Doppia promozione per Saras: aumenterà la produzione di diesel

Doppia promonizione per il gruppo di Moratti in Borsa da parte di americani e spagnoli. Grazie al potenziamento dell’attività nel diesel, dicono gli analiti, Saras otterrà forti aumenti della redditività con il margine di raffinazione che salirà di 2,2 dollari al barile per raggiungere nel 2012 i 10,1 dollari al barile. E’ la previsione di Citigroup che ha avviato la copertura del titolo Saras con raccomandazione buy e target price di 4,11 euro. Saras ha appena presentato un piano industriale che prevede 1,2 miliardi di euro di investimenti nei prossimi quattro anni investimenti nei prossimi quattro anni per aumentare l’efficienza e incrementare la produzione di diesel.

Per questo motivo anche la banca spagnola Santander ha avviato di recente la copertura sul titolo con traget price a 4,24 euro. Entrambi i report ricordano che Saras possiede una delle più grandi e più efficienti raffinerie del Mediterraneo, quella di Sarroch, vicino a Cagliari, che vanta un elevatissimo grado di complessità. Le caratteristiche tecniche dell’impianto permettono a Saras di raffinare greggi cosiddetti non convenzionali, cioè petroli meno pregiati ma anche di costo decisamente inferiore.

Sfiducia nei mercati finanziari, attenzione sul boom dei mercati emergenti

Le origini delle attuali turbolenze vanno ricercate in una eccessiva propensione al rischio indotta da un lungo periodo di bassi tassi di interesse e dalla ricerca di rendimenti elevati da parte degli investitori. Il contesto economico caratterizzato da bassi tassi di interesse che ha contraddistinto gli Stati Uniti a partire dal 2001 ha determinato un aumento del volume dei mutui ipotecari per l’edilizia residenziale e, di conseguenza, un aumento dei prezzi degli immobili. In altri termini, mutui subprime sono stati erogati a clienti con profilo di rischio elevato e precedenti sfavorevoli in materia di crediti. Negli Usa oggi è atteso il discorso di Bernanke oltre al dato relativo alle vendite di case pendenti ed al credito al consumo.

Enel e Acciona: la Lite per Endesa

Che la conivivenza fra i due principali soci di Endesa, Enel ed Acciona non sarebbe stata facile si era compresa a poche ore dall’accordo per comprare la conpagnia spagnola. Il socio spagnolo, infatti, appoggiato dal governo iberico ha sempre voluto contare molto di più della sua partecipazione di minoranza, a cominciare dal consiglio di amministrazione presieduto da Entrecanales numero 1 di Acciona. Fulvio Conti ha per un pò di mesi abbozzato ma ora sembra che abbia detto basta di fronte alle ingerenze e alle continue prese di posizione dello scomodo socio, e nelle ultime ore si parla con insistenza dell’intervento del ministero dell’Economia spagnolo per trovare una soluzione alla lite all’interno del board di Endesa.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, la famiglia Entrecanales starebbe spingendo sul rampollo a capo dell’azienda per far valere l’opzione di vendita sulle azioni di Endesa, che a questi prezzi di Borsa sarebbe un affare stante il fatto che in Borsa il titolo ha perso quasi il 40% del suo valore, crollando dai 40 euro ai 28 euro di oggi. In base all’accordo fra le parti, infatti, Enel dovrebbe acquistare a 40 euro il pacchetto di azioni in mano ad Acciona, ma Enel non vorrebbe comprare a più di 34 euro.