Stipendio dei dipendenti del Senato

 Con tutti i contratti a progetto in circolazione non é facile trovare qualcuno che percepisca la fantomatica tredicesima. Chi ne ha sottoscritto uno, sa benissimo che il contratto a progetto non prevede nè ferie nè tredicesima, tantomeno quattordicesima. Eppure c’è qualcuno in Italia che non solo ha sia la tredicesima che la quattordicesima, ma anche la quindicesima. E come se non bastasse anche la sedicesima. Sembra uno scioglilingua, ma questa non é altro che la realtà del regolamento sul personale del Senato. All’articolo 17 comma 3 di suddetto articolo infatti, l’«indennità compensativa di produttività», che di fatto equivale a una sedicesima, é una mensilità aggiuntiva rispetto alle già quindici di cui gode lo stipendio dei dipendenti del Parlamento.

Previsioni spread Btp-Bund 2012

 Per analizzare lo spread tra i titoli del debito Italiani a 10 anni e quelli tedeschi con la stessa scadenza è necessario guardare molto bene il grafico storico analizzando gli eventi che hanno “mosso” il differenziale nel tempo. Ma non solo, è necessario anche valutare singolarmente i rendimenti dei due strumenti messi in relazione, visto che trattandosi di un differenziale la posizione può essere estremamente diversa indipendentemente dalla misura della distanza.

Innanzitutto il punto più interessante storicamente dello spread Btp-Bund è compreso tra il 1993 ed il 1997 (più o meno in coincidenza con l’entrata in vigore della Moneta Europea); in questo arco temporale il differenziale è salito oltre quota 600 punti ed il rendimento dei BTP a 10 anni è oscillato da quota 13% a quota 7% circa. Quando finalmente c’è stato l’ingresso nell’Euro con Prodi, il differenziale era ormai stabile a 50 punti ed anche il rendimento dei BTP è tornato verso il 4% per poi arrivare ad Agosto 2011 come ormai sappiamo.

Previsioni titolo Unicredit 2012

 La giornata di ieri sul grafico delle azioni di Unicredit costringe ad una riflessione di medio-lungo periodo non solo sull’istituto di credito ma su tutto il settore bancario; con il -14.45% messo a segno in poche ore il prezzo di Unicredit si porta al di sotto della soglia critica definita dal bottom di Marzo 2009, quando buona parte delle blue-chips disegnava il minimo che avrebbe segnato la ripartenza del ciclo annuale. Da quel momento in avanti la divergenza con l’indice di riferimento (il FTSE-Mib) è diventata sempre più marcata tanto per Unicredit quanto per i grafici degli altri istituti di credito, che seguendo il trend di  incertezza hanno cominciato a perdere terreno costantemente fino a rivedere i livelli del 2009.

Anche se titoli come Intesa SanPaolo hanno violato il bottom segnato dal minimo del 2009 già nel 2011, portandosi al di sotto delle soglie critiche, la situazione di Unicredit è complessivamente più grave visto che la divergenza con il top assoluto del 2007 è la peggiore del listino e le notizie pesano gravemente nel medio periodo.

Ancora nessun accordo sulla fusione tra Fonsai e Unipol

 Fondiaria Sai continua ad attirare su di sé un numero incredibile di attenzioni: il riassetto e la riorganizzazione del gruppo assicurativo di proprietà della famiglia Ligresti tiene decisamente banco, le indiscrezioni sono molte, così come anche le pronte smentite. Almeno una certezza c’è però, vale a dire la conclusione dell’ultima giornata di contrattazioni, con un rialzo importante del titolo (7,76 punti percentuali), praticamente nulla in confronto all’aumento incredibile fatto registrare dalla controllante Premafin (+28%). Che cosa accadrà di preciso, tenuto conto che i tempi per agire non sono poi così lunghi? Come è stato prontamente intuito, l’obiettivo principale che deve essere conseguito è quello di una soluzione che sia il più completa possibile per quel che concerne l’intero gruppo.

