Marcegaglia: l’Europa é sul baratro, necessarie serie misure

 Dal forum italo-tedesco degli industriali a Bolzano parte un messaggio a Governi e Commissione Ue da parte di Confindustria nella persona di Emma Marcegaglia, un messaggio che non rimarrà solo vocale ma che sarà tradotto in un documento comune da inviare ai governatori. La numero uno di Confindustria ha preso seriamente gli avvertimenti di Fitch e S&P sull’Italia e, seppur puntualizzando che non è realmente a rischio la solvibilità, invita i governi alla prudenza e a vagliare delle misure necessarie per scongiurare il disastro.

Grecia: presto sesta tranche di aiuti

 I ministri finanziari dell’Eurozona si sono incontrati nei giorni scorsi a Bruxelles dove hanno deciso lo sblocco di massima della nuova tranche di aiuti alla nazione che desta più preoccupazioni in questo periodo. È la prima di una serie di riunioni dei responsabili politici europei allo scopo di dare un risvolto positivo alla crisi del debito sovrano, che minacciano non solo la nazione ellenica, ma l’integrità dell’intero Eurogruppo. E’ stata una fase decisiva per l’Europa, che ha dovuto decidere in tempi stretti misure efficaci per cercare di contrastare la crisi, dove Francia e Germania sono state di fatto le protagoniste, da loro é dipesa la scelta delle soluzioni.

Bankitalia: nuovo governatore Ignazio Visco Marcegaglia

 Berlusconi ha indicato Ignazio Visco come Governatore della Banca d’Italia per assicurare la salvaguardia dell’autonomia dell’istituzione, soprattutto il Quirinale è soddisfatto della scelta perché secondo l’organo Visco rappresenta una scelta interna a palazzo Koch che garantisce l’indipendenza dalla politica. Nato a Napoli, si è laureato in economia e commercio alla Sapienza di Roma nel 1971 presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, con una  tesi sulla Verifica della tesi dell’incorporamento dell’aumento dei prezzi nel tasso d’interesse. Solo un anno dopo viene assunto in Banca d’Italia, che lo manda alla University of Pennsylvania per completare i suoi studi in materie economiche. Sempre negli USA ottiene un Master of Arts e un Ph.D. in Economia nel 1981.

Germania dimezza le stime di crescita

 Il Governo tedesco ha ridotto le stime di crescita del prodotto interno lordo per l’anno prossimo, aspettative quasi dimezzate, per una delle economie top del Vecchio Continente: 1% contro l’1,8% della precedente valutazione. In particolare subiranno le conseguenze della crisi le esportazioni, solo +3,5% nel 2012, contro il +7,5% dell’anno in corso. Secondo i dati dell’ufficio federale di statistica, l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato nel Paese un aumento congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale del 5,5%. Il peggioramento dell’andamento della congiuntura é ovviamente appesantito dalla crisi del debito in Europa. Nonostante i dati alla mano, il ministro dell’Economia ha negato fermamente la possibilità che il pilastro dell’economia europea possa entrare in recessione, sostenendo che l’economia tedesca conferma la sua capacità di tenuta nonostante il contesto economico globale.

Gheddafi ucciso: il più longevo dei leader arabi

 Dopo 41 anni di potere, tramonta l’era del più longevo dei leader arabi e nel peggiore dei modi. Solo la morte poteva fermare il rais da molti mesi ormai ricercato. L’ex leader libico Muammar Gheddafi è stato ucciso nella giornata di ieri, mentre i nuovi leader della Libia annunciavano la presa di Sirte, sua città natale e ultimo bastione di resistenza. Ancora non ci sono dettagli precisi e quindi in molti sono a nutrire dubbi sulla veridicità di questa affermazione. Non possiamo infatti dimenticare la vicenda di Bin Laden, anch’esso ucciso, ma le cui spoglie furono immediatamente cremate e gettate in mare, senza dare il tempo alle Nazioni di fare le opportune verifiche sulla morte dell’uomo.

UniCredit accusata di evasione fiscale

 Sequestrati 245 milioni a Unicredit. Qualcosa aveva fatto sospettare le fiamme gialle: il gruppo aveva investito in operazioni complesse, che non comportavano alcun rischio ma neanche alcun utile. Secondo la Procura di Milano, questi investimenti non avevano alcuna giustificazione economica se non quella di creare un enorme vantaggio fiscale per il gruppo. Lo sospetta il Gip di Milano Luigi Varanelli, che su richiesta del Procuratore aggiunto Alfredo Robledo, ha disposto il sequestro preventivo di 245 milioni di euro. Sarebbero stati sottratti al fisco 745 milioni negli esercizi 2007 e 2008 (dal 2009 era stato prudenzialmente applicato il regime fiscale italiano) i 245 milioni sono il corrispondente danno all’Erario.

Francia sotto la lente Moody’s: avvertimenti e lodi

 Moody’s sposta il suo obiettivo verso la Francia,  confermerà o abbasserà il giudizio di merito di credito sulla nazione entro 3 mesi. La tripla A,  il massimo voto vantato dalla Francia potrebbe essere rivisto nei prossimi mesi e i pericoli di un ribasso non mancano, a causa del debito dei paesi europei e delle banche dall’altro. La Francia nonha gravi problemi ma é probabile che si impegnerà nel  sostegno ai paesi periferici dell’area euro. La situazione delle banche nazionali però rimane in bilico e potrebbe peggiorare, esse rimangono esposte sempre verso i periferici e impegnate a contrastare le sofferenze per il rallentamento economico.

