Non cambia lo scenario di medio periodo, che vede un nuovo minimo (o perlomeno un doppio minimo vicino a quelli gia segnati) entro la fine dell’anno, con massima estensione temporale per i primi di Gennaio. Sul grafico settimanale si registra una candela inside alla precedente, che mette a segno comunque un 6% di performance. Non si girano dunque i grafici a swing e il Main Trend nel medio-lungo periodo. In attesa di sviluppi, l’interesse si sposta nel breve periodo sul grafico daily.
Oscillazioni come quelle di settimana scorsa non riescono certo a far cambiare idea ai grafici: se ad ogni performance positiva oltre i 4 punti percentuali dovessimo credere che il fatidico rimbalzo stia prendendo luogo, allora saremmo cascati in errore almeno una decina di volte negli ultimi mesi. L’unico “salvagente” che ci viene in soccorso ai fini operativi, è una lettura quanto più obbiettiva dei trend del mercato indipendente dalle percentuali rosse o verdi che siano.
Analisi Tecnica
Analisi Tecnica: occasione di vendita sull’Euro/Dollaro
L’alta volatilità non colpisce solo gli indici: stiamo assistendo a oscillazioni vertiginose su tutti i mercati più importanti. Non è da meno il cambio Euro
ETF al microscopio: la diversificazione a portata di click
Negli ultimi anni sono stati immessi sui mercati nuovi strumenti finanziari, dalle condizioni vantaggiose e dall’utilizzo semplice: gli ETF.
In cosa consistono? Innanzitutto, l’acronimo sta per Exchange-Traded Fund e si tratta di strumenti che replicano il valore di un mercato sottostante.
Senza entrare nella terminologia specifica, e in complicate digressioni, analizziamo direttamente la sostanza, ovvero il loro funzionamento:
l’investimento diretto nei mercati mondiali può diventare particolarmente oneroso in termini di commissioni, piattaforme, conti titoli, e considerando che non tutte le banche sono in grado di offrire un “parco” di strumenti adeguato ad una strategia che richiede una forte diversificazione del capitale investito, i problemi iniziano a diventare esagerati.
Gli ETF vengono in soccorso ai clienti desiderosi di attuare una strategia diversificata a livello globale, offrendo la possibilità di agire direttamente su strumenti che replicano alla perfezione i loro sottostante alle seguenti condizioni:
Analisi Tecnica: sviluppi del Dow Jones all’interno delle Fan di Gann
Giornate di positività sulle piazze mondiali: Il Dow Jones sale indisturbato, dopo il test di Venerdì scorso sulla resistenza posta a 8129, fino a colpire
Certificati su Enel: una strana storia di giochi di potere
È il 23 Agosto 2007 e tutto sembra andare per il meglio. Gli indici corrono verso l’alto e niente può fermarli. Ora, con il senno di poi, sappiamo che non è così. Enel quota più di 7 euro per azione. La società ha attirato nel corso degli anni centinai di cassettisti, grazie a lauti dividendi e ad una solidità aziendale indiscussa che ha permesso una crescita quasi costante del valore delle azioni. Agli investitori più dinamici e propensi al rischio, vengono incontro certi istituti, i quali emettono certificati su Enel appunto, strutturati più o meno nel seguente modo:
– compri il certificato ad un certo prezzo;
– se a scadenza il sottostante (in questo caso ENEL) quota sopra la soglia di sicurezza, avrai diritto ad un bonus;
– la soglia di sicurezza è posta tra i 4,30 e 4,50 euro (a seconda del certificato);
– i certificati scadono quasi tutti nel mese di Dicembre 2008.
Questo tipo di prodotti finanziari sono stati emessi prevalentemente da istituti svizzeri e tedeschi, in un periodo in cui la crisi ancora non si vedeva e gli analisti indicavano buy su tutto. L’unico fatto strano, era che l’emittente e l’analista…erano la stessa persona. Insomma, una banca emetteva certificati palesemente rialzisti e la stessa banca consigliava di comprare il sottostante, perché sarebbe salito.
Insomma, figurarsi se dopo 4 anni di crescita, si scende proprio adesso…figurarsi se Enel si troverà mai sotto i 4,30-4,50 euro…figurarsi se gli analisti si sbagliano!
I certificati andarono a ruba. Gli emittenti, si caricarono di un debito virtuale di bonus incredibile. Ma la scadenza era lontana e in Borsa, mai dire mai.
Analisi Tecnica: Crude Oil ancora in ribasso
Dopo una falsa partenza tentata sopra al supporto/target dei 47 dollari, il future sul petrolio rompe il livello al ribasso con volumi crescenti. La situazione
Analisi Tecnica: Value Area di supporto sull’S&P-MIB
L’apertura del Mercato sopra la resistenza/target dei 18900 non stupisce eccessivamente, vista la chiusura di Venerdì degli indici americani: l’evoluzione intraday della giornata invece, va analizzata nel complesso poiché emergono elementi di rilievo utili per i prossimi giorni.
La conferma del minimo di Venerdì 5 Dicembre permette il tracciamento di un nuovo canale (di colore verde nell’immagine): l’estensione massima per il rally è prevista sempre intorno ad area 22000, con tappa intermedia il target 20346 che avrà funzione di resistenza.
