Geox risultati sopra le attese e voci di delisting fanno correre il titolo in Borsa


Geox vola in Borsa, dopo la pubblicazione dei dati del semestre, dimostrando di essere da tempo uno dei titoli maggiormente volatili del listino principale di Piazza Affari. Nei primi sei mesi del 2008 il gruppo della scarpa che respira ha registrato un Ebitda a 118,3 milioni, in crescita del 5%, un Ebit in salita del 4% a 106,1 milioni e un risultato netto a 78 milioni, in incremento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2007. I ricavi sono saliti del 20% a 464,1 milioni di euro. Risultati che hanno perciò fatto immediatamente scattare il titolo in Borsa, oggetto dall’inizio delle contrattazioni di buoni volumi di acquisto, sulla scia di voci di delisting. Secondo quanto riferito da Milano Finanza, infatti, alcune merchant bank sarebbero al lavoro per sottoporre al presidente della società, Mario Moretti Polegato, i dettagli dell’operazione per eliminare il titolo dal listino.

Nonostante l’attuale situazione macroeconomica rimanga difficile e la domanda di beni di consumo volatile, siamo fiduciosi che anche quest’ anno il gruppo Geox sarà in grado di crescere significativamente e questo anche sulla base dell’ottimo portafoglio ordini per l’autunno/inverno, che ad oggi vede una crescita del 19%

ha detto il presidente Mario Moretti Polegato commentando i risultati del gruppo.
Ma malgrado ciò sembra che il pessimo andamento delle azioni, che in otto mesi hanno perso quasi il 60% del loro valore, abbiano portato lo stesso amministratore delegato a considerare con attenzione altre opzioni diverse da quella della Borsa.

In Borsa Indesit in difficoltà: prezzo dell’acciaio in aumento del 60%


Nuova caduta in Borsa del titolo Indesit, società leader nella produzione di elettrodomestici, arrivato ormai a poco più di 7 euro. A scatenare le vendite, questa volta, è stata la Lettera all’investitore, la consueta rubrica domenicale del Sole 24 Ore che ieri ha annunciato per il 2008 un calo del 2% del fatturato, pari a 3,35 miliardi di euro, e una flessione tra il 5% e il 15% dell’Ebit, intorno ai 170 milioni. Le indicazioni della Lettera all’investitore, che generalmente raccoglie informazioni di prima mano dal top management delle società, sono in deciso contrasto con quelle fornite dal vertice di Indesit in occasione dei risultati del primo trimestre 2008, dove la società prevedeva una crescita delle vendite e dell’Ebit rispetto al 2007. Fatto sta che il mercato, molto senisbile in questo momento ad ogni stormir di fronda, ha preso il contenuto della Lettera come un profit warning.

General Electric si semplifica per spingere la crescita: riduzione servizi finanziari

General Electric si appresta a varare un piano di riorganizzazione interna volto alla semplificazione della struttura aziendale. Obiettivo finale è la valorizzazione dei settori più validi per la crescita per dare nuova spinta al titoli in borsa. La strategia attuale sembra una prosecuzione di quella iniziata già l’anno scorso con la vendita del settore di produzione di materie plastiche ad una società saudita per 11,6 miliardi di dollari.

Le divisioni di business passeranno da sei a quattro: finanza, energia, industria e media. Verranno infatti combinate le attività di credito a consumo per la clientela privata con i servizi finanziari per le imprese; dalla divisione infrastrutture verrà tolta la sezione attinente la produzione di energia e la parte restante verrà unita alle attività dell’area di produzione di beni di consumo e a quella per le attrezzature sanitarie. Infine resterà la divisione media NBC Universal. Interessante in particolare la nascita della divisione energia, molto promettente in quanto a tassi di crescita e la riduzione del peso dei servizi finanziari all’interno del gruppo (peso che nel 2010 sarà del 40% sul totale delle attività).