Merkel: dopo Grecia dobbiamo evitare contagio

 Tutto ebbe inizio lo scorso anno: a fine gennaio 2010 il neo premier greco George Papandreou chiese 9 miliardi di euro di prestiti straordinari al vertice del Wef in Svizzera per aiutare la nazione esprimendo la sua difficoltà, ma non ottenne nulla. L’allarme però aveva le sue fondamenta, contrariamente a quanto sostenevano gli altri Stati. Il contagio del debito greco da 357 miliardi di euro, cinque volte quello argentino del 2001, si sta estendendo, e s teme l’effetto contagio anche per gli altri Paesi europei. Il rischio é che questa situazione possa erodere le fondamenta della credibilità dell’eurozona.

Per evitare crac Italia e Spagna occorre soluzione shock

 Lo ha detto Nouriel Roubini in un discorso ad Helsinki, il professore della New York University ha dato un’importanza ancora maggiore alla situazione di crisi che afflige le due nazioni europee, sottolineando che i mercati dei titoli di Stato nei due paesi sono ”illiquidi” con pochi volumi scambiati, che per evitare il crac i Paesi hanno bisogno di una soluzione shock in futuro. Un’affermazione dura, ma che forse non si discosta troppo dalla realtà. Nel frattempo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al Re di Spagna Juan Carlos I il seguente messaggio al quale, in occasione della Festa nazionale, ha voluto esprimere, a nome suo e del popolo italiano, i piu’ fervidi voti augurali.

Europa in crisi ma l’euro continua a salire

 Ci si aspetterebbe che, se l’Europa vive momenti di crisi e naviga nelle tempestose acque dell’incertezza economica, che il valore dell’euro diminuisca. La situazione dei debiti pubblici del Vecchio Continente è il primo punto in agenda all’incontro dei ministri delle Finanze e dei Governatori dei Paesi del G20 e in attesa di questo summit, l’euro prosegue la sua salita. Sono cominciati da lo scorso week end, nelle sale di Bercy a Parigi, dove ha sede il ministero dell’Economia francese, i lavori del G20 finanziario che affronterà con urgenza la questione crisi dell’Eurozona. Venerdì 14 ottobre l’euro ha messo a segno il maggior aumento sul dollaro dalla settimana conclusa il 20 marzo 2009 balzando del 3,8% fino a raggiungere il cambio di 1,3882 dollari. Si tratta del livello più alto delle ultime cinque settimane.

Commissione UE preoccupata per la crescita industriale italiana

 La Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi la sua comunicazione “Politica industriale: rafforzare la competitività”, che ha fotografato la realtà industriale dei vari Stati membri, confrontando i risultati tra i vari Paesi. La ripresa economica dell’Ue è stata relativamente lenta e rimane fragile, tra le preoccupazioni principali le difficoltà delle pmi, motore dell’impresa italiane. La flessione della crescita dovuti ai mercati finanziari, l’aumento dei prezzi energetici e delle materie prime pesano sulle aziende, ciò nonostante l’industria europea sana ed ha le potenzialità per tornare ad alimentare positivamente il PIL del Vecchio Continente.

Bankitalia: necessario risanamento per sciogliere le tensioni

 I paesi europei hanno una priorità: quella di convincere i partner del G20 dell’efficacia delle misure che si stanno profilando per arginare la crisi finanziaria che da mesi affligge la nostra zona, primo fra tutti gli interventi, il piano di ricapitalizzazioni coordinate delle banche a cui sta lavorando la Commissione europea. La Banca d’Italia ha inoltre sollecitato l’adozione di politiche di risanamento dei conti e di rilancio della crescita, che risultano essere necessarie per rispondere alle tensioni finanziarie che infieriscono sull’Italia.

Müller-PepsiCo, nuova joint venture nell’alimentare

 Yogurt e cola non sono certo due ingredienti che si sposano bene dal punto di vista culinario, ma sono perfetti per la nuova ricetta finanziaria del comparto alimentare: in effetti, il colosso americano PepsiCo, celebre per le sue bibite e gli snack, è molto vicino al perfezionamento di una joint venture con il tedesco Theo Müller Group. L’intento di una operazione simile si riferisce soprattutto alla compagnia statunitense, la quale intende far breccia nel business degli yogurt, fortemente in crescita. L’indiscrezione proviene direttamente da uno dei giornali finanziari più prestigiosi, il Wall Street Journal.

La scure di Standard &Poor’s si abbatte sulla Spagna

 Taglio di rating per la Spagna, Standard &Poor’s a causa delle “incerte prospettive di crescita e dei rischi crescenti che dovrà affrontare”, ha deciso di tagliare  il giudizio   da «AA» ad «AA-». Inoltre i dubbi sono motivati da il peggioramento della crisi del sistema finanziario della nazione, che in questo periodo deve vedersela con disoccupazione elevata e la difficile congiuntura finanziaria. L’outlook anche è sceso da stabile a negativo. L’agenzia di rating ha però voluto dare una chance alla Spagna, sottolineando in una nota che il Paese  ha comunque preso misure importanti per consolidare   per raggiungere gli obiettivi concordati con i partner europei, per cui é possibile nei prossimi mesi, se nulla dovesse andare storto, un ritorno al rating precedente.