La Svezia insegna a gestire il debito pubblico

 Anche la Svezia, come altri paesi del Vecchio Continente, dovrà fronteggiare un 2012 a dir poco difficile: però, a differenza del resto dell’Ue, la nazione scandinava ha da tempo trovato la soluzione giusta ai propri problemi, una lezione che deve essere appresa con prontezza anche da altri Stati. Il rallentamento della crescita di Stoccolma dovrebbe essere inferiore al punto percentuale nel corso di questo nuovo anno, ben al di sotto del -4.5% registrato nel 2011, un risultato che potrà essere raggiunto soprattutto grazie alle massicce esportazioni.

Inflazione record secondo le previsioni Codacons

 Inflazione record già a partire da questo mese: gli effetti della manovra “Cresci Italia”, come é stata chiamata dal premier Monti, iniziano a palesarsi. Al momento però, l’unico effetto immediato é quello sul livello dei prezzi: l’inflazione che potrebbe arrivare a toccare il 3,6%, un valore che, tradotto in termini di costo della vita e considerando i futuri aumenti delle tasse introdotti dalla manovra Monti, dall’Imu all’Iva, si può parlare di più di 1000 euro in più a famiglia media. È questa la previsione fornita in queste ore dal Codacons dopo la diffusione da parte dell’Istat del dato sul tasso di inflazione nel mese scorso al 3,3%.

Titolo Unicredit sospeso per eccesso di ribasso

 Dopo quattro sedute ampiamente positive (di cui due del nuovo anno) il FTSE-Mib cede e crolla verticalmente registrando una perdita intorno ad 1.50% a metà seduta. La chiusura di ieri ed il gap-down di questa mattina lasciavano già poche speranze per questa giornata di borsa e la pressione dei future Europei ha spinto al ribasso l’indice fin dalle prime sedute.

A trascinare l’indice delle blue-chips italiane è in gran parte il settore bancario con Unicredit; il CDA dell’istituto di credito riunito questa mattina alle 8:30 ha deciso definitivamente per l’aumento di capitale da 7.5 miliardi di euro (su cui la Banca Centrale Libica ha confermato la propria partecipazione) di Lunedì prossimo che vede l’emissione di 2 nuove azioni ordinarie per ognuna posseduta (sia ordinaria che di risparmio) ed un prezzo di sottoscrizione di 1.943 euro.

Previsione prezzo Cacao 2012

 La ciclicità delle commodities se da un lato fornisce un buon supporto previsionale, dall’altro non riesce sempre a garantire altrettanta sicurezza nelle aspettative per quanto riguarda l’entità del movimento. Avere una direzione da seguire è sicuramente un buon inizio nella gestione delle posizioni, ma se a questo non segue un movimento di prezzo tale per cui il tempo sul mercato non diventa un problema (visto che comunque la liquidità è vincolata) allora l’investimento non è più considerabile come proficuo.

Il caso del prezzo del Cacao chiarisce meglio il concetto; durante la salita avuta tra il 1972 ed il 1977 (con un’estensione di quasi 5000 punti) e la successiva discesa durata per circa altri 5 anni il range ha garantito un movimento rispetto al tempo trascorso estremamente vantaggioso. Confrontando il periodo in questione con il successivo (dal 1982 al 2002 circa) si vede bene la differenza in termini di punti e proprio quest’ultimo arco temporale anche se corrisponde a due cicli completi non ha prodotto il risultato precedente facendo rimanere i portafogli “in stallo”. 

La Fed pubblicherà le previsioni sul costo del denaro

 I dirigenti della Federal Reserve cominceranno a rendere pubbliche le previsioni del costo del denaro da qui a pochi giorni: si tratta dell’ultimo annuncio ufficiale della banca centrale americana, la quale è intenzionata a notificare gli interessi di riferimento come passo ulteriore verso una maggiore trasparenza, l’obiettivo primario che si è posto il presidente Ben Bernanke. La decisione è giunta direttamente dal Fomc (Federal Open Market Committee), con una incorporazione importante dei dati per una politica monetaria più appropriata possibile all’interno del Summary of Economic Projections.

