Yuan, notizie negative dal Fmi

Lo Yuan potrebbe non rientrare nel basket delle valute di riserva del Fmi. La banca centrale di Washington ha comunicato che il suo consiglio esecutivo lo scorso 11 agosto ha approvato una estensione di nove mesi, dal 31 dicembre prossimo al 30 settembre 2016, dell’attuale valutazione dello Special drawing rights (sdr), riserve di asset internazionali, il cui valore si basa appunto su un basket di valute chiave che per ora comprende dollaro americano, euro, sterlina e yen.

Fmi applaude manovra monetaria della BoJ

 Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che le banche centrali devono perseguire politiche monetarie ultra-espansive, come sta facendo la Bank of Japan, per dare stimoli all’economia senza temere più di tanto la comparsa di focolai inflazionistici. Secondo gli esperti dell’istituto di Washington, “qualsiasi temporanea sovrastimolazione dell’economia avrà piccoli effetti sull’andamento dei prezzi”. Il suggerimento arriva dopo le parole del direttore del Fmi, Christine Lagarde, che ha lodato la recente manovra della Banca del Giappone nel corso di una conferenza internazionale sull’isola cinese di Hainan.

Stress test banche italiane

 Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso un giudizio positivo sull’andamento delle banche italiane. L’istituto internazionale, con sede a Washington, ha infatti espresso una sostanziale promozione nei confronti del sistema creditizio tricolore, che sarebbe in grado di superare lo “stress” relativo a un ulteriore deterioramento del contesto. Il tutto, nonostante la debolezza dell’economia nazionale, controbilanciata da una forte dotazione di capitale e dalle mani d’aiuto della Banca Centrale Europea.

Cipro dice no a piano anti-default

 Torna a salire la tensione nell’area euro. Ieri pomeriggio il Parlamento cipriota ha detto no al piano anti-default proposto da Europa e Fondo Monetario Internazionale, che prevedeva il prelievo forzoso dai depositi bancari. Su 56 parlamentari, 36 hanno votato contro, 19 si sono astenuti e uno era assente. Ora per Cipro si fa largo l’ipotesi di un default disordinato, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’intera l’area euro. Le borse europee hanno chiuso tutte in ribasso, in particolare Milano (-1,6%) e Madrid (-2,2%). Lo spread Btp-Bund è salito a 336 punti.

Cipro salvataggio shock con prelievo sui depositi

 Brutta tegola per l’area euro. Nel week-end i ministri finanziari riuniti a Bruxelles hanno trovato l’accordo per il salvataggio di Cipro, ma a un prezzo molto alto per i cittadini ciprioti. A fronte di un pacchetto di aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, che serviranno a Nicosia per evitare la bancarotta, è stata richiesta una misura straordinaria per garantire l’ammontare erogato da Ue e Fmi: la tassazione dei correntisti. E’ stato deciso di applicare una tassa del 9,9% sui depositi superiori ai 100mila euro detenuti nelle banche cipriote.

Fmi taglia stime 2013 sull’Italia

 Il Fondo Monetario Internazionale ha deciso di tagliare le stime di crescita dell’Italia per l’anno in corso, ma ha alzato quelle del 2012. In realtà, l’aumento delle previsioni di crescita del pil nello scorso anno somiglia tanto a una vittoria di Pirro, in quanto è una magra consolazione in una fase comunque di grave recessione. Per il 2013 il Fmi ha tagliato la stima sul pil a -1% da -0,7%. Secondo l’istituto di Washington guidato da Christine Lagarde, quest’anno tutta la zona euro resterà in recessione con un calo medio dello 0,2%.

Cipro rating tagliato a CCC+ da S&P

 Non sono solo i PIGS a creare problemi alla stabilità finanziaria della zona euro. Ora anche la piccola isola di Cipro, che conta meno di un milione di abitanti e che da otto anni è membro dell’Unione europea, rischia di finire in bancarotta. La Repubblica di Cipro è stata bocciata da Standard & Poor’s, che ha tagliato il rating a CCC+ dalla precdente valutazione di B. L’outlook resta negativo, per cui nei prossimi trimestri potrebbe esserci un nuovo downgrade in caso di peggioramento della crisi.

Debole ripresa 2013 – Bankitalia

 Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha descritto il 2013 come un anno di lenta e lieve ripresa. Una inversione di tendenza rispetto alla recessione, che tuttavia si contraddistinguerà per una generale debolezza. Vediamo quali siano state le dichiarazioni del governatore dell’istituto banchiere centrale che, commentando gli ultimi dati del Fondo Monetario Internazionale, ha colto l’occasione per tracciare il futuro di breve, brevissimo termine, dell’economia e della finanza tricolore.

Previsioni FMI sistema bancario

 Previsioni nere per il sistema bancario europeo da parte del Fondo Monetario Internazionale. Nel suo periodico rapporto, infatti, l’istituzione afferma di rilevare una significativa fuga di capitali dalla periferia dell’Euro, con Italia e Spagna candidate per esser la maglia nera in questa specifica tendenza. I due Paesi mediterranei – afferma infatti l’analisi compiuta dal Fondo – avrebbero registrato una perdita di investitori che nell’ultimo anno (tra il giugno del 2011 e il giugno del 2012) non avrebbe avuto uguali nell’area di riferimento.

Proroga supplementare alla Grecia

 Continuano i “giochi di ombre” sulla Grecia, che alternativamente vedono il Paese prima in buono stato (o comunque impegnato sul fronte delle riforme e senza ulteriori esigenze di cassa) e poi di nuovo in pericolo. Certo è che ora il Paese si trova a dover affrontare un default controllato con riforme di austerità e con un debito non indifferente.