratori italiani e spagnoli a causa del contesto di crisi dei Paesi dove il problema del debito sovrano é ancora pressante. Non solo l’Italia quindi sotto il mirino dell’agenzia di rating, la quale ha contestualmente messo sotto osservazione il giudizio su altre compagnie assicurative europee.