Le parafarmacie puntano a una liberalizzazione a costo zero

 Le parafarmacie non ci stanno e hanno deciso di lottare fino alla fine per ottenere delle novità importanti in tema di liberalizzazioni dei farmaci: non è un caso, quindi, se la categoria ha deciso di raccogliere delle firme per aumentare la sensibilizzazione a tal proposito, con le principali associazioni che sono impegnate a ottenere dei traguardi importanti. Nello specifico, la riforma in questione, definita a costo zero per lo Stato e pagata solamente dalle farmacie di maggiori dimensioni, è stata proposta da Forum, dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e dall’Associazione Nazionale Parafarmacie d’Italia (Anpi).

Da Altroconsumo azioni giudiziarie verso convertendo BPM

 Un numero superiore a duecento risparmiatori si é rivolto ad Altroconsumo a causa delle perdite subite con la conversione anticipata del prestito convertendo 2009/2013 di Bpm, con una cedola del 6,75% annuo. La conversione é avvenuta pochi giorni fa, lo scorso 29 dicembre e dalle prime stime sembra che i sottoscrittori abbiano subìto perdite tra il 50% e il 70% delle somme investite. L’associazione da parte sua ha provveduto a presentare un esposto alla Consob per sollecitare un intervento sulla vicenda. Ma Altroconsumo non si fermerà qui: l’associazione ha annunciato iniziative giudiziarie nei confronti di Pop Milano, la quale ha modificato i termini del convertendo nell’ultima assemblea del 22 dicembre tra le forti proteste dei piccoli risparmiatori, assemblea che, oltre all’anticipo della scadenza (dalla precedente data del 1 giugno 2013) ha deciso per la riduzione dello strike price a 2,71 da 6 euro.

Piazza Affari positiva, spread stabile

 Così chiude il secondo giorno di contrattazioni del nuovo anno solare; il FTSE-Mib dopo un gap-up ed una giornata incerta si prepara a chiudere in territorio positivo sopra a 15660 punti con una performance modesta (+1.34%) mentre lo spread tra i Btp Italiani ed il Bund tedesco torna vicino a quota 500 (in ribasso rispetto a ieri) confermando il range dei giorni precedenti.

Altra giornata anonima quindi, sostenuta da un’inaspettata STM che chiude le contrattazioni con oltre il 5% di guadagno portando il valore delle azioni a 4.95 euro l’una. A seguire abbiamo Tod’s con il 4.89% di guadagno a 66.5 euro e Banca MPS a 0.2705 (+3.72%). Bene anche Fiat (+3.29%) e Fiat Industrial (+3.46%).

Previsioni prezzo Caffè 2012

 Un’altra commodities interessante è sicuramente quella sul Caffè, anche se nel 2011 non è stata particolarmente al centro dell’attenzione. Ma facciamo un passo indietro prima; i top multipli intorno a quota 300 lasciano pochi dubbi sul valore annuale di questo livello statico, che per ben 5 volte negli ultimi 40 anni ha respinto il mercato costringendolo a ripiegare verso il supporto storico a quota 50, non sempre raggiunto.

Le fasi ascendenti e discendenti si somigliano molto e si ripetono ciclicamente ad intervalli irregolari; la forma degli swing però resta sempre quella classica assimilabile alle “bolle speculative” e quello che è successo tra il 2010 ed il 2011 non è da meno.

Euro e dollaro continuano a perdere terreno

 Il dollaro ha perso terreno nei confronti di ben quindici delle sedici controparti più scambiate a livello internazionale: il segnale è chiaro, la produzione americana e cinese, le due maggiori economie mondiali, si sta espandendo a gran ritmo ed è forte anche la richiesta di assets sicuri. La moneta verde è riuscita a indebolirsi nei confronti del dollaro neozelandese prima che le stime in questione mostrassero questo andamento così preciso, con dei guadagni piuttosto netti per quel che concerne la Cina e l’India. Anche il dollaro australiano è stato protagonista di una buona performance.