In una giornata che ha visto una sostanziale debolezza degli indici azionari in Europa, sale in Borsa Finmeccanica, dopo aver toccato i minimi a 9 euro nelle scorse settimane sulla scorta del peggioramento del quadro economico, sopratutto del mercato americano in cui la società ha appena concluso una importante acquisizione. Lo scorso 22 ottobre Finmeccanica, infatti, ha completato l’acquisizione per 5,2 miliardi di dollari del 100% dell’americana Drs, leader mondiale nel settore dell’elettronica per la difesa. Il valore dell’operazione comprende circa 1,6 miliardi di dollari del debito (in parte convertibile) di Drs. L’acquisizione rafforza la presenza di Finmeccanica negli Stati Uniti. Drs dovrebbe fornire al consolidato di gruppo circa 3 miliardi eu di ricavi e 330 mln eu di Ebita nel 2009. Il titolo trae beneficio oltre che dai buoni risultati anche dall’imminente revisione dei “pesi” di alcune blue chip all’interno dell’indice S&P/Mib. A partire dalla prossima settimana il peso di Finmeccanica salirà dall’1,7% al 2,15%, il 25,4% in più, mentre contemporaneamente scenderà pro quota il peso di Eni, Unicredit e Intesa SanPaolo.
Analisi Tecnica: attenzione agli indici Italiani
Attenzione all’Italia: l’indice Mibtel si riporta con la giornata di ieri al di sotto dei minimi del 2003 (15119), livello statico di lungo precedentemente recuperato
La settimana appena trascorsa risulta leggermente più negativa a Piazza Affari, rispetto ai colleghi europei e soprattutto americani: questo a causa dei nostri orari di contrattazione che differiscono di diverse ore da quelli delle altre Piazze. Proprio per questo motivo, noi Italiani non abbiamo beneficiato del rally innescato in extremis Venerdì sera sui future dell’Eurex e del CBoT, concretizzando sul grafico weekly un’altra chiusura notevolmente negativa: da Lunedì mattina a Venerdì sera l’SPMIB ha registrato un calo dell’11,03% (equivalente a circa 2298 punti indice), realizzando un nuovo minimo annuale a 18290. Quadro grafico di medio-lungo periodo quindi invariato, e senza segnali rilevanti.
Con la chiusura della giornata di oggi si conclude la formazione della nuova candela weekly sul grafico settimanale dell’SPMIB: l’apertura di Lunedì 20 a quota 22245 non ha fornito segnali negativi e per ben 2 giornate si sono creati i presupposti per concretizzare l’inversione di breve: ipotesi smentita come vedremo successivamente. Tornando al weekly, diventa importantissima invece la chiusura di ottava a 19879: come si vede dall’immagine ci siamo portati al di sotto della linea rossa (i minimi del 2003) il che presuppone la continuazione del trend negativo nel medio-lungo periodo. Da osservare la situazione dell’RSI che registra una situazione di forte ipervenduto a livello settimanale, che in un modo (lateralizzazione e compressione dei prezzi) o nell’altro (parziale ripresa delle quotazioni) dovrà scaricarsi. Non è quindi il momento opportuno per investimenti da “cassettisti” in quanto potremo si assistere ad una ripresa delle quotazioni, ma il trend di medio-lungo periodo rimane assolutamente negativo.