Un’analisi volumetrica eseguita mediante la metodologia del Market Profile rileva nella giornata di ieri un range di prezzi (la Value Area) decisamente importante compreso tra 18850 e 19080 punti indice: in quest’area di prezzo vi sono stati molti scambi e la sensazione è che i venditori abbiano iniziato a liquidare le posizioni (o forse a invertirle?). Vista la conformazione giornaliera del Market Profile, il range indicato sarà estremamente importante nei giorni successivi: un ritorno al di sotto dello stesso rimetterebbe in discussione il rally e farebbe propendere gli operatori per l’apertura di nuove posizioni ribassiste. L’area è dunque da monitorare sia come resistenza, sia come target per un eventuale rintracciamento del mercato per i prossimi giorni.
Analisi Tecnica: livelli di resistenza importanti sull’SPMIB
Il test del canale ribassista viola segna il ritorno della negatività sul sentiment di medio periodo. Il trend non subisce variazioni, anzi si rafforzano le
Analisi Tecnica: cosa è cambiato sul Dow Jones?
Rialzo interessante quello del Dow Jones Industrial Average, che a fine giornata trova la forza di chiudere a 8635,42 punti indice, mettendo a segno una performance del 3,65%: viene da chiedersi se nel medio periodo sta cambiando vento, oppure se siamo di fronte all’ennesima oscillazione non significativa.
L’osservazione dei grafici weekly smentisce (allo stato attuale) l’ipotesi di un cambio di tendenza: non vi sono infatti segni di ripresa, anzi rimane un target al ribasso da raggiungere (i minimi del 2002). Certo, per invertire la tendenza su un grafico di questo tipo è necessario un determinato arco di tempo, al fine di permettere la formazione di pattern e il posizionamento degli oscillatori in zone di rilievo.
Analisi Tecnica: le commodities seguono il trend ribassista
Rialzi e ribassi violenti colpiscono gli indici mondiali, in un trend di fondo che rimane negativo per il momento. Ad ogni minima performance positiva, si grida al rialzo, ma forse quello a cui stiamo assistendo sono solo nuove occasioni di vendita. In attesa di chiari segnali d’inversione sugli indici, uno studio delle commodities mostra invece trend definiti e target raggiunti:
Il future sui soybean riprende la strada del ribasso dopo un accenno di forza sfumato in soli 2 giorni: il capolinea sembra essere il livello 743,36. La discesa a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni, rende valido il segnale di ribasso innescato dalla rottura del triangolo avvenuta il 20 Novembre e permette ai ribassisti l’aggiornamento dello stop-loss al fine di salvaguardare la posizione presa.
Il future sul Gold sembra invece negare il mini-trend rialzista iniziato dal minimo del 24 Ottobre: un nuovo test del livello 733,04 chiarirà l’eventuale direzione futura, mettendo a rischio le posizioni rialziste ancora in essere.
Analisi Tecnica: tengono i nuovi minimi sull’S&P-MIB
Giornata “leggermente” negativa quella di ieri (se paragonata alle precedenti oscillazioni ben più ampie degli ultimi periodi) sulle piazze europee, crollate nella seconda parte della giornata: l’SPMIB chiude con un ribasso di 218 punti (-1,14%), il Mibtel perde 120 punti indice mettendo a segno un -0,80%, mentre il Dax30 lascia sul terreno lo 0,07%.
Nonostante una serie di performance negative, negli ultimi 3 giorni stiamo assistendo ad una serie di minimi crescenti sui time frame veloci (15-60 minuti) che, insieme alla mancata perforazione al ribasso dei minimi realizzati il 21 Novembre sul nostro S&P-MIB, indica una fase di tenuta con annessa compressione dei prezzi dentro il range compreso tra 20346 e 18290. Ancora più importante è la non perforazione del canale viola disegnato sul grafico daily, quasi coincidente con il minimo del trading-range.
Introduzione all’analisi ciclica dei Mercati
Si è fatto riferimento nei precedenti interventi alla “situazione ciclica”. L’analisi ciclica è una branchia dell’analisi tecnica particolarmente diffusa in Italia: in particolare, chi si è avvicinato da poco alle analisi dei mercati riesce a reperire molto materiale su questo argomento (talvolta trattato con estrema superficialità) e per questo motivo gli studi ciclici sono diffusi tra i neofiti (ma ciò non toglie alla efficacia e precisione di tecniche cicliche avanzate, utilizzate anche da traders professionisti).
Il presupposto di chi applica questo tipo di studio è che i mercati seguono un andamento appunto “ciclico”, ossia le successioni di minimi e massimi sono scandite dal fattore “tempo”: il conteggio dei periodi è il fulcro di questa disciplina particolare, ed è proprio su questo elemento che si concentrano gli sforzi degli analisti.
Analisi Tecnica: il doppio minimo sul Dow Jones Industrial Average
Il rialzo di ieri sfonda il target sull’indice Americano, portando le quotazioni vicino a 8506,18 (altro livello di Gann). Non è bastata la spinta dei
Analisi Tecnica: situazione sul future Soybean ancora negativa
Dopo aver rotto al ribasso il triangolo formato nell’ultimo mese, il future sul Soybean sembrava aver intrapreso la strada del ribasso: dopo sole 2 giornate