Top 500 del Financial Times: settore petrolifero sorpassa quello bancario

Soltanto sette aziende del nostro Paese riescono a inserirsi nella classifica delle 500 più grandi società stilata dal Financial Times. Sommando la capitalizzazione di mercato delle aziende in graduatoria, l’Italia si piazza al tredicesimo posto, con un valore complessivo di 513 miliardi di dollari. Ovviamente primi gli Stati Uniti: 169 imprese in classifica, 9.617 miliardi di dollari. La seconda posizione è occupata dalla Gran Bretagna (35 imprese per 2.236 miliardi di capitalizzazione), in terza troviamo la Cina (25 società per 1.962 miliardi). Ma anche Canada, Svizzera, Spagna, Brasile e Hong Kong precedono l’Italia.

Il settore petrolifero ha sorpassato quello bancario, con l’americana Exxon Mobil che si conferma in vetta alla graduatoria delle ‘top 500’ con 452,5 miliardi di dollari di capitalizzazione, seguita dalla cinese Petrochina con 424 miliardi, dalla General Electric con 369,6 miliardi e da Gazprom con 299,7 miliardi.

Volano tariffe dell’energia elettrica

Secondo le previsioni del ”Ref. Ricerche per l’economia e la finanza”, le tariffe dell’energia elettrica aumenteranno di circa l’8% per il trimestre luglio-settembre, con una spesa aggiuntiva di quasi 68 euro all’anno per famiglia. Questo perché gli aumenti consistenti delle quotazioni del petrolio rendono inevitabile un rialzo dei costi di produzione dell’energia elettrica. L’Authority per l’energia, spiega il Ref:

ha già contenuto l’ aumento previsto per il trimestre aprile-giugno, grazie ad una riduzione delle componenti a copertura degli incentivi alle fonti rinnovabili.

Questo non sarà possibile per i prossimi mesi:

Oltre all’incremento dei costi dell’energia – prosegue l’istituto -, entro la fine dell’anno devono anche essere recuperati circa 300 milioni di euro di maggiori oneri sostenuti dai distributori nel 2007 per fornire il mercato vincolato/tutelato. Ecco perché l’aumento della bolletta dovrebbe aggirarsi intorno all’8%.

Nigeria: petrolio, povertà e amministrazione civile

Si parla tanto di petrolio, aumento dei prezzi e di produzione da parte dell’Arabia Saudita. Forse però non tutti sanno che esistono Paesi africani dove di petrolio ce n’è ed anche tanto ma l’economia non cresce proporzionalmente rispetto alla ricchezza di questa risorsa. Esempio eclatante è la Nigeria che non riesce a crescere quanto dovrebbe a causa dell’instabilità politica, della corruzione, della cattiva gestione delle politiche macroeconomiche; i continui scontri etnico-religiosi hanno creato una situazione d’insicurezza generale all’interno del paese.