Obama sta pensando ad un intervento di 1000 miliardi di dollari per rilanciare l’economia

 La squadra del presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama sta valutando un robusto piano per rilanciare l’economia Usa, colpita dalla recessione, che potrebbe essere ben più ampio delle precedenti stime e raggiungere la cifra di mille miliardi di dollari in due anni. Questo almeno secondo quanto riporta il quotidiano Wall Street Journal. I collaboratori di Obama, che due settimane fa erano alle prese con un piano da 500 miliardi, oggi ritengono che la stima di 600 miliardi in due anni “sia molto bassa“, scriveva ieri il quotidiano, citando una fonte a conoscenza del dossier. La dimensione definitiva del pacchetto di incentivi dovrebbe dunque essere significativamente più alta, tra 700 e mille miliardi nei due anni, dato lo stato di gravissima difficoltà in cui versa l‘economia americana. Lo staff di Obama non ha voluto commentare le notizie sulle dimensioni economiche che avrà il provvedimento, tra aumento della spesa pubblica e riduzione delle tasse.

Il Senato Usa boccia il piano salva auto e i mercati crollano nuovamente

 I future sulla Borsa di Wall Street sono in forte calo prima dell’apertura di oggi pomeriggio, dopo che il Senato Usa ha bocciato il pacchetto di aiuti urgenti da destinare all’industria dell’auto. Le perdite dei tre indici principali si aggirano intorno ai 3 punti percentuali. General Motors e Ford sono attese a un avvio molto pesante. GM, la società più colpita dalla mancata approvazione del piano, cede oltre il 30% nelle contrattazioni del preborsa di Francoforte, Ford perde quasi il 10%. E l’Europa ovviamente non può ch reagire malissimo alla decisione del Senato di bocciare il piano di aiuti alle auto. Come già accaduto in occasione del piano Paulson di salvataggio delle banche, la camera alta del Congresso americano, ha bocciato gli aiuti di Stato da 11 miliardi di dollari, gettando i mercati finanziari nuovamente nel panico. Il problema infatti si pone a livello mondiale, essendo molto forte la presenza dei colossi dell’auto Usa in Europa ed Asia. E’ per questo motivo che si moltiplicano le iniziative dei governi europei che hanno sul loro territorio impianti e personale delle divisioni europee dei colossi americani dell’auto.

Gli analisti fanno a gara per prevedere i settori che beneficeranno maggiormente della vittoria di Obama

 Non appena  è stato eletto il 44° presidente degli Usa è partita fra analisti ed esperti la caccia per capire quali settori saranno influenzati dalla politica economica nuovo presidente.  Il democratico Barack Obama, insomma, ha già fatto capire che non avrà troppo tempo per festeggiare la vittoria sul rivale repubblicano John McCain. La situazione economica infatti non permette assolutamente di lasciare spazio all’attesa, e infatti il nuovo presidente si è messo subito al lavoro per creare una squadra in grado di far fronte alla peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione che, secondo gli ultimi indicatori, ha portato gli Stati Uniti nella recessione più pesante dell’ultimo quarto di secolo e al tasso di disoccupazione peggiore degli ultimi cinque anni. Ma dovrà anche dare risposte al comparto finanziario, prostrato da svalutazioni per quasi 700 miliardi di dollari. Ed è interessante anche il tentativo di valutare quali potranno essere i settori che beneficeranno maggiormente del nuovo presidente.

Obama presidente: salgono i mercati, ma la situazione USA resta critica

 Le elezioni presidenziali portano forti rialzi anche a Wall Street. Ieri l’S&P 500 ha chiuso in rialzo del 4,1%, un rialzo del genere in concomitanza dell’elezione di un presidente non si era mai verificato da quando ha aperto il Nyse. La vittoria di Obama era data quasi per certa e quindi il mercato ha subito cercato di valutare il risultato politico. Da oggi presidenza e congresso tornano ad essere entrambi in mano ai democratici, sarà quindi più facile portare avanti una politica anti-crisi, senza gli scontri tra fazioni a cui abbiamo assistito durante il dibattito sul piano Paulson. Obama ha in mente un nuovo pacchetto da 175 miliardi di dollari a sostegno dell’economia: denaro che servirà a costruire nuove infrastrutture, a sostenere i soggetti più colpiti dalla crisi dei mutui, ad aiutare i produttori di automobili etc. Altre risposte però dovranno arrivare, a partire dalla crisi dei mercati (il cui sviluppo è ancora imprevedibile), dalle missioni militari e dalla crisi ambientale.

Le Borse tifano Obama, in caso di sua vittoria è probabile un nuovo rimbalzo

 Non ci sono ragionamenti politici, analisi dei programmi, valutazioni degli uomini che saranno chiamati a guidare l’economia. Non c’è nulla di questo nella conclusione che tutti a Wall Street facciano il tifo per Obama, ma una semplice analisi statistica, per quello che nella finanza esse possono contare. Le Borse di tutto il mondo potrebbero accelerare il rimbalzo in corso in questi giorni se nelle elezioni di domani Barack Obama vincerà su John Mc Cain, è questo il verdetto che tutti gli esperti di analisi finanziaria hanno decretato già da qualche giorno. E secndo alcuni già dietro il rimbalzo di questa ultimi giorni, ci sarebbe stata anche la spinta dei sondaggi che danno il candidato democratico in netto vantaggio sul rivale reppubblicano. Obama si è accreditato come l’uomo della speranza, il simbolo del cambiamento, e tutti gli investitori sanno quanto sui mercati finanziari c’è voglia di cambiamento. malgrado una sua certa inensperienza in campo economico, il volto nuovo di Obama potrebbe rappresentare un vero punto di svolta per gli ormai sfiduciati mercati finanziari.