Adusbef, debito pubblico aumentato di 89 miliardi di euro in un anno

 La Banca d’Italia è stata chiara: il nuovo record del debito pubblico si è attestato a 1.879,9 euro a novembre contro i 1.790,8 miliardi di euro di gennaio 2010, con una crescita secca di ben 89,1 miliardi di euro (+ 4,9%), in un solo anno. E l’Adusbef, associazione di difesa dei consumatori e utenti bancari, finanziari e assicurativi, va anche oltre: quel dato, dice perentoria, equivale a un gravame di 31.331 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti, 89.519 euro a carico di ognuna delle 21 milioni di famiglie.

In un anno, dal gennaio 2010 al gennaio 2011, il debito è aumentato di 89,1 miliardi di euro, oltre tre finanziarie (le attuali leggi di stabilità), al ritmo di 7.425 miliardi di euro al mese, ovverossia 1.485 euro l’anno per ognuno dei 60 milioni di abitanti, 4.242 euro l’anno su ognuna delle famiglie “senza che il Governo si sia posto una politica economica per una sua riduzione, a cominciare dalle dismissioni di oro e riserve di Bankitalia, che il signor Governatore Draghi, privo di qualsiasi senso dello Stato, difende con le unghie e con i denti insieme agli enormi privilegi di Fort Koch”, dicono Adusbef e Federconsumatori.


Autotrasportatori, lettera al Governo dal coordinamento coop

 L’aumento del carburante non preoccupa soltanto i consumatori e le loro associazioni di tutela. Anche gli autotrasportatori, per esempio, vogliono far sentire la loro voce. E mandano una lettera al Governo affinché assuma “al più presto iniziative idonee per contrastare i riflessi negativi dell’escalation degli aumenti dei prezzi dei carburanti, registrati in questi giorni, sulle imprese del settore del trasporto e della logistica”. L’iniziativa è stata adottata dal Coordinamento Cooperativo Trasporto e Logistica (Agci-Psl, Federlavoro e Servizi-Confcooperative, Legacoop Servizi) che ha scritto ai ministri competenti per denunciare la drammatica situazione che si sta delineando nel comparto e ha messo, nero su bianco, le proprie preoccupazioni. Motivo dell’allarme sfociato nella decisione di inviare la lettera, l’aumento del costo del carburante per autotrazione, aumento, si sostiene, soltanto in parte causato dalle attuali tensioni nell’area del Mediterraneo.

La situazione rischia di compromettere ancora di più “la competitività delle nostre cooperative, già minata dalla crisi economica degli ultimi due anni, per via dell’ulteriore difficoltà per gli operatori di procedere a gestioni aziendali che tengano conto di una oculata dinamica dei costi”, precisano.

Rinnovabili, il governo ha approvato il decreto legislativo

 Il ‘via libera’ al decreto per le energie rinnovabili è arrivato con il Consiglio dei ministri di giovedì 3 marzo. In una nota, il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha commentato sostenendo che Nessun taglio, nessun tetto, nessuno stop allo sviluppo del settore produttivo è stato mai previsto, quanto piuttosto il potenziamento e la razionalizzazione del sistema per incrementare l’efficienza e l’utilizzo di questo tipo di energia, diminuendo gli oneri indiretti legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati (dall’autorizzazione, alla connessione, all’esercizio) e, soprattutto, eliminando l’effetto delle speculazioni finanziare che hanno approfittato del settore. Si apre dunque una nuova stagione per l’energia pulita.